Benvenuto Visitatore ( Log In | Registrati )

5 Pagine V  < 1 2 3 4 5 >  
Reply to this topicStart new topic
Strangers in a strange land, titolo temporaneo;altro giro,altra fanfic by helois
helois
messaggio May 18 2012, 12:31 PM
Messaggio #21 Share


Guerriero
Gruppo icone
Gruppo: Sorkino™ Fan Approved
Status:
Messaggi: 886

Thank(s): 137
Iscritto il: 2-July 08
Utente Nr.: 603
Taurus



Capitolo 22

Ravid aveva trascorso troppo tempo al buio e la luce che filtrava dall'esterno era insopportabile,man mano che stava uscendo dal palazzo si accorse che non era la solita fonte di luce creata dal sole.
Un essere umano,si sarebbe detto,emana quella luce,indossa un'armatura color bianco abbagliante e un volto indistinguibile.
/che sia Bel?/ pensò tra se Ravid
“non ci sei andato così lontano,cavaliere di ATENA.. sono emissario del Sommo Scrutatore..”
Quell'epiteto gli era sconosciuto,ma non ci volle molto a capire che fosse Apollo,il dio del Sole; conscio dell'averlo interrotto “prima di tutto non sono cavaliere di Atena,ancora non ho ricevuto l'armatura..”
“ma trasudi giustizia,ti sei spinto troppo in là per questo tuo futile desiderio.. se volessi ampliare le tue conoscenze stringendo un patto?”
“non sarei un degno di indossare l'armatura a cui sono destinato, non è consono ai doveri di un protettore della giustizia schierarsi con quello o quell'altro dio che vuole privare la terra di quel valore,sono desideroso della conoscenza,ma la giustizia viene prima di tutto..”
“sagge parole che mi tolgono ogni dubbio, vai,conquista quell'armatura e torna qua, la situazione è critica e Apollo vuole parlare proprio con te..”
/con me?/ “ci son son cavalieri ben più forti di me a cui Apollo si può appellare, come detto non indosso ancora l'armatura e..”
“..e,in realtà, hai già acquisito quello che voi cavalieri chiamate l'ottavo senso,spingendoti anche troppo più in là,con le tue capacità e un'adeguata protezione potresti addirittura eguagliare un dio minore quale sono io..”
“lo dubito,ma quanti giorni ho trascorso nel tempio?” “giorni? Umano,chiedi ad un semidio quanti giorni sono passati? Per me i giorni sono come battiti di ciglia, laggiù hai passato 5 anni mortali,ma come detto prima per te non è passato molto tempo,5 anni per un essere umano sono una frazione importante della loro misera vita che raramente arriva a contare 12 volte quel periodo..”
/quindi dall'attacco delle dee sono passati già 10 anni,che sia inerente a ciò questa preoccupazione di Apollo?/
“non temporeggiare, vai,conquista quell'armatura e torna qua,subito..” il dio minore si appoggia ad una colonna.
Ravid inizia a correre e si accorge di andare ad una velocità innaturale, schivando ancora prima di vedere alberi,non sente più il caldo secco proprio di quelle regioni,una brezza gli scorre addosso e il panorama attorno a lui scorre velocemente.
Volendo testare queste nuove capacità, piuttosto che aspettare il noleggio di una barca o di una zattera, si tuffa in mare e inizia a nuotare,scoprendo di esserne capace,per raggiungere Atene.
Era da poco l'alba quando era uscito dal tempio e una volta raggiunta la costa della Grecia il sole era da poco passato dal culmine del percorso.
Nel suo errare verso il Grande Tempio, si imbatte nel Grande Sacerdote con l'armatura del Leone,in Aeron con l'armatura d'oro dell'Ariete e un terzo cavaliere che non poteva che essere il Leggendario cavaliere di Sagittario.
Aeron lo saluta calorosamente,ma il cavaliere di Leone è rigido “la situazione è critica,Ravid.. il tuo sfidante è scappato e l'altro non è in grado di lanciare il colpo,quindi,data la fretta,nomino te, Ravid cavaliere di Cancro.”
L'avrebbe scoperto in seguito il potere delle armature,ma appena finisce di parlare il Grande Sacerdote l'armatura di Cancro si era già disposta sul corpo di Ravid,mandando bagliori come le altre tre armature d'oro.
Un cenno del capo e i tre si separano dal nuovo cavaliere del Cancro, Ravid si sarebbe aspettato qualcosa di più onorevole,ma non era quello il momento un semidio lo stava aspettando.
Ora che ha la protezione adeguadata usa il passaggio per il Yomotsu Hirasaka per tornare nei pressi del tempio.
Aveva già visto nell'addestrarsi con Tucidide la distesa dello Yomotsu Hirasaka,ma ora era da solo e tutte quelle colonne di cadaveri che si gettano nella buca gli fece un diverso effetto, sopratutto perchè ora può percepire la presenza di altre file al di là della montagna,i morti del futuro.
A nessun cavaliere del Cancro è permesso oltrepassare quella montagna,ma anche senza vederli Ravid percepisce le loro presenze,i loro sentimenti e ciò che saranno..
Non voleva rimanere un attimo di più lì sotto,quindi intuisce il punto dove aprire il varco per esser davanti al tempio.
Alla sua uscita il semidio avvolto nella luce è lì ad aspettarlo,come mette piede fuori dal varco il terreno attorno a loro cambia drasticamente.
L'Olimpo.



allora ci saranno ben 5 capitoli a personaggio(4 per Ivahn e per Ravid), più altri 10 capitoli finali,per un totale di 55 capitoli... smile.png

e poi,con parecchio tempo sto facendo anche degli schizzi per le facce dei protagonisti e degli altri.. con molta calma,visto che non so disegnare..
Go to the top of the page
+Quote Post
The Following 1 Users Say Thank You to helois For This Useful Post:
Ikki no Phoenix23
helois
messaggio Aug 20 2012, 09:18 PM
Messaggio #22 Share


Guerriero
Gruppo icone
Gruppo: Sorkino™ Fan Approved
Status:
Messaggi: 886

Thank(s): 137
Iscritto il: 2-July 08
Utente Nr.: 603
Taurus



Capitolo 23

La situazione sta volgendo al peggio,non riesce nemmeno a varcare la barriera creata dal cavaliere traditore dell'Ariete.
Kgosi si sente mancare il respiro e i suoi amici e compagni stanno perdendo.
Lo scudo del Dragone con cui si parava Maleid presenta alcune crepe sul bordo indice della potenza della Galaxian Explosion del sosia di Polideuce.
L'amico Aeron si era tolto quasi subito la rosa dal braccio e ora l'ha scagliata contro il nemico,che pare bloccato da dei bassi arbusti. La rosa ha preso in pieno un occhio del traditore.
Febe si protegge come può dall'attacco della temibile spada del Capricorno,ma se fosse stato un vero Saint avrebbe avuto certamente meno lividi. Infatti ad ogni colpo che si infrangeva contro la catena,la sacerdotessa rispondeva con altrettanti colpi.
Eucelione invece aveva del sangue che gli sgorgava da una guancia,per via dell'aculeo nascosto del traditore della bilancia che teneva dentro il copri spalla da allenamento. I copri pugni d'argento però si erano aperti più di un varco nella carne dell'avversario,che si sta comprimendo il petto.
Febe,Eucelione,il Capricorno traditore e Aeron presentano ferite delle frecce che il folle arciere sta scagliando.
In più di un'occasione Kgosi aveva provato ad avvicinarsi,ma per qualche motivo si era accorto della sua presenza così da costringerlo a nascondersi.
L'avversario di Ravid e un altro guerriero erano in disparte nello scontro,per fortuna,ma Kgosi voleva prima sistemare l'arciere.
Avvolge l'elmo ad un ramo di un albero e poi parte in carica scartando velocemente.
Proprio quando gli sta per arrivare sul fianco,scatta il ramo e l'elmo viene lanciato in aria e l'arciere cade nel piano di Kgosi.
Mira all'elmo e solo quando il pugno di Kgosi gli sfonda il ginocchio destro si accorge dell'errore.
Kgosi afferra l'arco e lo spezza,da terra il traditore cerca di rialzarsi ma Kgosi lo fa svenire con un calcio.
/Usare dei colpi segreti contro questi inetti sarebbe troppo onorevole/pensa mentre si sta per dirigere contro l'avversario di Ravid.
In quel momento scorge un bagliore dorato e un cosmo che sta crescendo di intesità.. /impossibile che abbiano preso le armature d'oro../ girandosi a guardare è Maleid che scaglia il suo colpo,con una potenza tale da investire anche Aeron e l'avversario poco distanti da lì.
Però Kgosi ha abbassato la guardia, infatti il traditore del Cancro è su di lui e con il dito indice alzato “Mekai Shiki Ha!” così che i due si ritrovano in un altro luogo,freddo e asciutto, con rocce scure sotto e una luminosità soffusa generale,ma non è quello che lo colpisce di più.
Sono le fila di morti che stanno andando su una montagna a scatenare la paura nel cavaliere di Cefeo.
“dove stanno andando?”
“non lo intuisci? Non temere tra poco sarai uno di loro..” come a rispondere a quest'invocazione un'armatura nera si depone sul corpo del traditore.
“non sei degno dell'armatura d'oro,così ti proteggi con un'armatura nera? Ho saputo dei cavalieri neri, ma le loro corazze sono di infima qualità..”
“beh,allora dovrai studiare più cose,questa è una surplice.. armature proprie dell'oltretomba,forgiata da Hades perchè io sia l'araldo della caduta di Atena per la prossima Guerra Sacra,un piano organizzato da me,ma messo in atto da tutti gli altri. Infiltrando traditori nelle fila di Atena,Hades è certo di una sua vittoria! E IO SARÒ IL SUO CAMPIONE! Più forte di qualunque altro cavaliere di Atena e se vorrò anche più forte dei servitori di Hades,dominando incontrastato Terra e Ade!”
“i tuoi sogni di gloria sono vani,i cavalieri sono da sempre indomiti difensori della giustizia,rimarrete sempre in minoranza,tentando di elemosinare l'una o l'altra armatura,ma la giustizia è un ideale a cui sono votate le armature e i cavalieri.”
“i miei sogni di gloria? Il Grande Sacerdote non si è accorto di noi e,credo,dobbiamo alla tua scaltrezza la rivelazione del nostro complotto,ma non temere,non rimarrà vivo neanche uno,uno dopo l'altro sfileranno qua per finire nell'Ade”

Capitolo 24

Il trio coperto da mantelli e tunica,che indossano di norma i cavalieri di bronzo, raggiunge ,dopo aver attraversato una lunga penisola abitata da nomadi, in vista del mare.
O meglio in vista dell'Oceano indiano,chiamato così poiché gli Indi erano la popolazione nomade che avevano appena conosciuto.
Chaleb al di fuori del Mediterraneo non aveva visto nient'altro, invece Iulius aveva viaggiato a nord una volta, vedendo il mare del Nord.
Lycus prende accordi con un venditore di zattere e si imbarcano.
C'è una piccola isola non troppo distante dall'India la quale conduce al Tempio di Nettuno, la missione consiste nel controllare che sul portone del Tempio ci sia sempre il sigillo di Atena.
Durante la traversata si calma il vento e quindi Lycus si toglie il mantello e usa i remi per compensare la bonaccia.
Raggiungono finalmente in vista dell'isola dalla quale si leva uno strano fumo.
Attraccata all'isola c'è una barca senza vele e senza alberi.
Man mano che si avvicinano alla barca e all'isola sentono come rumori ripetitivi e scorgono delle figure sia sulla barca che sull'isola.
“non preannuncia niente di buono, ma mi elettrizza l'idea di menare le mani!” Chaleb scalpita a differenza del fratello che socchiudendo gli occhi scruta la barca.
“la chiglia di quella nave è coperta di sigilli che recano la scritta 'Discordia',non era stata sigillata?!”
Lycus interrompe il vogare e con tono freddo: “ancora non ci hanno visto,tuffiamoci e facciamo a pezzi la zattera.”
“ecco,così sono meno elettrizzato..” Chaleb tira un calcio alla zattera spaccando in più parti il legno, Lycus spezza i remi e Iulius scaglia lontano i pezzi di legno.
Se prima andavano lenti,ora sono ancora più lenti con i mantelli e la tunica di Chaleb ad appesantire la nuotata,ma necessari per non esser scorti,sopratutto col sole che scende rapidamente e la luce crea artefatti con le onde per cui ci sembrano altre figure nere nell'acqua.
Raggiungono la nave al crepuscolo quando vengono accese delle luci sull'isola e loro sono protetti dalla nave.
Le dimensioni della nave sono sorprendenti,avrà una capienza di almeno 60 persone, deducibile anche delle doppie file di remi,20 sul loro lato e 20 ce ne saranno anche sull'altro.
Cala la notte e il trio inizia a risalire con cautela la riva piena di scogli.
Ci sono un paio di fuochi visibili tra la boscaglia, forse un terzo più distante alcuni alberi sono stati abbattuti e almeno sulla nave non pare esserci illuminazione.
Si dividono in tre parti,una per fuoco, Chaleb sceglie quello più lontano.
In cielo c'è una falce di luna e le stelle che potrebbero offrire una buona visuale.
Iulius è il primo ad arrivare al primo fuoco, ci sono 4 persone avvolte in mantelli per terra e una quinta persona che gli dava le spalle.
Chaleb arriva veloce al terzo fuoco,contando ben 20 figure avvolte in mantelli e due figure in piedi a fare la guardia,di cui una che guarda nella sua direzione senza però vederlo fitta come è la boscaglia.
Proprio quello che stava guardando verso Chaleb dice qualcosa all'altro e si avvia nella direzione di Chaleb,che nel nascondersi ulteriormente scorge una grotta e alcuni alberi tagliati a cui era stata fatta una rozza punta,come per sfondare una porta.
Iulius scorge movimenti nella foresta e la guardia che stava scrutando Iulius si avvia verso il secondo fuoco,la nuova guardia si mette nel solito punto,sempre di spalle ma ora con le spalle al fuoco.
Il momento è propizio,Iulius si toglie il mantello e lo scaglia sul fuoco.
Del fumo si leva e la guardia non ha neanche il tempo di girarsi che un cazzotto gli arriva sotto la scapola incontrando una flebile resistenza di un'armatura.
La guardia è a terra e con rapidi calci sistema i 4 avvolti dalle coperte, però la guardia si rialza e si volta nella sua direzione. Iulius nota due cose subito: è una donna e ha un bracciale con le spire di un serpente e affilate unghie.
Chaleb, non sentendo più rumori dalla boscaglia, si strappa una parte della tunica,la parte inferiore che copre dalla cintura fino ai piedi,spengendo il fuoco e con un calcio scaglia la guardia nella grotta.
Alcune delle 20 figure si muove, Chaleb non ha il tempo fisico di ragionare e scaglia un “unicorn galopp” sulle 20 figure inermi.
Frammenti di varie armature finiscono un po' ovunque e il fumo rende difficile l'individuazione dei nemici.
Come rallentato si accorge prima di alcuni frammenti che gli arrivano da dietro,poi vede il coprispalla sinistro che riflette la luce in maniera non uniforme e da ultimo,quando è ormai a faccia all'ingiù, la fitta lancinante alla spalla.
Iulius schiva abilmente i colpi della donna dai capelli corvini, quando però aumenta la velocità delle ferite si aprono sui bicipiti.
La donna tenta un affondo,che va a colpire il pettorale,ma le unghie si frantumano contro l'armatura d'argento. Iulius coglie l'attimo, si abbassa e, diretto al petto della donna, unisce le mani e gli avambracci scagliando con veemenza un “Heavy Club”.
Il colpo è così forte da spaccare l'armatura e probabilmente anche le ossa sotto.
Chaleb nel frattempo si è rialzato e fronteggia anche lui una donna,con un'armatura ancora meno coprente della sua e asimmetrica.
L'elmo si era sfilato,Chaleb lo raccoglie,se lo infila e sfida l'avversaria.
Quando ad un tratto una catena nera con una palla chiodata alla fine si abbatte sull'avversaria,sfiorandolo.



Capitolo 25

Nella foga della battaglia Aeron perde di vista l'altro contendente all'armatura di Ariete.
La rosa che aveva piantato nel braccio sta facendo effetto,così che la vista gli appare sfocata,ma riesce a distinguere un bagliore d'oro alle spalle,una violenta ondata di energia e poi più nulla fino alla mattina.
È nel suo giaciglio e un Maleid senza armatura gli sorride e gli dice: “oggi è il grande giorno,eh? Che la dea Atena sia dalla tua parte!” strizzando l'occhio.
Aeron è confuso, mormora qualcosa, poi si schiarisce la voce e diretto al cavaliere di Dragone: “deve esser stato un sogno..”
“no,per niente!!! ma di quello che è successo ieri sera non farne parola fino a quando non avrai indossato l'armatura d'oro o fino a quando non sarai nel fango..”
/incoraggiante, ho un'ora di tempo prima dello scontro è meglio che vada a riflettere un po' nella foresta,lei mi capisce../
“va bene Maleid, allora vado a riflettere un po' e poi ci vediamo nell'arena..”
“ma quale riflettere?! un cavaliere che sta per riceve una delle dodici armature più forti che gli uomini possono indossare,non si sente pronto!?”segue risata sguaiata che sbilancia il cavaliere del Drago.
“tornando seri”si siede sul giaciglio guardando dritto negli occhi Aeron “vuoi davvero combattere per la giustizia? Vai,prendi quell'armatura e poi combatti a fianco della dea; oppure, rinuncia a tutto,la terra,le fatiche dell'addestramento, le amicizie che inizieranno da oggi pomeriggio, Atena, l'esser il primo cavaliere che nemico o amico troverà davanti a se prima di potersi avvicinare alla più alta carica della Grecia, rinuncia a Polideuce, Ganimede, Tucidide, il Grande Sacerdote, al tuo amico Ravid e a chi altri come te arriverà così tanto in alto per ottenere le vestigia d'oro.
Rinuncia a tutto e prenderai la strada del disonore e della vergogna,rintanato in un'isola vulcanica, cupa, con criminali ed egoisti fino a che non ti ammazzeranno nel sonno o fino a quando non impazzirai.
Credimi,meglio la via della luce,che quella delle tenebre, “peccato” che la guerra contro Hades si sia già conclusa,se no questo dualismo sarebbe stato ancora più chiaro dopo aver visto di cosa è capace uno spectre...”
Aeron un po' rassicurato e un po' intimorito, si fa guidare da Maleid fino all'arena che non era molto piena.
L'avversario di Aeron era ad un lato dell'arena e lo stava schernendo con gli occhi.
Maleid si accomoda accanto ad un cavaliere in un'armatura che non aveva ancora visto e aveva uno scrigno con un drago disegnato sopra.
Su un piedistallo davanti al Grande Sacerdote c'è lo scrigno d'oro con un ariete scolpito sopra.
L'avversario si dispone al centro dell'arena, Aeron fa lo stesso e il Grande Sacerdote inizia a parlare,dopo aver terminato da il via al combattimento.
Senza neanche aspettare la fine dell'ultima parola l'avversario scatta contro Aeron e scalgia un “Starlight Extincion!”
/come bruciare già un colpo potente../ pensa tra se Aeron, rispondendo con un: “Cristal Shield!”
che è una versione più piccola del Cristal Wall ma con più strati difensivi,in questo caso gli strati vengono separati per avere più scudi che proteggono dai colpi multipli.
Per questa mossa strategica la folla è stupefatta.
Aeron parte all'attacco con un “Stardust Revolution!”lanciandolo saltando in aria.
Parzialmente distratto dal sole l'avversario modifica anche lui il Cristal Wall in una sorta di semisfera diretta verso Aeron.
Ma Aeron era pronto ad una difesa del genere,dando fondo alla spinta ricevuta nel salto, esegue una piroetta e arriva alle spalle dell'avversario finendo di lanciare il colpo,così da sfondare la semisfera e a buttare a terra il traditore.
L'avversario si rialza bruciando ancora più cosmo si mette in posa per un colpo non proprio del segno dell'Ariete.
La folla è perplessa,Aeron è titubante,ma si appresta a preparare una difesa anche a quest'attacco.
Il traditore parte in carica a mani conserte, quando è abbastanza vicino ad Aeron apre le braccia rapidamente e urla: “Great Horn!” riponendole conserte quanto rapidamente le aveva aperte.
Aeron aspetta fino all'ultimo a lasciare la protezione del Cristal Wall,così da avere la visuale della prossima mossa dell'avversario.
Il Great Horn scagliato da un non cavaliere d'oro del Toro è devastante,cosa che non si sarebbe aspettato il pubblico;così che ci furono parecchi mormorii.
Aeron aveva visto tutto,indice della parità di cosmo che intercorre tra i due,addirittura aveva manipolato i pezzi di Wall infranto in modo da scagliarli sull'avversario,che ha interrotto un'altra posa che consisteva in un dito indice alzato.
/non devo ricorrere a sotterfugi,ma se l'avversario è così sleale.. /
Aeron si concentra un attimo,chiude gli occhi e respira profondamente, la sente, è lei, sempre presente.
Quell'istante in cui ha chiuso gli occhi è fatale:il traditore è partito in carica e gli sta arrivando addosso con una gamba protesa.
La prima cosa che nota Aeron è che il calzare termina con una punta venata di azzurro.
/ Maledizione! Veleno! Che slealtà! /
Aeron digrignando i denti scarta di lato e quando arriva la gamba del traditore la afferra e sfrutta lo slancio dell'avversario per scagliarlo al suolo di faccia.
È un brutto colpo, per qualche secondo l'avversario non si alza e Aeron ne approfitta per toglierli i calzari,i guanti con delle punte e le spalliere da allenamento appuntite.
Per uno scontro equo anche Aeron,mentre si riprende il traditore,si libera delle protezioni.
Cazzotti e calci si aprono la strada tra le protezioni rimaste nel petto e nei ginocchi, ematomi affiorano,ma nessuno dei due riesce a superare l'altro.
Per la seconda volta il traditore finisce a terra con la faccia verso l'alto,la faccia è una maschera di sangue,ma forse anche quella di Aeron,per quanto il dolore alla caviglia di prima sia diventando sempre più lancinante e il braccio destro è indolenzito.
Non sembra poter rialzarsi più l'altro contendente all'armatura d'oro,così il Grande Sacerdote fa cenno ad Aeron di avvicinarsi al piedistallo dell'armatura d'oro.
Un scroscio di applausi aumenta di intensità e poi come si era alzato cessa.
Aeron sente una fitta nel collo, allunga la mano per tastare.
Una rosa.
Bianca.

in estate son stato un po' occupato fino al 3 agosto a fare esami,poi una casa nuova da arredare,altri esami a settembre e praticamente 4,5 giorni al mare di ferie... in tutto questo casino è tutto quello che ho prodotto..
Go to the top of the page
+Quote Post
The Following 1 Users Say Thank You to helois For This Useful Post:
Ikki no Phoenix23
helois
messaggio Aug 30 2012, 11:24 AM
Messaggio #23 Share


Guerriero
Gruppo icone
Gruppo: Sorkino™ Fan Approved
Status:
Messaggi: 886

Thank(s): 137
Iscritto il: 2-July 08
Utente Nr.: 603
Taurus



a tempo di record



Capitolo 26

Ancora sconvolto dalla palla chiodata passata a pochissima distanza dalla propria testa, Chaleb non si accorge nemmeno che il proprietario della catena gli è quasi di fianco.
Raccogliendo un po' di forze scaglia un pugno al nuovo nemico.
Il nuovo arrivato non si sposta nemmeno,anzi offre il proprio volto al pugno,ma questi si infrange nell'elmo.
Ovviamente la forza era abbastanza da danneggiare l'armatura,ma non raggiunge la gota dell'avversario,si ferma prima.
“ecco cosa mi da noia di voi bronzerelli, scalciate e arrancate per anni e poi non riuscite ad esser per niente padroni del cosmo! Sono Demetrios del Cerbero,straniero....”
“ehm, Chaleb dell'Unicorno” con parecchio imbarazzo per via della situazione che si è creata.
“essendo un cavaliere nero vorresti dire ex-pretendente all'armatura di Cerbero!”
“oh! Quanta audacia per un novellino che viene colto di sorpresa da ben due cavalieri di più alto rango.. anche se sono cavalieri neri,si sono pur sempre allenati come cavalieri del proprio rango,peccato che mi siano sfuggiti quelli d'oro.. eh,già dico sfuggiti proprio perchè io sono veramente un cavaliere d'argento,loro sono feccia..”
“ma allora perchè indossi vestigia nere?sei forse un traditore?”
“AHAHA! Traditore?! Io!? No, affatto! Ma sono stato bandito all'inizio dell'ultima guerra sacra,mi hanno disconosciuto dal titolo di cavaliere! Tutto questo perchè? Perchè mio padre è stato destinato ancor prima della propria nascita a diventare un Giudice degli inferi,uno dei tre più spietati spectre fedeli al dio Hades! La mia armatura però ha percepito il mio cuore nobile e la mia fermezza così solo da me si faceva domare,quindi con lo scrigno,me ne andai sull'isola dell'infamia.
Ovviamente ero più forte della stragrande maggioranza,avendo poi un'armatura micidiale.. neanche i cosiddetti cavalieri neri dorati potevano nulla..
ma che accidenti mi prende!? Non è da me fare simili rivelazioni.. sarà perchè sei il primo cavaliere di Atena che vedo dopo tanti anni,là i giorni durano mesi e i mesi,anni..”
“mi dispiace molto,ma c'è un nuovo Grande Sacerdote! Forse lui ti può accettare nei ranghi,sono sicuro che la tua forza sia necessaria!”
“oh,beh.. allora proviamo a tornare dai cavalieri che hanno approvato il mio esilio!indosso un'armatura nera perchè la mia si è rotta dopo lo scontro con una dea, prova un po' a dire cosa stavo proteggendo?!”
Chaleb ricollega i cavalieri neri di cui aveva sentito nei racconti degli anni precedenti.
“stavo proteggendo LORO! -indicando la guerriera stesa a terra- FECCIA! Sono più cavaliere nero di quanto non lo sia di Atena! AH! Atena,sapessi cosa non ha fatto nell'ultima guerra! Ci ha abbandonati tutti! Lasciando che altri proteggessero la Terra al posto proprio! Per tutta la scorsa guerra, e che io sappia,tutt'ora ATENA è assente! Assente! La dea che noi dovremmo proteggere,l'ideale che dovremmo seguire, tutto artefatto! C'è solo l'uomo dietro tutto.. mi chiedo se mai sia esistita questa Atena in questi ultimi trecento anni...ma bando alle ciancie,nella foresta si nasconde un bronzino, penso che quello sia al tuo livello,sconfiggilo prima che lui possa lanciare il suo colpo,se no son cavoli..ci vediamo!”
“va bene, pensa però al rientro nelle fila di Atena, potresti trovare nuovi amici,che non siano criminali..”
“AH! Come se i cavalieri di Atena siano degli angeli immacolati! Ne dovrai sapere di cose,chiedi a Maleid se è ancora vivo come ha fatto a ricevere un'armatura più evoluta! Chiedi al nuovo Grande Sacerdote di dirti cosa hanno fatto i cavalieri in risposta all'attacco degli spectre nei villaggi laggiù... troppe vite per un labile ideale..”
Chaleb molto dubbioso si dirige in direzione del fuoco dove prima si trovava il fratello.
Lo trova appoggiato ad un albero un po' ansimante,ma l'avversaria era messa peggio, aveva ricevuto un enorme colpo al petto così da rivelare il seno e delle ossa si erano aperte una breccia nelle carni,è una donna guerriera devono aver lottato parecchio e la guerriera è ancora in posa d'attacco.
Chaleb soccorre il fratello che stava per cadere,notando una profonda ferita al disopra dell'occhio sinistro,prima celata dall'elmo.
Iulius realizza dopo un po' che è il fratello quello al proprio fianco, ha la vista annebbiata dopo l'ultimo colpo,forse ultimo per entrambi,ma si rialza e parla sommessamente al fratello.
“non ti preoccupare, col prossimo colpo la finisco! Vai a vedere se Lycus ha bisogno di una mano...” e poi rivolto all'Ofiuco nero: “non mentivi dicendo che sei la donna più forte che abbia mai messo piede sull'isola del tradimento, se tu avessi avuto un'armatura d'argento lo scontro sarebbe stato più entusiasmante, non userò le altre tre tecniche che dispone la mia costellazione,sarebbe disonorevole per un avversario di tale risma, d'altronde avendoti spezzato le unghie e una gamba non puoi usare nemmeno le tue tecniche..”
Anche con così tanti danni subito i colpi sono rapidissimi,se avesse l'altro occhio pienamente funzionante non subirebbe così tanto,ma l'armatura praticamente intonsa lo protegge dalla maggior parte di colpi;una volta percepito uno stacco nella raffica di colpi della guerriera Iulius ne approfitta per ribattere con le forze rimanenti,spezza il copribraccio e finisce di danneggiare quello che rimaneva del pettorale staccando così anche le spalliere.
Un ultimo colpo è dedicato al punto dove prima si era abbattuto l'”Heavy Club”,facendo sgorgare ancora più sangue e facendo arretrare la guerriera.
Fatti due passi indietro,l'Ofiuco si paralizza e Iulius percepisce un cosmo sempre più debole.
“Orione e Ofiuco,i due cavalieri d'argento di norma più forti,mi sarebbe piaciuto uno scontro alla pari,peccato...”dice una voce alle sue spalle.
Iulius si sta per girare ma sviene,l'ultima cosa che sente è qualcuno che lo sorregge.
Nel frattempo una figura blocca la corsa di Chaleb.

Messaggio modificato da helois il Aug 30 2012, 11:30 AM
Go to the top of the page
+Quote Post
The Following 1 Users Say Thank You to helois For This Useful Post:
Ikki no Phoenix23
helois
messaggio Sep 23 2012, 10:14 PM
Messaggio #24 Share


Guerriero
Gruppo icone
Gruppo: Sorkino™ Fan Approved
Status:
Messaggi: 886

Thank(s): 137
Iscritto il: 2-July 08
Utente Nr.: 603
Taurus



Capitolo 27

Le rovine del tempio sono coperte da ghiaccio, un sentiero nella neve è l'unico indizio di presenza umana, Ganimede deve esser passato di lì.
Attraversa quello che un tempo era l'ingresso principale,ancora fatiscente con il triangolo sopra dotato delle sculture proprie dei greci.
Nonostante il freddo il tempio all'interno sembrava come tiepido,il tetto è quasi del tutto crollato,ma i muri sono solidi e ci sono alcune statue mutilate dalle intemperie;man mano che prosegue nella navata centrare il tempio è sempre in migliori condizioni,però ad un tratto si sente osservato.
Si ferma, scruta attorno a se,ma non vede nulla; sarà stato il riflesso della neve,deve fermare il maestro.
Arriva nei pressi del trono,che nota qualcuno seduto su esso.
Scarta di lato temendo un attacco ma non succede nulla,allora Ivhan si avvicina alla figura e nota che è completamente congelata.
/opera di Ganimede,sicuramente.. ma dove sarà andato?/
Guardandosi attorno scorge al lato destro della sala un'apertura,ci si dirige senza indugio.
Si ritrova in una stanza circolare,ma a guardarla meglio è come una colonna che si estende a perdita d'occhio verso l'alto.
“che posto è mai questo?” Ivhan si ritrova a chiedere al nulla.
Davanti a lui si apriva un altra piccola porta e proprio a diritto sul muro c'era un simbolo che emana un cosmo.
Attraversa la porta e vede in tutta la stanza sparsi dei sigilli di Atena,il simbolo è un tridente scolpito nel muro.
Ci sono alcuni ripiani con pergamene vergate a mano,ma per Ivhan il greco scritto è ancora difficile da decifrare e non era quello il tempo di mettersi a leggere.
Decide di sfiorare il tridente,pensando che sia un passaggio segreto o qualcosa di analogo,ma ne esce una luce che lo invade.
Appena il tempo di chiudere gli occhi che percepisce già una differenza di clima,un tepore diffuso nell'aria, un tepore umido, con piccole brezze che scompigliano i capelli.
C'è molta luce per esser un posto sotterraneo,così guarda in alto e scopre che ci sono imponenti masse d'acqua che fluttuano e sopra ancora lastre di ghiaccio.
Si guarda un po' attorno e proprio dietro la propria schiena c'è un'immensa colonna di pietra che sembra non finire mai.
Ai piedi della colonna,c'è un'armatura che sembra d'oro,ma è più opaca.
Si avvicina e vede che è tutta danneggiata, aveva delle ali e una coda,ma è tutta traforata e parecchi segmenti sono ricoperti da cristalli di ghiaccio.
/Ganimede è passato da qui../ si guarda meglio attorno e scorge altre sette colonne immense in lontananza,in mezzo ad un vero e proprio labirinto di strade.
La strada più ampia sembra quella che porta al tempio più vicino,Ivhan si mette in cammino cercando di raggiungerlo.
Dopo molto tempo e aver cambiato un paio di volte direzione,raggiunge i piedi del tempio dove torreggia un'imponente colonna dietro di esso.
Percepisce due cosmi ostili che stanno arrivando, si prepara ad affrontare gli avversari.
Un guerriero indossa l'armatura d'oro opaco, come quella vista poco prima, con una sorta di anello dietro la schiena con delle fiamme finte e una lunga lancia; l'altra figura indossa un'armatura meno inusuale color azzurro con motivi verdi e blu scuro, con creste, l'elmo è un casco con dei solchi ai lati e con una maschera; su un copribraccio c'è una lunga punta anche lì.
“in guardia sgherro di Atena!”urla il nemico dall'armatura azzurra “[mulinello d'acqua]!” e dalle mani giunte scaturisce un piccolo vortice d'acqua.
Ivhan scarta di lato e indicando le due figure le avvolge in anelli di ghiaccio.
“non sono qui come nemico,ma per fermare il mio maestro!”
“fandonie,sei qui per ferire il corpo del nostro dio! E questo banale ghiaccio non mi fermerà!” a parlare è l'altro guerriero che ruota la lancia e infrange il ghiaccio.
Il guerriero con la lancia non riesce a colpire Ivhan che evita abilmente l'arma,a costo di qualche taglietto e piccoli solchi sull'armatura.
Ivhan risponde all'attacco con un: “Diamond Dust!!”credendo di bloccarlo,il guerriero allora scaglia subito la lancia e mette le mani giunte.
La lancia si apre una piccola breccia nella gota di Ivhan togliendo l'elmo.
Il Diamond Dust invade il guerriero,ma torna indietro danneggiando piccole parti dell'armatura.
“non sono un nemico!non voglio arrecarvi male!”,allora il guerriero allontana le mani.
Ma è il turno dell'altro ad attaccare,una volta liberato dall'anello di ghiaccio, si era messo alle spalle di Ivhan attendendo un momento proprizio. Questo.
Parte in carica con la punta in direzione della testa priva di elmo di Ivhan, proprio quando Ivhan scarta di lato e la punta va a rompersi nella corazza d'oro opaca del guerriero.
Coglie l'occasione al volo e lancia un'altra “Diamond Dust!!!” con l'intendo di congelare entrambi e tornare alla ricerca di Ganimede.
Ma il guerriero si fa scudo dell'altro così che quest'ultimo giace a terra con l'armatura praticamente fatta a pezzi,invece il guerriero è illeso tranne un'ammaccatura nel punto in cui la punta lo ha colpito.
“ora hai ucciso uno dei Guerrieri Marini di Nettuno, toccherà ucciderti per ripagare il torto subito!”
Ivhan raccoglie l'elmo,poi raccoglie la lancia dell'avversario e la restituisce al padrone.
“che sia uno scontro leale,allora..” Ivhan brucia il cosmo in modo da mantenere il color oro all'armatura di bronzo e materializza una lancia fatta di ghiaccio.

Capitolo 28

Ravid scortato dal semidio attraversa colonnati pullulanti di ninfe, semidei e curiose creature.
L'atmosfera che si respira è dolce, pacifica, anche se quando passa il cavaliere i passanti si interrompono a scrutarlo.
Il semidio placa alcuni arcieri che stavano per colpire il cavaliere di Cancro e lo conduce in una valle che si estende a perdita d'occhio.
In mezzo alla quale due dei,percependone il cosmo e vedendo le raggiose vesti,circondati da ancelle e servitori stanno bevendo da coppe e mangiando frutti.
Tutti si fermano appena vedono il cavaliere in armatura d'oro,un paio di ancelle scappano via piangendo.
Ravid si inginocchia togliendosi l'elmo e si rivolge alle due divinità: “Apollo e Afrodite,è strano incontrare voi prima della mia dea,ma vi rendo comunque omaggio. Afrodite la vostra bellezza non rende giustizia ai testi letti. Il dio del Sole è stato così gentile da chiamarmi al suo cospetto, cosa vorrà mai un dio di tale potenza da un umile essere umano?” e guarda negli occhi il dio.
“Tu!Distogli lo sguardo o finirai privo della vista! Molti uomini non arrivano così vicino ad un dio come te,sentiti onorato,ma non per necessità ti ho chiamato al mio cospetto,quanto per virtù! Il cosmo che hai sprigionato è arrivato fino alle vette del Nostro Monte. Ho scelto te per ripagare un doppio debito che avevo con la tua dea, il primo l'ho saldato non uccidentoti all'istante,ma proverò comunque la tua forza,il secondo rivelandoti un piano se ne sarai all'altezza.” senza fare un minimo rumore Apollo si trova davanti a Ravid con l'armatura e calando sul cavaliere una pesante spada.
Colto impreparato Ravid ha appena il tempo di indietreggiare.
/chi sa se si può spedire in Ade un dio/ con questo pensiero si appresta ad evitare altri due rapidi colpi.
L'imponente figura sovrasta per almeno due volte l'altezza di Ravid,gli attacchi sono incessanti.
Prende in contropiede il dio Ravid quando si scaglia contro la spada pronta all'attacco.
Apollo sorride e cala la spada, Ravid sperando di aver preso bene le misure si gira di fianco evitando la lama e punta il dito contro il dio.
“Sekishiki meikai ha!”.
“Ah! Pensi che sull'Olimpo tu possa trovare un varco per l'Ade? Mi stai deludendo...ma,dove siamo finiti?”
“eh,il passaggio per l'Ade è difficile da creare,l'ho provato subito segretamente appena messo piede sull'Olimpo,quindi ho fatto una specie di scia di frammenti,briciole, di cosmo così da potermi ricollegare alla scia lasciata prima di arrivare così da potermi portare sano e salvo o portare al massimo una persona in questo posto confortevole...il tempio di Salomone!”
“davvero abile,da parte tua,umano..ma dimentichi una cosa che io sono un.. dio.. ma che succede?perchè non ho più l'armatura e la mia arma?”
“ah,è la trappola.. il mio colpo separa l'anima dal corpo sia esso uomo che dio,poi dove finirà è a mia discrezione..bene,ora che ho intrappolato la tua anima qua dentro,per.. 200,300 anni? Sono degno di questo segreto? O forse devo bruciare la tua anima? O plasmarla per i miei colpi? Chissà che potenza devastante...”
“che onta indescrivibile... Atena la pagherà cara!”
“sono qui in attesa,non ho 200 anni di tempo...” schioccando le dita una mano dell'anima di Apollo inizia a bruciare e il dio soffre.
“oh,ma allora anche le divinità soffrono,questo non c'era scritto da nessuna parte! Ahaha!”
“farti beffe di un dio,inizi male il tuo percorso della giustizia e della pace..”
“uhm,hai ragione,ma non sai quante angherie ho sentito dire da parte tua, hai ucciso più di 60 cavalieri di Atena in un due attacchi colpo... circa 30, 454 anni fa se non vado errato era proprio dopo una guerra contro Ares,ma anche in quel caso c'è stato il cavaliere di Pesci che te ne ha suonate di santa ragione o mi sbaglio?? colpito dalle rose impregnate di sangue velenoso e di Atena eri poco più che un cavaliere d'argento.. anzi nemmeno... perchè proprio un cavaliere d'argento ti ha pietrificato... quello si che è un oltraggio...e ancora non sei nemmeno ad un quarto del tuo potere effettivo,so riconosce un dio quando lo incontro...e ho incontrato Atena,nonostante la menzogna di prima...”
“come sei a conoscenza di tutte queste cose?fermati,ti spiegherò tutto!”
“..Atena ha portato la tua statua in un angolo remoto della Via Divina” allo schioccare delle dita di Ravid la mano di Apollo torna sana.
“è vero Atena mi ha rinchiuso in una gabbia remota,ma non ero solo.. c'erano Algea,Limos,Ate ed Eris,più altre divinità minori e dimenticate...ci ha liberati.. Notte”
“questo si che è interessante!”

Capitolo 29


Kgosi è tra il pubblico che assiste all'incontro di Aeron,ma la sua mente è altrove.
Ricorda lo scontro della sera precedente: l'inseguimento di alcuni traditori, delle ferite subite dai cavalieri soprattuti i profondi tagli nell'armatura della sacerdotessa di Andromeda, Aeron che ha lui stesso portato sulle spalle più morto che vivo.
E poi di quei due corpi trovati all'alba completamente spolpati fino all'osso,non ci sono animali selvaggi tra le mura di Atene,ma nemmeno cannibali.
Kgosi le aveva viste alcune tribù di cannibali quando era piccolo,si adornavano con le ossa dei morti ed erano sempre ben pasciuti,rispetto ad altre tribù.
Ora non indossando l'armatura di Cefeo si sente più vulnerabile, Maleid gli ha spiegato come sentire la voce delle armature,ma ancora non c'è riuscito.
Ha solo percepito qualcosa nell'armatura la sera prima,ma poi questa mattina Kgosi non ha potuto neanche aprire lo scrigno.
/che l'armatura si sia adirata?/
L'avversario di Aeron nel frattempo si comporta in modo sleale,ma l'amico ha la meglio buttandolo a terra e privandolo dei trucchetti.
L'immagine però che non se ne voleva andare dal capo era la sacerdotessa di Andromeda,sua maestra,ridotta in quello stato per i colpi di un'Excalibur immatura.
Un potere così formidabile in mano a cavalieri non degni,ci dovrebbe esser un modo per capire se qualcuno è degno o meno di indossare l'armatura.
L'ideale della Giustizia è una buona motivazione,ma solo quello non è sufficiente.
E con questi pensieri si alza ad applaudire la vittoria dell'amico.
Ma ad un tratto si fermano tutti vedendo che il nemico si rialza e da dietro la schiena tira fuori una rosa bianca.
Deve saper ingannare i nemici e quindi non fa nulla,anzi si alza e se ne va.
Infatti la notte prima il cavaliere del Cancro traditore con addosso la surplice aveva richiamato il fratello di Polideuce e gli aveva scagliato il terribile Genro Ma-O-Ken.
Ma per la sua mente allenata alle illusioni e alle stostanze allucinogene,molti erano quelli che avevno tentato di impossessarsi delle sue oasi e del suo oro,lo ha parzialmente protetto.
Parzialmente perchè forse è proprio quel colpo che non gli fa indossare l'armatura.
Gli avevano ordinato di uccidere l'amico Aeron se il colpo della rosa non fosse efficace.
Uscendo dall'arena incontra nascosto nell'ombra il cavaliere del cancro senza quell'armatura nera.
“hai fatto un bel lavoro..Hades me ne sarà riconoscen...”
Ma ad un tratto appare una figura alle spalle del cavaliere che lo colpisce duramente e Kgosi ha l'impulso di dare l'allarme,non si accorge nemmeno che lo scrigno che porta sulla schiena si è aperto e l'armatura gli si è disposta davanti per proteggerlo.
Allora indossa l'armatura e affronta la figura,assomiglia alla descrizione delle quattro dee che avevano attaccato Atene 5 anni fa.
“pensi il giusto uomo, ora però dovrai morire...”
Kgosi,con addosso l'armatura di Cefeo indietreggia rapidamente fino all'entrata nell'arena,dove nel frattempo Aeron si era ripreso,ma si appoggiava stancamente agli scalini degli spalti.
Tutti guardano nella sua direzione,perchè percepiscono quel cosmo sempre più grande.
“effimera è la vita umana!” urla Ate.
Una deflagrazione di cosmo scaturisce dalla dea che investe tutti,ma succede nulla.
Una catena è avvolta al collo della dea,la sacerdotessa di Andromeda, con ancora il braccio fasciato col sangue rappreso, ha fermato la dea.
Kgosi però percepisce qualcosa di strano nel suo corpo,sente di esser più intorpidito e poco reattivo.
Ad alcuni spettatori è cresciuta una folta barba,Aeron ha una folta chioma,Kgosi allora ci arriva: “ha distorto lo spazio-tempo!”
Come se fosse un fuscello Ate scaglia lontano Febe danneggiando ulteriormente l'armatura.
Al fianco di Kgosi appaiono Theron e un cavaliere che non aveva mai visto e insieme affrontano la dea.
Il cavaliere sconosciuto si accorge dell'imbarazzo e si presenta: “Iperione,dell'Uccello del Paradiso”
che senza indugio attaccata a testa bassa la dea.
“ma è un folle!”detto più a se stesso che a Theron, Theron dal canto suo si stava preparando a lanciare un colpo.
Iperione scarta di lato sfiorando la dea, Kgosi riesce a vedere per un attimo che il cavaliere di bronzo pianta nella carne della dea alcune punte,che si son staccate dall'armatura.
La dea si accorge che il cavaliere lo sta per aggirare e anticipa la mossa,ma da ultimo Iperione fa un salto all'indietro e si allontana dalla battaglia.
Theron è pronto a lanciare il suo colpo, Kgosi ammira il piano ben organizzato: Theron scaglia il suo “[]!” proprio nei punti in cui Iperione ha piazzato le sue punte.
Kgosi non vuole esser da meno e su suggerimento di Theron scaglia il colpo di grazia alla dea.
La dea si era accasciata su se stessa e Kgosi le arriva vicino scagliando: “Regal Punishment!”indicato visto che alterna violenti pugni e rapidi calci,così che con i pugni colpisce il corpo della dea e con i calci spinge in profondità le lance di ghiaccio di Theron.
Ma l'ultimo pugno non incontra la dea,che afferra il braccio di Kgosi e lo scaglia lontano.



Capitolo 30

S'è creato il caos nell'arena e l'amico Kgosi sta affrontando la dea Ate,ma il Grande Sacerdote ha un'altra missione per lui.
Alcuni soldati accorrono,il Leone li ordina di predisporre le opportune difese,a ad un tratto ci sono tre cavalieri che appaiono insieme a Dardanos.
il Grande Sacerdote guarda con stupore due dei quattro nuovi arrivati.
Aeron si chiede chi siano quei guerrieri,Dardanos l'aveva già conosciuto,ma è sempre stato schivo e poco socievole,gli altri tre cavalieri non li conosceva,uno di questi ha un'armatura danneggiata.
Si inginocchiano tutti e quattro davanti ai due cavalieri d'oro.
“Dardanos della Lira”dice il volto conosciuto
“Demetrios del Cerbero”dice il cavaliere con l'armatura danneggiata e due pesanti catene con palle chiodate al termine.
“Elyam della Bussola”dice quello che assomiglia a Maleid.
“Sofocle del Centauro”dice il più alto e massiccio dei quattro.
“ma voi due non eravate stati rinchiusi nelle segrete?” chiede sospettoso il Grande Sacerdote.
Si intromette il cavaliere con l'armatura danneggiata: “si,li ho liberati io,tanto ero già considerato un reietto prima,liberare due nemici di Atena non è nulla di che..”
“abbiamo la colpa di aver anteposto la nostra giustizia alla Giustizia della dea Atena,ma in un momento così critico è indispensabile la nostra forza..” dice Elyam.
“abbiamo scontato una parte della colpa,una volta finita la minaccia riporteremo le armature negli scrigni e torneremo in prigione!” dice Sofocle “anche un'altra persona ha bisogno di esser liberato,ma solo un cavaliere del vostro rango può farlo..”
Il Grande Sacerdote fa trapelare le proprie emozioni e abbraccia Demetrios e poi i due cavalieri.
“Era proprio mia intenzione liberarvi e chiedere il vostro aiuto in una battaglia in un periodo così critico... vi ringrazio!se riusciremo a sopravvivere a questa battaglia sarete esonerati dalla condanna..Aeron,veloce!”
i due raggiungono la costa e affacciandosi sulla scogliera il Grande Sacerdote dice ad Aeron: “qua sotto c'è una delle più terribili prigioni,scendiamo..”
Nella roccia è stato scavato un sentiero che porta ad una piccola pedana di pietra,che si affaccia ad una grata nella roccia.
Scendendo Aeron nota una scatola d'oro appoggiata sulla pedata,che non è altro che uno scrigno d'oro.
Ma non è l'unica cosa che nota,debole ma costante c'è un cosmo pacifico che viene dalla grata.
Una volta appoggiati sulla pedana dallo scrigno esce un'armatura.
L'armatura del Sagittario,che incocca la freccia e li mira.
I due cavalieri d'oro fanno un altro passo e l'armatura tende l'arco, puntandolo sul cavaliere di Leone.
Si avvicinano di un altro passo e l'arco del Sagittario è in tensione.
“amico mio..”inizia a dire il Grande Sacerdote muovendo appena una gamba,l'armatura si adegua al movimento del cavaliere del Leone.
L'ultimo passo è falate: l'armatura scaglia la freccia.
Aeron però è preparato e lancia un “Cristal Wall!”.
La freccia abbatte il muro e si pianta nell'elmo di Aeron facendolo volare via e ferendo la fronte del cavaliere d'oro.
Una risata sommessa viene dalla grata e si affaccia una figura imponente, muscolosa e completamente glabra,non sembra nemmeno appartenere alla razza umana.
Il torace e le braccia sono ricoperte di cicatrici e nella faccia c'è un grosso solco che parte dal retro del cranio fino all'occhio destro,che è chiuso.
Aeron un po' intimorito si ritrae un po' e la figura lo schernisce.
“già finito tutto il coraggio di prendersi una freccia sacra nella testa?sei uguale a tutti gli altri,anche se sei uno straniero..che è successo, Leone,chi è quel demente che ha deciso di ampliare l'esercito?”
Il Grande Sacerdote si accerta che la ferita di Aeron è poco più che superficiale e risponde al Sagittario.
“io sono il nuovo Grande Sacerdote, fratello di sangue, ho scelto io di far entrare gli stranieri perchè la società chiusa dei primi cavalieri di Atena nuoceva al bene superiore..”
“AHAHAHAHAHA! Bene superiore?!? DANNAZIONE! Quell'altro idiota mi voleva far ammazzare un bambino di 6 anni perchè sarebbe stato l'incarnazione di Hades! A ME! Come se ammazzare un bambino potesse fermare il dio della Morte!?!?”
Aeron è sconvolto, mai si sarebbe aspettato qualcosa di così truce per ordine dell'Alto Funzionario di Atena.
“sei sconvolto ragazzo? Eh,ma ci sono tanti retroscena dalla Prima Guerra Sacra che non vengono detti,ma tramandati oralmente,come quegli eroici cento soldati,si dico proprio centro,non 88..propro cento soldati che hanno dato la vita per un'ideale,ma non vi erano abbastanza armature,così 12 di loro dovettero combattere a mani nude usando un pezzo di metallo come protezione per il cuore,mentre gli altri avevano armature,cosmi e una parte ben scritta nello scontro.
Avranno narrato di noi dodici da qualche parte? No! Ci avranno dedicato una lapide? NO! Niente di niente e noi eravamo fianco a fianco a loro e loro ci usavano come scudi! Io ho provato ad impossessarmi di qualche armatura dei caduti,ma una dannata fenice mi ha fatto questo!” -indicando il solco nel capo- “Quelle armature non solo erano delle protezioni,ma erano vive! Cosa non avrei dato per poterle indossare!”
Così dopo il terribile Nettuno venne Hades,ancora più tremendo e ricacciai anche lui nell'Ade,in quell'occasione Atena mi notò e mi permise di indossare l'armatura del cavaliere a lei più fedele.
Magra consolazione ad un passo dallo scontro con tre divinità di quel calibro.
Ma con la forza dei pugni affrontai anche loro,credo di esser morto in quell'occasione,ma rinacqui grazie ad Atena e sono stato il primo muriano a combattere per lei.”
il Sagittario volge lo sguardo come a pensare ai secoli trascorsi e poi torna un attimo alla realtà furioso.
“LEONE! Perchè hai portato lui!?” Indicando una persona che era apparsa alle spalle di Aeron e del Grande Sacerote: Policeude.
“perchè non fa bene tenersi così tanti risentimenti,caro maestro!”-con ancora l'indice puntato- “Io e l'attuale Grande Sacerdote eravamo gli unici a votare contro la tua reclusione,privarmi del mio maestro ad addestramento non concluso e alle porte dello scontro con Hades non era una cosa saggia,quindi non poi avercela con noi.. ormai quelli che ti hanno incarcerato sono tutti morti,anche Teofane..”
“Teofane? Il Toro Instancabile?!per mano di chi?” si intromette il Grande Sacerdote.
“per mano di Ganimede,mi dicono..ma torniamo a noi,maestro..”-raccoglie da terra l'elmo dell'Ariete,lo rigira con la mano libera- “non voglio più spargimenti di sangue d'oro,già la perdita del Toro è stata incolmabile,voglio che lei torni a combattere,che torni ad insegnare come insegnò a me..la prego!”
“non è certo una tua supplica che mi farà cambiare idea,ma la criticità della situazione se si arriva all'omicidio del proprio padre,la situazione è drammatica.. e poi bisognerà insegnare a questi giovani che non bisogna pararsi davanti alla seconda arma più potente a disposizione dei cavalieri di Atena!ahahaha!”
Ad un tratto le sbarre si piegano e il cavaliere ci passa nel mezzo,una volta uscito le sbarre tornano salde al loro posto.
“ma allora saresti potuto uscire da tempo!?”il Grande Sacerdote è incredulo.
“ovvio! L'ho scolpita io questa prigione,se non sapessi come uscire sarei un costruttore buono a nulla..”
L'armatura del Sagittario si scompone e viene indossata dal muriano, la freccia si estrae da sola dall'elmo dell'Ariete.
Policeude scompare come era apparso,al suo posto rimane uno scrigno,quello del Cancro.
“odio quando fa così,già nell'addestramento...non è il momento delle rimembranze,Grande Sacerdote quale è la nostra missione?”


non mi è piaciuto molto come ho gestito Apollo,ma è un personaggio molto grosso e qua è necessariamente secondario.... quindi gli ho fatto fare un po' una figuraccia....


Messaggio modificato da helois il Sep 23 2012, 10:16 PM
Go to the top of the page
+Quote Post
The Following 1 Users Say Thank You to helois For This Useful Post:
Ikki no Phoenix23
helois
messaggio Nov 21 2012, 07:51 PM
Messaggio #25 Share


Guerriero
Gruppo icone
Gruppo: Sorkino™ Fan Approved
Status:
Messaggi: 886

Thank(s): 137
Iscritto il: 2-July 08
Utente Nr.: 603
Taurus



Capitolo 31

Ivan non era così rapido come l’avversario e la lancia di ghiaccio seppur di buona fattura non poteva competere con quella del generale degli abissi.
Il quarto scontro tra le armi è decisivo,con una piccola crepa sull'asta dell'arma e la completa rottura della lancia di ghiaccio già intaccata tre volte in punti ravvicinati.
Ivan allora,sempre mantenendo l'armatura color oro,concentra un colpo nei pressi delle gambe dell'avversario così da rallentarlo.
Parte della ginocchiera e dello schiniero sinistro si congelano,facendo un po' zoppicare il Generale.
L'avversario non perde tempo e affonda all'improvviso, Ivhan usa lo scudo per deviare ma l'affondo,ma taglia comunque parte dell'armatura e si apre la strada nel bicipite.
Ivahn afferra la lancia e con una mano sola scaglia a distanza ravvicinatissima: «BLUE IMPULSE!» quasi nel petto al Generale.
Frammenti di corazza e il coprispalla vengono spinti dall'impeto del colpo di Ivahn, il Generale perde la presa alla lancia e arretra per il colpo.
Ivan non perde tempo e congela il nemico fino alla vita e poi parte alla ricerca di Ganimede.
Percorre pochi passi e sente un'esplosione cosmica provenire dal tempio lì vicino.
Nella sala ci sono dei piedistalli con armature danneggiate pesantemente e mal riposte, l'esplosione cosmica si ripete e individua la giusta direzione.
Un enorme portone è spalancato sopra l'anta chiusa c'è un mezzo tridente,in quella aperta si vede l'altro mezzo, procedendo c'è una grandissima scalinata che porta ad un trono e oltre il trono c'è l'interno di un qualche cortile in cui si distinguono due cosmi di un'intensità mai percepite prima di quel momento.
Ivahn si affretta e nota di sfuggita una figura riversa sul trono,era una donna con un'armatura color celeste con particolari d'oro,completamente devastata da ferite di lama.
«quanto ancora dovrà andare avanti questa vendetta,maestro?»
Ivahn scende i gradini e nota Ganimede con il mantello lacero che affronta a mani nude una figura imponente con l'armatura di un colore più tenue rispetto a quella del Generale,anche lui con mantello lacero e l'armatura non sembra integra,soprattuto le spalliere.
Mentre è distratto a guardare lo scontro il suo piede incontra qualcosa di metallico,si china a guardare ed è un'asta consumata ed intaccata dal ghiaccio la cui sommità è un tridente con le punte scheggiate.
La forza dei cosmi è impressionante, Ganimede è cento e più volte più forte rispetto ai giorni degli allenamenti,invece,palesemente,Nettuno è ancora più forte,ma non sembra avere la meglio.
Ad un tratto i cosmi deflagrano e Ivahn viene scagliato contro il soffitto del tempio, nella discesa la sua presenza viene notata dai due sfidanti ora separati.
Ganimede gli urla: «il vasetto che ti ho lasciato! cospargitelo sull'armatura per metà e bevine l'altra!»
Nettuno invece,con voce tonante,richiama il tridente e scagliandolo nella sua direzione: «non ne avrai il tempo,umano!» e poi rivolto a Ganimede: «come puoi tu,uomo, a competere con me!?» e con l'altro braccio descrive un ampio cenno e delle onde d'acqua si infrangono su Ganimede.
Il Cavaliere d'Oro dell'Acquario si potregge usando l'armatura,ma il mantello logoro viene strappato via e l'impeto scaglia via l'elmo,ma Ganimede è arretrato di pochi passi.
Ivahn nello scendere si protegge con lo scudo,che viene scheggiato dal tridente e una delle punte gli lacera il collo.
Mentre il Cavaliere di Bronzo del Cigno si fascia la ferita, Ganimede si mette in posizione per la Diamond Dust, Nettuno ne imita la posa schernendolo.
L'incontro dei colpi è devastante per i due contendenti e per il tempio: Ganimede indietreggia e finisce contro una colonna,a Nettuno vola via l'elmo e parte un coprispalla, sei colonne dalla parte di Ganimede si spezzano e dalla parte del Dio dei Mari se ne congelano sette.
Ivahn tira fuori dalla cintura il vasetto,ma si era infranto nell'incontrare il soffitto,quindi decide di cospargere il rimanente sull'armatura e non bere un liquido dall'odore amaro.
Ma non accade niente.
Go to the top of the page
+Quote Post
The Following 1 Users Say Thank You to helois For This Useful Post:
Ikki no Phoenix23
helois
messaggio Dec 12 2012, 01:22 AM
Messaggio #26 Share


Guerriero
Gruppo icone
Gruppo: Sorkino™ Fan Approved
Status:
Messaggi: 886

Thank(s): 137
Iscritto il: 2-July 08
Utente Nr.: 603
Taurus



Capitolo 32

Kgosi si alza tramortito,dall'impeto e nota che dove la dea nemica l'aveva afferrato al braccio ci sono un paio di crepe nel copriavambraccio e dei piccoli solchi riconducibili alle unghie.
Theron stava affrontando la dea scagliandole il suo colpo senza pronunciarne il nome, che strano anche prima non gli era parso sentire il nome del colpo,stratagemma ingegnoso.
Però anche la dea si accorge che è il solito colpo lanciato prima materializzando punte di lance,poi daghe e infine spade corte, l'aria è rarefatta e i due contendenti sono intorpiditi,ma un contendente è un dio...
un violento pugno al petto scuote dal torpore Theron che ha appena il tempo di parare un braccio,ma il pugno della dea danneggia lo scudino sinistro,parte del copriavambraccio sinistro, il punto tra pettorale e coprispalla destro finendo nella carne facendo uscire un fiotto di sangue.
Ma il cavaliere d'Argento della Coppa non demorde e col braccio più sano placca il braccio della e tirando a se la divinità stacca una daga di ghiaccio dal corpo e la pianta nel collo.
Il momento propizio!
Iperione parte all'attacco e Kgosi lo segue un altro “Regal Punishment” segna il crollo a terra della dea in una lago di sangue.
Il cavaliere d'argento di Cefeo accore il cavaliere ferito,ma la ferita non sanguina più e del strano liquido bluastro sembra come uscire dall'armatura.
Iperione invece torna con Febe in braccio svenuta.
Kgosi allora prova ad usare lo scudino danneggiato,che si era staccato nell'attacco di prima, per raccogliere il liquido che usciva dall'armatura della Coppa e versarla sul braccio ferito di Febe.
Non solo la ferita si rimargina,ma Febe riprende anche conoscenza.
Dei quattro solo Febe di accorge della situazione,ma è Kgosi che fa in tempo a pararsi davanti agli altri tre parando col proprio corpo la sfera di energia scagliata dalla dea che si è ripresa.
L'armatura di Cefeo mal sopporta la forza della dea dell'Errore, incrinandosi in più parti e frammenti dei copripugni vengono sparpagliati al vento.
Nonostante tutto riesce, a costo di parti di spalliere,di ginocchiere e schinieri, a scagliare in alto il colpo della dea che però si materializza davanti a Kgosi e assesta un colpo in pieno petto.
L'armatura da poco messa alla prova duramente per due volte cede all'impeto divino, spaccandosi a metà il pettorale le spalliere si trovano senza agganci e la parte superiore del busto di Kgosi è priva di difese.
Ma il pugno di Ate non arriva alla carne, una catena e delle piume di bronzo l'hanno fermata prima.
La dea dell'Errore risponde abbattendo un'altra volta la sacerdotessa e sbalzando via il cavaliere di bronzo, la cui armatura si danneggia un po'.
L'attacco della dea però ha un arresto: Theron ha scagliato silenziosamente un nuovo colpo, che spiega ha un potere illusorio.
Febe inizia a bruciare il cosmo e il suo corpo scaturisce onde di cosmo, Iperione si rialza bruciando il proprio cosmo.
Theron,Febe e Iperione sono fianco a fianco a Kgosi,che non era caduto, ad affrontare la dea: i cosmi si allineano e scagliando il massimo colpo a disposizione delle quattro costellazioni all'unisono.
“Andromeda Storm!”, “Paradise Wing”, “Deadly Destiny” e “Ethiopian Thrill”.
L'intensità dei cosmi è tale da mostrare le costellazioni che seguono il flusso dei colpi, così che la donna incantenata alla roccia si unisce al padre re, un volatile stupendo si libra nell'aria e tutti vengono racchiusi nella coppa.
L'impatto crea un cratere nel terreno distruggendo alberi e spazzando via strati di suolo.
Ma Ate,colei che ha ingannato addirittura Zeus, riesce a bloccare con un braccio solo quell'espansione di cosmi,anche se danneggia quasi tutta la parte sinistra dell'armatura nel farlo,distorce lo spazio e rispedisce ai mittenti il colpo.
Nessuno dei quattro è abbastanza in forze da poter proteggere gli altri tre,tra le armature solo quella della Coppa è la meno danneggiata,ma Theron per via del colpo sanguina copiosamente di nuovo dalla ferita.
Kgosi allora si libera delle ultime parti dell'armatura e si para davanti agli altri tre.
Iperione si libera della sua armatura e si para davanti a Kgosi, lo stesso fa Febe.
Theron quando il colpo è poco distante,si libera dell'armatura e si para davanti a Febe: “sia mai che una donna ci debba proteggere!”.
Ma un'altra figura si para davanti a Theron, che para il formidabile colpo con il palmo di una mano.
Polideuce dei Gemelli.


Capitolo 33

Aeron portava in spalla lo scrigno di Cancro,sperando di incontrare l'amico Ravid per consegnarli ciò che forse gli sarebbe spettato,ma contando anche la distorsione temporale l'amico manca da troppo tempo da Atene.
Il cavaliere di Ariete nel ritrovarsi fianco a fianco con i cavalieri di Sagittario e Leone non poteva fare a meno di percepire qualcosa che emanavano le armature e i rispettivi cosmi.
Amicizia? Lealtà? Stima? Non sapeva cosa dire Aeron,ma forse era un caleidoscopio di tanti sentimenti, anche contrastanti.
Ad un tratto percepiscono un cosmo di un'intensità divina si dirige da quella parte.
I tre si fermano e appare dopo poco una figura vestita di stracci.
Pensando di dover affrontare la dea i due si mettono in guarda,ma Aeron riconosce i lieamenti dell'amico.
“Ravid! Temevo di non ritrovarti più!” l'amico si trattiene dall'abbraccialo, ma lo saluta comunque con vigore e poi si inginocchia.
“Grande Sacerdote...”ma poi nota la custodia del Cancro in spalla di Aeron e il Grande Sacerdote dice: “la situazione è critica,Ravid.. il tuo sfidante è scappato e l'altro è ancora troppo immaturo,quindi,data la situazione,nomino te, Ravid cavaliere di Cancro.”
“questo cosmo...” si intromette il cavaliere di Sagittario “..hai già raggiunto ottavo senso,vero?formidabile!” e stringe la mano a Ravid.
“Ravid,speriamo di vederci a battaglia conclusa,da una parte o nell'altra..”
“Aeron,cercando dentro di te troverai tutta la forza necessaria.. ci vediamo!” e rivolto ai due “è stato un onore!” e scompare alla vista.
Il cavaliere dall'armatura danneggiata comparso prima ritorna dal Grande Sacerdote,inginocchiandosi al cospetto di ben tre cavalieri d'oro non alza nemmeno il capo e riferisce: “Algea è prossima all'attacco con le proprie armate, Limos e Eris hanno attaccato due isole, una è quella del tradimento,l'altra conduce al regno sottomarino,servono rinforzi..”
“non dire altro, i traditori li sistemo io.. novellino vai contro Limos,che è la più debole e vedi di non farti mordere,non è piacevole...”
“verrò con voi, Sagittario non perdi mai l'istinto a comandare.. Aeron nei pressi di quell'isola avevo mandato i tuoi amici Chaleb e Iulius in missioni di perlustrazione, accertati anche della loro salvezza..” così il cavaliere d'oro di Leone segue il cavaliere d'argento di Cerbero, il cavaliere d'oro di Sagittario parte in una direzione e Aeron dell'Ariete prende un'altra strada.
Anche se distanti la sensazione di prima non si attenua,anzi quei sentimenti si fanno più intesi e volgono su preoccupazione, paura e ansia.
Raggiunge in breve tempo il mare,ma non sa dove cercare quest'isola,ma riesce a percepire alcuni barlumi di cosmo in una certa direzione.
Proseguendo sulla costa scorge qualcosa lontano,ma non riesce a vedere con chiarezza allora un arbusto lì vicino gli prostra ai piedi.
Tre sagome si avvicinano e mentre si fanno più delinate,più Aeron ringrazia il potere che gli è stato concesso.
Tre alberi,di grosso calibro,antropomorfizzati si abbracciano l'un l'altro e si gettano nell'acqua del mare.
Grazie a questa zattera,riesce a raggiungere in breve tempo una costa dell'isola.
Lo scenario che gli si para davanti è inquientate: pile di decine di guerrieri dalle armature nere ammucchiati a casaccio sparse per l'isola a perdita d'occhio, frammenti di armature nere come se fossero ciottoli e pietre e in mezzo all'isola una figura femminile trafitta da un tridente e una lancia.
“Iulius! Chaleb! Dove siete?” molto ingenuamente Aeron crede che non ci siano anche i propri amici da annoverare tra i morti.
Nel vagare tra quei cadaveri gli pareva di esser quasi l'amico Ravid,tanta morte e rabbia albergano in quest'isola.
In mezzo ad una piccola radura scorge un'imponente figura con addosso un'armatura d'argento,anche se l'aveva scorto poco Lycus non passava certo inosservato.
L'armatura presentava parecchie crepe in corrispondenza delle braccia e del torace,ma nessuna ferita era mortale.
Appena sfiorato dalla mano di Aeron,il gigante si desta e lo aggredisce borbottando: “Eris che tu..!”inciampa e rovina a terra portandosi dietro il cavaliere d'oro dell'Ariete.
/Eris? non doveva esser Limos.. che sia una trappola?/
Il cavaliere d'oro raccoglie l'elmo del guerriero e lo depone accanto al compagno d'armi.
“Forse anche Iulius e Chaleb sono nelle stesse situazioni..”prosegue ad esplorare l'isola.
Arriva in prossimità di una grotta e trova i due fratelli.
Iulius in piedi all'entrata della grotta circondato da un lago di sangue e una figura di un colore della pelle più scuro di Kgosi che altri non poteva esser Chaleb.


[]

Messaggio modificato da helois il Dec 12 2012, 01:30 AM
Go to the top of the page
+Quote Post
The Following 1 Users Say Thank You to helois For This Useful Post:
Ikki no Phoenix23
helois
messaggio Jan 13 2013, 11:00 PM
Messaggio #27 Share


Guerriero
Gruppo icone
Gruppo: Sorkino™ Fan Approved
Status:
Messaggi: 886

Thank(s): 137
Iscritto il: 2-July 08
Utente Nr.: 603
Taurus




Capitolo 34

Iulius a poco a poco riprende i sensi e vede il grande faccione di Lycus che lo sta scuotendo.
Appena riesce a vedere distintamente ciò che lo circonda nota subito un cavaliere d'oro di spalle con in braccio il fratello Chaleb,che è completamente fasciato da delle bende.
“ehi,tu cosa vuoi fare con mio fratello?” con un'impeto si scaglia contro il cavaliere, prende il fratello dalle braccia dello sconosciuto e poi riperde i sensi.
È troppo debole per lo scontro avvenuto,ma una voce da lui conosciuta gli arriva un po' distorta: “Iulius, devi riposarti... Chaleb è salvo!”
La voce appartiene ad Aeron dell'Ariete,dopo tanto tempo si incontrano i tre amici che erano arrivati insieme alle mura di Atene.
Troppo tempo era passato da quella notte prima di iniziare l'addestramento,quella notte passata a guardare le immense costellazioni nel cielo.
Chaleb invece non si riprende, Iulius non ha motivi di dubitare dell'amico,ma non può fare a meno di pensare alla sorte del fratello.
Lycus inizia a fare rapporto di quanto accaduto sull'isola,sui combattimenti contro i cavalieri neri,però si interrompe fino a quando è apparsa Eris che lo ha colpito duramente,per tre volte.
Iulius completa il quadro con il suo racconto e parte di quello di Chaleb,visto che si erano incontrati nell'affrontare la dea.
Iulius nota che le bende in cui è avvolto il fratello si stanno tingendo di nero e perde il senno.
Dopo qualche tempo che sembrano ore, riprende i sensi e la faccia di Aeron è livida per un paio di pugni,invece Lycus si massaggia il mento.
E c'è anche Chaleb in piedi, un po' tremante e avvolto ancora da bende nere,che sorride al fratello.
“va tutto bene..” inciampa un po' nel camminare,a fatica si avvicina e Chaleb dice: “eh, come si diceva un po' di tempo fa, anche noi fratelli abbiamo combatutto delle divinità..”
Iulius,tutto indolenzito,si alza e abbraccia il fratello,si mettono a ridere mentre si dirigono verso la barca che li avrebbe portati verso Atene.
Il viaggio appare più lungo del previsto per delle maree, così sono costretti a sbarcare prima del dovuto.
Aeron era rimasto sull'isola e gli avrebbe seguiti una volta accertatosi che i sigilli rotti nella grotta non fossero indice di passaggi per il regno sottomarino.
Il viaggio in mare stava affaticando Chaleb, una volta a terra lo constringe al riposo per un paio di giorni rallentando il rientro ad Atene.
I turni di guardia notturni li faceva perlopiù Lycus, alcuni Iulius,Chaleb già dopo una giornata di cammino era stanchissimo.
A Iulius gli aveva spiegato Aeron che un cavaliere d'argento con l'armatura danneggiata gli aveva dato un suggerimento in caso qualcuno fosse diventato del color della pece: “aprire tanti varchi per far uscire il veleno quante sono le stelle della costellazione a lui associata”.
La csotellazione dell'Unicorno è composta da 6 stelle,tutte separate tra loro,quindi i punti coinvolti sono stati gli arti e un punto nell'addome.
Quindi il dolore agli arti è normale per Chaleb,però a fronte di un colorito più roseo il sangue nero continua ad uscire un po' tutti i giorni.
Una notte in particolare il sangue non finiva più di uscire,attirando bestie selvagge e altre cose.
Go to the top of the page
+Quote Post
The Following 1 Users Say Thank You to helois For This Useful Post:
Ikki no Phoenix23
helois
messaggio Jan 27 2013, 08:46 PM
Messaggio #28 Share


Guerriero
Gruppo icone
Gruppo: Sorkino™ Fan Approved
Status:
Messaggi: 886

Thank(s): 137
Iscritto il: 2-July 08
Utente Nr.: 603
Taurus



Capitolo 35

Lo scontro tra Ganimede e Nettuno si fa sempre più serrato, con uno stallo che va avanti da troppo tempo.
Uno stallo che però a fronte dei danni subiti dalle rispettive armature e corpi volgerà a favore del dio del mare.
Ivahn ad un tratto percepisce un cosmo che non sentiva parecchio tempo, Aeron!
Il cavaliere dell'Ariete corre nella sua direzione,subito preoccupato per le ferite che Ivahn mostrava sul corpo.
Il cavaliere del Cigno rassicura l'amico e gli racconta la vicenda.
I duellanti si distraggono per il cosmo appena arrivato, per certi versi distruggendo lo stallo.
Nettuno scaglia un colpo di una violenza inaudita che incrina più parti l'armatura e scaglia Ganimede lontano,finendo contro l'immensa colonna che li sovrasta.
Il dio dei mari girandosi verso il nuovo arrivato apre la mano destra e il tridente mal ridotto torna nella sua mano.
“Solo due guerrieri d'oro di Atena? Ci vuole ben altro per sconfiggermi,almeno 6 cavalieri dalle armature dorate,ma dotati di decine volte la vostra forza.. e te, cavaliere di bronzo,mostrami la tua immane forza..” e con un cenno della mano Ivahn viene attirato da una forza misteriosa.
/Maestro mio,perchè avete fatto una cosa del genere? /
La superiorità del dio è fin troppo evidente e dopo un colpo parecchio intenso Ivahn cade a terra.
L'armatura del Cigno è particolarmente danneggiata,a Ivahn sembra solo un peso e tutti i colpi da lui lanciati vengono parati con estrema facilità.
/è davvero questo il potere di un dio? /
Ivahn allora prova a scagliare un “Blue Impulse” a distanza ravvicinata come prima.
Il dio rispedisce al cavaliere di bronzo il colpo aumentandone l'intensità tale da spaccare in più parti lo scudo e i corpispalle.
Ivahn nella caduta perde l'elmo e l'ultima cosa che vede è l'amico Aeron che si scaglia contro il dio.
Quando riprende i sensi Aeron e il dio dei mari si stanno fronteggiando a mani nude,privi della maggior parte delle rispettive armature.
Nel rimettersi l'elmo Ivahn nota l'armatura di Aeron a terra ancora integra, invece la polvere rossastra, sparsa attorno ai due contendenti, deve esser l'armatura del dio.
Il cosmo di Ganimede esplode di intensità e come una cometa lucente,ma fredda,si scaglia sul dio dei mari congelando un braccio di Aeron per errore.
La deflagrazione sbatte a terra il cavaliere di bronzo,cristalli di ghiaccio e neve si materializzano nell'aria e parte del tempio viene congelato.
Il cosmo del dio sembra che si sia dissolto, Aeron indossa la cloth e rialza l'amico Ivahn.
Ganimede è ancora in ginocchio col pugno a terra, la polvere si dirada e la figura del dio è sempre lì.
Non dice nulla,muove una mano e tutta la polvere rossastra torna a lui, si riforma l'armatura e il tridente,che viene appena mosso e crea un'onda d'urto che spazza via Ganimede e Aeron,che si è parato davanti all'amico.
Rimane Ivahn,con un'armatura che cade a pezzi,contro un dio adirato e l'armatura completa.
Il cavaliere cerca dentro di se la forza,ad un tratto si accorge di aver molta più forza interiore di quanto si aspettasse.
L'armatura danneggiata diventa subito color oro e il cosmo di Ivahn cresce di intensità,ma ciò che stupisce persino il dio è che l'armatura si sta riparando.
/che prodigio è mai questo?/
Non solo si stava riparando,ma anche diventava qualcosa di diverso e copriva sempre più parti del corpo,anche più di un'armatura d'oro.
Il colore rimane sempre l'oro, ma ci sono molti fregi ed un paio di ampie ali.
“l'armatura divina? Come è possibile?” il dio appare turbato ed indietreggia.
“ora allievo! Il colpo massimo che ci è proprio!” Ganimede si alza a fatica, sta perdendo molto sangue e si getta contro il dio afferrandolo alle spalle.
Gli occhi di Ivahn percepiscono che l'armatura del maestro è completamente congelata, gli occhi del maestro incontrano i suoi e diventa tutto bianco.


Go to the top of the page
+Quote Post
The Following 1 Users Say Thank You to helois For This Useful Post:
Ikki no Phoenix23
helois
messaggio Mar 17 2013, 07:04 PM
Messaggio #29 Share


Guerriero
Gruppo icone
Gruppo: Sorkino™ Fan Approved
Status:
Messaggi: 886

Thank(s): 137
Iscritto il: 2-July 08
Utente Nr.: 603
Taurus



Capitolo 36

Il racconto di Apollo riecheggiava ancora nelle orecchie di Ravid mentre con una mela d'oro scendeva dalla montagna degli dei.
La principale missione è fermare le quattro dee, Notte sarebbe stata più debole e Apollo l'avrebbe sigillata.
Appena sceso dall'Olimpo Ravid percepisce due cosmi sempre più forti non troppo distanti da dove si trovava.
In mezzo ad una distesa di soldati due figure si stanno affrontando: Algea e il cavaliere d'oro del Sagittario.
Qualche soldato ferito lo ostacola,ma nessuno lo ferma e da man forte al cavaliere d'oro.
Il Sagittario è molto forte,ma la dea lo supera di molto e Ravid ha pochi spazi di manovra,quindi evoca le anime dei soldati caduti e gli scaglia uno alla volta nei punti liberi dall'armatura della dea.
Un colpo della dea del conflitto spacca in due il copribraccio destro d'oro e il guerriero leggendario indietreggia.
/è il momento!/ “Mekai Shiki Ha!” nel momento in cui però sta per colpire percepisce anche qualcosa di strano nell'anima della dea: è come divisa in 15 parti e ogni parte è tenuta separata dall'altra! Tucidide dello Scorpione! Ha rinunciato alla propria anima intellettiva!
Quindi non doveva far altro che staccare pezzo per pezzo e liberare l'anima intellettiva del maestro e contemporaneamente indebolire e sigillare la dea!
Già col primo colpo è riuscito a toglierne 3 parti,altri 4 colpi e l'avrebbe sconfitta!
Sagittario però non demorde e parte all'attacco raggiungendo la quasi parità che stupisce la dea e intuisce qualcosa quando Ravid si appresta a lanciare il secondo colpo.
Ma la foga è troppa e non vede che il Sagittario sta caricando un possente colpo e per opporsi al colpo da le spalle a Ravid.
Questa volta Ravid estrae addirittura 10 frammenti di anima, così che il prossimo colpo è decisivo,ma il colpo del Sagittario viene rispedito al mittente spaccando le ali d'oro e aprendo in due parti il pettorale.
A torso nudo e sanguinante il Sagittario si libera dell'armatura e blocca la dea.
“usa la mia anima!!!!” Ravid stacca le ultime parti delle anime e quella del Sagittario.
Ricompone l'anima di Tucidide e la spedisce al proprietario,usa l'anima del cavaliere leggendario per racchiudere in parti separate le 15 parti dell'anima e poi forma una trappola per le altre tre anime all'interno della mela d'oro.
L'armatura del Sagittario forma il simbolo e viaggia verso Atene,nel frattempo un'altra luce arriva nella sua direzione.
Percepisce il cosmo di Iulius che cresce in lontananza e sicuramente quello di un'altra dea.
La luce non è altri che Tucidide!
“Maestro!” “andiamo!”
I due cavalieri arrivano nei pressi di Iulius incontrando una scena apocalittica,corpi un po' ovunque di uomini e di bestie.
Uomini dai molteplici aspetti, alcuni erano cavalieri neri,altri erano soldati armati di spada e scudo,altri ancora erano magri e dotati di artigli.
Il cosmo di Iulius era sempre più grosso e ampio, i due cavalieri si dirigono senza indugio nella sua direzione.
Il cavaliere di Orione sta fronteggiando una dea, alla quale si oppone bloccandone le braccia.
L'armatura del cavaliere perde pezzi,ma la dea sta indietreggiando.
Iulius distoglie lo sguardo e sorride a Ravid: “sapevo che qualcuno sarebbe arrivato,addio!”
Il cavaliere di Orione si libera dell'armatura e si getta contro la dea facendo esplodere il proprio cosmo.

Capitolo 37

Con la mano ancora fumante Policeude si volta verso i cavalieri stremati dalla battaglia dando le spalle alla dea.
“state tutti bene?” sommessamente annuiscono,però a Kgosi gli tremano le gambe.
La dea non perde tempo e colpisce alle spalle il cavaliere dei Gemelli che incassa come se fosse stato un semplice pugno.
“Esplosione Galattica!” e la dea viene spazzata via come anche parti del terreno e arbusti.
Kgosi aiuta i compagni ad alzarsi e raccoglie le parti dell'armatura.
Ma il cavaliere d'argento non riesce ad agganciare il pettorale per via della spaccatura.
Quindi la ripone per portarla a riparare da Maleid, incoraggiato dagli altri lascia da solo Polideuce ad affrontare la divinità. Visto che è l'unico che ne ha la possibilità.
Trova Maleid intento a fasciare un cavaliere e appena li vede,finisce velocemente e si toglie il copribraccio.
“porgete le armature..” e si fa un taglio sul polso “..essendo io un cavaliere di bronzo l'armatura non ne trae benefici qualitativi,ovvero non progredisce e non ho bronzo e argento in abbondanza per rinforzare questo o quel pezzo.. tornate tra due ore”
Kgosi dopo un'ora in cui ha aiutato a distribuire l'acqua della Coppa tra i feriti non sapeva cosa fare e allora indossa l'armatura da allenamento e si prepara ad andare in battaglia guidati dal Grande Sacerdote che è ripiegato dopo l'attacco di Limos.
“Sono dei semplici morti viventi da sconfiggere,niente di così complicato...” racconta un Grande Sacerdote fasciato e zoppicante.
“...anche se alcuni di loro sono stati cavalieri di Atena!” gli urla contro un soldato.
Il cavaliere di Leone appare affaticato, al punto di esser sul punto di crollare e la macchia sangue sulla fascia che gli copre l'occhio destro pare espandersi.
Kgosi parte subito a prendere una fiala di acqua della Coppa,trovando l'amico a riempirne di continuo.
“questo attacco di Limos è stato tremendo: centinaia di persone comuni sono state ferite! L'acqua miracolosa cura le ferite,ma non può restituire arti o organi..” è tanta la tristezza negli occhi di Theron e quando Kgosi gli racconta del Grande Sacerdote per poco non escono lacrime dagli occhi.
Con due fiale il cavaliere d'argento di Cefeo si dirige nella tenda temporaneamente allestita per i feriti.
Due guardie sono all'entrata,uno è un cavaliere di bronzo, che lo riconosce visto che era nell'arena,una volta entrato vede un vecchio che sta cambiando la fascia proprio all'occhio destro e il sangue ancora fresco cola lungo la guancia.
“ferite che non si rimarginano,ecco di cosa è capace quella dea della fame,così indebolisce le vittime e le può mangiare con calma..” il vecchio si volta verso Kgosi: “..gli schiavi dovrebbero..!”
“Egli è un cavaliere d'argento,di Cefeo,portagli il rispetto che gli è dovuto e ora lasciami..”il Grande Sacerdote anche da sdraiato e con il pettorale dell'armatura tolto emana un'aura di autorità senza eguali. “.. l'acqua della Coppa,eh? Saggio da parte tua,ma senza un occhio da guarire è difficile che abbia effetto..”
“le ha tolto l'occhio? Comunque dovrebbe guarire le ferite ,così da non farla sanguinare così copiosamente..” Kgosi conta fino a quattro giare riempite di sangue.
“di necessità si fa virtù! Il sangue servirà a riparare alcune armature e per alcuni sigilli! Proviamo!”
prende una fiala e la versa tutta sull'occhio.
La ferita smette di sanguinare, si riforma una palpebra che chiude l'orbita vuota e il tessuto attorno all'occhio diventa roseo.
Il Grande Sacerdote si alza in piedi,versa l'altra fiala un po' sul petto ferito e un po' sulla gamba in cui c'era una ferita profonda poco sotto l'inguine.
“dammi una mano a mettere il pettorale,devo tornare là fuori..uscirò da solo!”
“ma ha perso tanto sangue e poi da solo non potrebbe mai farcela,la accompagno io!”
Il possente cavaliere di Leone si mette un mantello nuovo,si infila l'elmo ed esce dalla tenda.
Tutti i soldati,cavalieri di bronzo e argento,più o meno feriti, applaudono il Grande Sacerdote,poi si inginocchiano all'unisono.
Kgosi si unisce agli altri, notando Maleid che ha lo scrigno dell'armatura di Cefeo al fianco.
Lasciando un attimo il Grande Sacerdote ai suoi guerrieri, Kgosi si dirige verso il cavaliere del Drago.
“riparata,irrobustita e pronta all'uso..l'ho messa dentro lo scrigno per farla riposare ancora un po'..”
“non so come ringraziarti..”
“torna sano e non danneggiarla! Hahahahaha!”
Kgosi a fianco del possente Grande Sacerdote e insieme ai compagni parte per una missione,forse l'ultima.



per chi fosse interessato ho esportato il file in pdf,così se volete leggervela tutta,la potete prendere qua
http://www.mediafire.com/file/24tuarebmbby...ndefinitiva.pdf

Messaggio modificato da helois il Mar 17 2013, 07:37 PM
Go to the top of the page
+Quote Post
The Following 1 Users Say Thank You to helois For This Useful Post:
Ikki no Phoenix23
helois
messaggio Mar 30 2013, 02:00 PM
Messaggio #30 Share


Guerriero
Gruppo icone
Gruppo: Sorkino™ Fan Approved
Status:
Messaggi: 886

Thank(s): 137
Iscritto il: 2-July 08
Utente Nr.: 603
Taurus



Capitolo 38

Ravid ha ancora il volto segnato dalle lacrime per la dipartita di Iulius,avendo esploso il proprio corpo e la propria anima, non può richiamarla al proprio fianco fino a che non si sarà riformata in Ade.
Però il sacrificio del cavaliere d'argento di Orione è vano,in quanto la dea è sopravvissuta all'attacco,anche se ora non ha nessuna armatura addosso a proteggerla.
La dea è Eris,che subisce parecchio i colpi di due cavalieri d'oro perfettamente sani,ma non demorde,fino all'attacco improvviso che spacca il bracciale di Tucidide.
Lo scontro continua sempre più serrato,ormai col corpo pieno di bruciature,fori di cuspide e tagli di spada alla della della Discordia rimaneva ben poco da combattere e cade a terra.
Tucidide è colto da stupore e fa l'errore di avvicinarsi,proprio quando è più vicino lo colpisce con un'onda di energia che fa saltare anche il coprispalla dalla parte del bracciale rotto e fa volare via l'elmo.
Nell'istante in cui è distratta ad attaccarne il maestro,Ravid afferra la dea da dietro con le gambe e la taglia a metà.
Subito il cavaliere di Cancro estirpa dal corpo l'anima e la racchiude nella mela d'oro.
“chi te l'ha dato un artefatto così prodigioso?” Tucidide alzandosi nota la mela.
Ravid racconta la storia dell'incontro con Apollo e del pericolo di Notte,ma se sigillate le quattro divinità Notte non avrà molta forza.
Ripensando a Iulius,prende i pezzi dell'armatura d'argento e li riporterà ad Atene,Tucidide riprende i propri pezzi e si dirige con l'allievo verso Atene.
Ravid incontra altre anime nel cammino desiderose di vendetta,ma non può fare molto poiché in alcuni casi risalgono anche a decenni prima in cui lì o laggiù c'era un villaggio,ora non c'era più nulla.
Nei precedenti scontri aveva usato le anime dei cavalieri,apprendisti e soldati caduti nel primo assalto delle dee così da vendicare tutte quelle morti.
Quando a poca distanza da Atene non gli appare l'anima di Chaleb,che vede l'armatura del fratello in braccio a Ravid.
“così mio fratello è morto,eh? Io son stato così fesso dall'esser sconfitto da un colpo avvelenante di un cavaliere d'oro,almeno lui contro chi è morto? Una dea?”
“si,Chaleb, tuo fratello ha colpito duramente Eris e prima di lei ha sconfitto numerosi nemici..”
“quando tutto sarà finito lo potresti seppellire accanto a me sul campo di battaglia?”e poi svanisce.
Ravid ha gli occhi lucidi: “farò il possibile!”
Appena arrivati ad Atene una persona enorme tutta fasciata gli va incontro.
“sono Lycus di Eracle, ho portato qua l'armatura di Chaleb dell'Unicorno,quella è di Iulius di Orione,quindiè caduto?”con gli occhi lucidi il gigante strappa di mano l'armatura da Ravid e l'abbraccia.
Da Maleid vengono aggiornati della situazione e, lasciato il maestro, va in aiuto del cavaliere di Gemelli Policeude che sta affrontato da solo Ate.
Appena in tempo,si direbbe.

Capitolo 39
Kgosi è il quinto cavaliere d'argento in quella spedizione contro Limos,Theron della Coppa, Dardanos della Lira,Sofocle del Centauro e Elyam della Bussola.
Seguono alcuni cavalieri di bronzo come Febe di Andromeda, Iperione dell'uccello del paradiso e altri che non conosce e non c'è tempo per le presentazioni.
Tutti sotto la guida del possente Leone,Grande Sacerdote,di cui però nessuno conosce il nome,se non forse gli altri cavalieri d'oro.
Seguendo la scia di morte arrivano ad una fortezza scolpita nella pietra,che nessuno si ricordava fosse là.
Al di fuori della costruzione ci sono centinaia di non-morti e dagli spalti ci sono due figure, una sarà sicuramente Limos,l'altra.. Ate? No,sembra indossare un'armatura completamente nera.
Tra i non-morti ci sono anche soldati di Atene,che rende l'attacco un po' titubante,ma necessario.
Nonostante le ferite il cavaliere d'oro è quello che più si distingue,anche perchè uno dei cavalieri di bronzo che Kgosi non ha conosciuto è subito il primo a cadere perchè si era esposto troppo a caricare a diritto contro i nemici,finendo sbranato in breve tempo.
Altri cavalieri erano in difficoltà ma Febe con la catena liberava tutti e colpiva anche nemici più lontani.
I suoi compagni in armatura d'argento si distinguevano,particolari erano i colpi di Elyam,essendo un muriano e avendo i colpi della Bussola era impressionante cosa non facesse con la telecinesi.
In breve tempo il gruppetto a costo di un coprispalla di Dardanos raggiunge la porta della fortezza,dalla quale però escono delle creature avvolte da del fumo nero.
La catena e le corde della lira ci passano attraverso così che sia Dardanos che Febe sono colpiti dagli artigli delle creature nere, pezzi d'argento e di bronzo volano via e i due cavalieri sono a terra.
Allora incalza Elyam e Iperione aiutato da altri due cavalieri di bronzo,vengono spazzati via tutti quanti e un cavaliere di bronzo ci rimette il pettorale.
Nel colpire però i cavalieri Kgosi nota qualcosa: “tornano materiali quando attaccano!” Febe da terra si rialza e scaglia le due catene contro le due figure,ma vanno a vuoto e nell'istante in cui stanno per afferrare le catene Kgosi,Theron,Sofocle e il Grande Sacerdote colpiscono duramente le figure ora solide,entrando nella fortezza.
Tutto è buio,ma Theron crea dell'acqua che possa brillare al buio e scoprono una scala a chiocciola che salgono in corsa.
Arrivano alla terrazza in cui Limos e l'altra figura si trovano ancora.
Il cavaliere di Leone e Sofocle colpiscono senza riflettere,Kgosi si para già in previsione del contraccolpo.
Però il contraccolpo è solo della figura nera, Limos si prende il Lighting Plasma in pieno e finisce di sotto dalla terrazza.
Sofocle,appena rialzato, e Theron si lanciano all'inseguimento della dea, Kgosi e il Grande Sacerdote affrontano questa misteriosa figura nera.
Li guarda e una forza li scaraventa a terra,aprendo un paio di crepe sull'armatura appena riparata.
“chi sei?” nessuna risposta e un'altra forza gli scaglia al di sotto della scala di prima.
“non l'hai riconosciuta,giovane?” il cavaliere di Leone si toglie l'elmo rotto e lo guarda con l'unico occhio sano: “è Notte,la madre di queste dee!”

Capitolo 40

Il cavaliere di Gemelli è sempre un guerriero forte,dai colpi molto forti e i pochi passati cavalieri si erano sempre distinti in quanto a cosmo.
Policeude non è da meno per fama, ma a vederlo in quel momento si direbbe che o la nemica in questione è più forte o che le voci siano spesso sopravvalutate.
In balia della dea viene spostato come una marionetta sotto i colpi di della dea che si prese gioco anche di Zeus.
Frammenti d'oro vengono sparsi un po' ovunque e l'armatura dei Gemelli è prossima alla rottura,integrale.
Non c'è una parte che sia ancora liscia e senza imperfezioni,l'elmo è ancora saldo,ma le facce ai lati sono indistinguibili,il coprispalla destro è lasco e l'altro è prossimo alla rottura in due parti, il pettorale è un mosaico di oro e sangue, la cintura regge a malapena i pezzi che si stanno per staccare da un momento all'altro e le gambe sono troppo coperte di sangue per capire dove e come siano i pezzi dell'armatura.
Ravid rabbrividisce un po' per la scena,ma l'anima di Chaleb è ben carica e pronta all'uso,il momento in cui arriva un destro e fa cadere l'elmo a Policeude è il momento propizio per colpire la dea dritta alla schiena.
La scia blu dell'anima che poco a poco prende fuoco si abbatte sulla schiena della dea che interrompe il massacro del cavaliere d'oro per affrontarne un'altro.
Ate si teletrasporta più volte e colpisce duramente Ravid,così da fare qualche crepa anche sull'armatura d'oro di Cancro.
Però Ravid si circonda di anime sempre più fitte e quando ci passa attraverso Ate viene infiammata e perde velocità così da poter ribattere colpo su colpo,ma Ate ha ingannato persino Zeus e certo Ravid non è paragonabile al dio sovrano dell'Olimpo.
Però ci può sempre provare! In un attimo in cui Policeude si rialza e Ate vuole colpirlo,riprova ad agguantare la dea per le gambe e a spezzarla in due.
Riesce parzialmente nell'intento,riesce a ferirla gravemente,ma viene scagliato lontano dalla dea che colpisce duramente Policeude tale da far volare via il coprispalla destro e una parte della cintura.
Ad un tratto si apre un portale ed escono tre figure in armatura nera.
“eh,no! Voglio, si, prendere il posto di mio fratello,ma voglio l'armatura d'oro integra!” quello che ha parlato è idetico a Policeude,l'altro è il suo contendente all'armatura di Cancro scomparso e il terzo ha un elmo con le corna,Capricorno molto probabilmente.
Straordinariamente il pretendente all'armatura del Cancro lo aiuta ad alzarsi e gli racconta il loro piano: “dovevamo instillare del male tra le fila di Atene e prepararvi a tradire Atena e alla prossima guerra contro Hades volgere alla sua fazione,ma se ora ci distruggete le armature a cosa protremo ambire?”
I tre attaccano la dea all'unisono e i colpi,anche se non perfezionati, si abbattono sulla dea indebolendola proprio al punto che l'anima sta per uscire dal corpo.
Il momento è propizio per Ravid,ma, in un disperato colpo prima di fuggire,Ate deflagra un'onda di luce che spazza via i cavalieri di Capricorno e Cancro.
Ravid imprigiona l'anima di Ate nella mela e i fratelli iniziano a colpirsi con le rispettive armature danneggiate che spargono frammenti d'oro e neri da tutte le parti.
Policeude assesta un sinistro che fa saltare il pettorale e con entrambe le mani inizia a strappare di dosso al fratello l'armatura nera.
“mi va bene che tu aspiri all'armatura d'oro,ma non che tu abbia abbandonato Atena!”
Ravid un po' misto al divertimento e al rispetto,è una questione del cavaliere dei Gemelli,si allontana da quella scena.
“Limos!”


Epilogo
Ravid arriva alla fortezza che trova subito l'anima di alcuni cavalieri di bronzo e soldati morti ad aspettarlo,Kgosi è tra queste anime.
“quindi di noi amici che ci siam trovati stranieri in terra straniera sono l'unico che è sopravvissuto?”
battendo i pugni a terra si circorda di anime e tiene vicino Kgosi, Limos è lì davanti al portone ansimante e avvolta tra le catene di Andromeda,la sacerdotessa Febe è esamine poco più in là.
L'anima di Limos è facile da strappare,però quando lo fa il buio lo circonda.
Il suo maestro e altri cavalieri l'hanno seguito e alcuni prestano soccorso alla sacerdotessa di Andromeda e ad un cavaliere d'argento che ha l'armatura per metà danneggiata.
Scale i gradini insieme al maestro e riverso sull'ultimo gradino trovano il Grande Sacerdote,con l'armatura d'oro ridotta peggio di quella di Gemelli.
Ma il possente guerriero è ancora vivo,però è diventato cieco,poichè aveva già perso un occhio anche l'altro gli hanno rimosso.
Però anche per un cieco la forza di Notte era visibile, li stava aspettando e li schernisce:
“tutto qui? Rimangono due cavalieri d'oro?”
Tucidide parte subito all'attacco e riesce a tagliare un coprispalla e,a detta di Ravid,colpirla con 5 cuspidi.
Tutti i morti per causa delle dee si avvicinano a Ravid e finalmente li vede: Chaleb,Iulius,Kgosi.. ma non Aeron e Ivahn.
Un centinaio di anime fiammeggianti si abbattono su Notte,il Grande Sacerdote si mette in una posa particolare e Ravid lo protegge.
L'armatura nera che Notte indossava non c'è più,ma la dea non demorde. Tucidide sta per colpire di nuovo e lei lo spazza via staccando il coprispalla sinistro appena riparato.
Il cavaliere di Leone è pronto e scaglia un “Photon Blast”! contro la dea che indietreggia,ma respinge il secondo attacco di Ravid facendo volare tutti di sotto dalla terrazza,l'impatto con il suolo è devastante che perde conoscenza.
Riprende poco a poco sentendo che qualcuno lo sorregge,quel qualcuno è il suo maestro che ha una brutta ferita al petto,ora privo di armatura.
Il cieco Grande Sacerdote è accanto a lui, rivolto al maestro Tucidide: “chi sta combattendo con Notte?” “guarda tu stesso!”
Sulla terrazza un'imponente cosmo stava pareggiando con la dea,una figura con l'armatura d'oro e delle ali sta avendo la meglio contro la dea.
“Sagittario?”ma le parole li muoiono in gola “... IVAHN!” stupito dell'armatura dell'amico.
La sua voce tonante riecheggia per la valle: “tutti via!” appena tutti si sono allontanati vede l'amico spiccare il volo e con incredibile facilità congelare tutta la fortezza di spesso ghiaccio.
Quando atterra davanti a lui non può fare a meno che abbracciare l'amico ritrovato.
Quando però si separano l'armatura torna al colorito azzurro e meno coprente.
“ho ricevuto il sangue di Atena da Ganimede, quest'armatura è divina!”
i due poi si raccontano le avventure e come Aeron sia rimasto coinvolto nel fuoco incrociato.
“quindi rimaniamo solo noi due?”
“no, rimarrai solo te, io andrò a nord a congelare quest'armatura affinchè le ere possano indebolirla e per proteggere il mondo da Nettuno,prima di venire qua ho sigillato tutti i passaggi per Atlantide e il regno di Nettuno,rimarrò a guarda dell'unico ancora aperto.”



Dopo qualche anno dalla sconfitta di Notte tutto ad Atene è tornato alla normalità.

Ravid ha preso il suo posto nella Quarta Casa,anche se dopo tanto moto è più il tempo che gira per il mondo che quello che rimane nella propria Casa.
In tempi recenti gli è apparso anche Aeron sottoforma di anima.

Ivhan ha creato una vera e propria cittadina a nord sopra il passaggio per il regno di Nettuno e non passa giorno che non vada a trovare il maestro e l'amico Aeron.

Il Grande Sacerdote anche da cieco è rimasto in carica,rinunciando apertamente all'armatura,visto che un nuovo cavaliere del Leone si è presentato alle mura di Atene.

Febe, Maleid e Theron si occupano di reclutare nuovi cavalieri.

Tucidide ha un nuovo allievo per l'armatura di Capricorno,è straniero come Ravid.

Policeude è scomparso dalla circolazione,ma appare ogni tanto; non sappiamo se sia lui o il fratello.


ed ecco la fine di un lavoro durato parecchio tempo...

ma pensate che abbia finito?

no!
ho già pronta una seconda stagione,questa volta con solo 4 protagonisti completamente nuovi..
Go to the top of the page
+Quote Post
The Following 1 Users Say Thank You to helois For This Useful Post:
Ikki no Phoenix23
Metal Mylock from Hell
messaggio
Messaggio # Share


Mylock Beholder

Il Re degli Dei

Gruppo: Adoratus et Osannatus et Incazzatus Semper
Status:



Iscritto il: Oggi, 09:12 AM






Contatta per PM il WebMaster
Go to the top of the page
Quote Post
1 utenti stanno leggendo questa discussione (1 visitatori e 0 utenti anonimi)
0 utenti:

5 Pagine V  < 1 2 3 4 5 >
Reply to this topicStart new topic

 

RSS Versione Lo-Fi Oggi è il: 16th April 2024 - 09:12 AM
Creative Commons License
Questa opera � pubblicata sotto una
Licenza Creative Commons.
IPS Driver Error

IPS Driver Error

There appears to be an error with the database.
You can try to refresh the page by clicking here