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Strangers in a strange land, titolo temporaneo;altro giro,altra fanfic by helois
helois
messaggio Aug 14 2011, 07:41 PM
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Guerriero
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Prefazione

800 a.C. , dopo una dura Guerra Sacra vennero a mancare allievi a cui trasmettere il sapere.
Prima la consuetudine era avere uno,al massimo due, allievo, che alla morte del cavaliere ne prendeva il posto.
L'ultima guerra è stata così dura da colpire soprattutto i giovani allievi,perdendo così alcuni validi futuri cavalieri. Costringendo altri ad assumersi la responsabilità di portare avanti i giovani cavalieri.
Venne a mancare il Grande Sacerdote per via dell'anzianità e il cavaliere più indicato fu un muriano,il primo muriano a rivestire tale carica.
Con più apertura mentale rispetto ai precedenti,ascoltò le costellazioni e scoprì che c'erano altri popoli nel mondo che venivano scelti per diventare protettori della dea Atena,seppur non di greche origini.
Vennero affidate delle missive a tutti i cavalieri di più alto grado e imposto,in un certo senso,loro di rintracciare discepoli al di fuori delle mura di Atene.
Questo inevitabilmente spaccò in due fazioni la popolazione e i cavalieri ateniesi. Soprattutto perché non era prevista ne una Guerra Sacra imminente,ne scontri contro altre divinità.
Così in un periodo di stallo,verranno accolti non greci tra le mura di Atene.

Capitolo1

Arrivò finalmente ad Atene,la città con i suoi edifici che si stagliano oltre le mura risplendono alla luce primaverile, le guardie incrociano le lance per evitargli il passaggio.
“motivo della visita ad Atene,straniero?”
la figura,togliendosi il cappuccio, risponde con un greco poco corretto: “sono qui per addestramento,ho ricevuto invito-frugandosi nella borsa-dal cavaliere Acquario...Ganimede...ecco..”
porge la lettera alla guardia,la quale la apre,la legge..e poi la strappa.
“questa è una lettera falsa.. vattene finché sei in tempo.. non voglio perdere tempo ad arrestare un individuo del genere..”
Lo straniero se ne stava andando quando alle spalle della guardia appare un cavaliere dall'età indefinita,capelli viola e indossa un'armatura verde smeraldo.
“guardia,che succede qua? Che vuole quello straniero?”
l'altra guardia trasalisce:“oh,mi perdoni!non l'avevo vista-si inginocchiano entrambe le guardie-Maleid del Drago..”
riprende l'altra guardia:“il ragazzo proviene dall'Asia del nord,dice di esser uno scita e porta con se una lettera,che credo sia finta,firmata da Ganimede dell'Acquario in cui viene autorizzato a proseguire gli allenamenti qua ad Atene..”
“ovviamente non sai che Ganimede è andato proprio a nord dell'Asia proprio un anno fa..vero?”
la guardia fa di no con la testa, l'altra: “l'avevo sentito dire..ma..sarebbe il primo straniero a mettere piede al Grande Tempio...”
“vuoi contraddire l'ordine di un cavaliere d'oro,soldato?-oltrepassa le guardie- EHI TU! Vieni qua!”
il ragazzo si gira,nota l'armatura verde e torna sui suoi passi.
“mmm,cosa vuole?”a stento nascondeva lo stupore per aver davanti un altro cavaliere.
“vieni entra pure.. avviserò Ganimede del tuo arrivo..ce ne hai messo di tempo ad arrivare,eh?”
il volto dello straniero si rischiara,passa accanto alle due guardie,nell'entrare nella città nota con stupore che sono vestiti tutti uguali,con una specie di telo bianco avvolto intorno al corpo.
E ovviamente centinaia di occhi lo stanno fissando.
Molti con stupore,altri scuotendo la testa, borbottando e i bambini che gli si avvicinano vengono sgridati da mamme apprensive.
“non ti saresti aspettato un'accoglienza del genere,vero? Purtroppo i tempi sono bui e dopo l'ultima guerra abbiamo perso parecchi amici e fratelli.. per ordine del Grande Sacerdote e di Atena bisogna rimpolpare le forze..ma perdonami..sono Maleid,del Drago,piacere-allunga una mano-te sei?”
“Ivhan,devo fare allenamento per armatura di Cigno..”stringe la mano.
“che mani fredde!paura,eh?non ti preoccupare,anche io sono uno straniero..vengo da un'isola,ma la nostra 'razza' è da sempre alleata alla dea Atena e i dissapori tra noi e i Greci sono venuti meno quando combattevamo,morivamo, l'uno a fianco dell'altro.. dai,vieni ti faccio vedere gli alloggi e mando a chiamare Ganimede..” “grazie” e i due si incamminano per la città.
Arrivano ad un complesso di baracche,qua le persone avevano piccole protezioni e vestiti logori.
“Questi sono i tuoi dormitori,in quanto prossimo cavaliere di bronzo alloggerai con altri pretendenti alle armature di bronzo,se è disponibile ti posso cedere il mio vecchio posto..”
“grazie” “oh,e falla finita con questi grazie! Sei qua per diventare un forte cavaliere,padrone delle energie fredde! È una grossa responsabilità!” con uno sguardo molto amichevole.
Ivahn abbozza un sorriso,aprendo la porta dei dormitori c'era solo un paio di figure in alcune brande,che ronfavano alla grande.
Bisbigliando: “sarà una scena abituale,i primi allenamenti sono sempre i più duri.. oh..ecco.. la mia stanza è ancora vuota,accomodati pure,mando a chiamare Ganimede..riposati pure un po'.. la strada deve esser stata lunga...” Ivahn sta per rispondere “..e non dire grazie!”
Ivahn appoggia la pesante borsa che teneva a tracolla,si toglie il mantello e rimane per qualche attimo in piedi davanti alla guardiola dalla quale si poteva scorgere in lontananza una costruzione in pietra.
Non era stanco, quindi fa una passeggiata nei dintorni,ma mentre si stava avvicinando alla costruzione in pietra vista prima viene circondato da alcuni guerrieri con le protezioni e vestiti sporchi.
Quello più alto e grosso del gruppo sbraita: “che abbiamo? Ora ci darai tutto e non ti uccidiamo..”
Ivhan non capendo molto quel greco rozzo,ma intuisce cattivi propositi: “sono qui per allenamento..”inizia a dire ma non continua perché gli arriva un calcio nelle costole da dietro.
Sputando sangue cerca di rimettersi in piedi,ma un altro calcio nel solito punto lo gira a faccia in su ed è sul punti di svenire.
“ai piani alti si sono bevuti il cervello se pretendono che stranieri non addestrati possano competere con noi,che siamo nati nelle guerre!”
Mentre lo straniero è ancora supino,uno del gruppo si avvicina per tirargli un calcio sulla faccia,ma la gamba gli si congela fino al ginocchio.
“AHIA!! non sento più la mia gamba..” la terra battuta era una lastra di ghiaccio e un paio di guerrieri scivolano a terra.
Ivhan si alza da terra e guarda con rabbia gli occhi il capo del gruppetto.
“AHAHHAHAHA! Allora sei TU l'altro pretendente! Benissimo!” detto questo al capo si congelano le mani e crescono degli artigli fatti di ghiaccio.. e carica Ivahn.
I primi artigli sfiorano il volto dello scita,senza far danno,gli altri vanno a vuoto.
Ivahn risponde afferrando entrambe le braccia e congelando l'avversario in alto fino al collo e in basso fino ai ginocchi.
“DANNATO BASTARDO!Non finisce qui..” e tenta di spezzare la morsa del gelo.. “MALEDIZIONE! Questo non riesco a romperlo..” Ivahn da un colpetto al petto dell'avversario e il ghiaccio si scioglie.
“idiota..” Ivahn si piega in due dopo un forte cazzotto allo stomaco.
“basta così” tuona una voce imponente.
Un'armatura d'oro risplende sotto un ampio mantello bianco,una figura alta e slanciata,lunghi capelli neri e occhi verdi.
“maestro Ganimede..” e si defilano tutti tranne Ivahn che rimane piegato in due, gli cola del sangue dalla bocca.
“benvenuto ad Atene,Ivahn;anche se tutta questa xenofobia non me la sarei aspettata; hai già un alloggio? Hai mangiato?”
“Signor Ganimede grazie,ora non ho fame..alloggio mostrato da Maleid Drago,suo posto..”
“sei migliorato molto col greco,sento..dai,mangia qualcosa,domani si inizia l'allenamento,riposa..sei solo all'inizio di un lungo cammino..”
Nel vedere un cavaliere d'oro, tutti i guerrieri negli alloggi,i due di prima vengono svegliati bruscamente, si inginocchiano con riverenza.
Appena il cavaliere dorato se ne va,inizia un brusio da cui escono commenti di cui Ivahn intuisce il senso,ma non il significato.
Dopo aver saltato la cena,una nuova avventura lo aspetta: la notte.

Capitolo 2

“secondo me ci siamo persi,siamo andati troppo ad est e poco a sud..”
“stando alle mie conoscenze,la città di Atene deve esser...-guarda alcune pergamene- laggiù!”
indicando delle montagne.
“cretino,mah,secondo me siamo già in Asia..non c'è nemmeno anima viva a cui chieder..”
sentono entrambi rumori di lotta come spade che cozzano l'un con l'altra.
Accorrono per vedere se c'è bisogno del loro aiuto e,ai margini di una foresta, notano una figura alta,avrebbero detto un orso dalla faccia, con folta pelliccia che stava impugnando un'arma ed è circondato da alcuni uomini armati di daghe con addosso dagli stracci scuri.
“un orso che impugna una spada?” si rivolge all'altro
“Chaleb..-tirandogli un cazzotto sulla spalla- una idiota..non vedi che è un uomo con le vesti addosso?” “si,ahia...Iulius,sei sempre quello più saggio..aiutiamo l'orso o i pezzenti?”
Iulius studia attentamente l' “orso”, percependo qualcosa di conosciuto..
“MENVRA! Aiutiamo quello da solo..” “sei sicuro? No,perchè l'ultimo che ti pareva fosse un fedele di Menvra ci ha quasi ucciso-sollevandosi la veste e mostrando la ferita alla gamba-quel maledetto sapientone,di dove era?, peggio di te,però questa volta vai avanti prima te..questa volt.. maledetto fratellastro!”Iulius era già partito all'attacco e Chaleb lo segue imitando la voce dell'altro<io so tutto,io ho studiato,te stavi a sbavare dietro alle donne,io faccio questo e faccio quest'altro..io ho scoperto per primo di esser predestinato a grandi cose.. te non sai nulla..bla bla bla..> raggiunge il fratello arrancando sul terreno scivoloso.
Iulius a mani nude riesce ad avere la meglio di tre,che non fanno a tempo a rispondere all'attacco, arrivando vicino alla foresta scorge i rami degli alberi che si muovono come mossi da un vento invisibile.
Chaleb raggiunge il fratello e si appresta a colpire gli straccioni, scivola su del fango ma, continuando la corsa,coi piedi per aria e agitando del braccia,riesce a portarsi dietro cinque persone.
“cinque a tre! Toh! Così impari!”
In effetti era veramente una persona con addosso una pelliccia di animale e la testa di un orso,si stagliava per parecchio sopra i due fratelli. Togliendosi la maschera di orso rivela una folta capigliatura bionda,profondi occhi azzurri come il cielo e una muscolatura non indifferente.
“vi ringrazio”risponde in un perfetto greco dopo qualche tentativo in altre lingue.
“eheh! Mio fratello Iulius non si era sbagliato..emani parecchio... come aveva detto quel tizio d'argento? Piosmo? Cosmo! Si Cosmo.. anche te diretto ad Atene? Io sono Chaleb,futuro e prode cavaliere dell'Unicorno! Mio fratello qua..è..”
“prego,mio fratello è troppo espansivo,io sono Iulius e aspiro all'armatura di Orione,ho percepito in te il Cosmo di Menvra..o Atena..”
“che compagni di viaggio simpatici! Siete italici..dall'Etruria?vero? Io sono Aeron, un celtico,vengo da un'isola a nord,molto a nord rispetto a qua,sono un druido,non credo che l'abbiate mai sentito dire,vero?mi sa che sono quello più ambizioso dei tre.. aspiro all'armatura d'oro di Ariete e quello che avete sentito non è tanto il Cosmo,quanto la mia comunione con gli spiriti della natura..”
“wow,c'avessi capito qualcosa..però si!noi siamo Etruschi(detto con orgoglio)!quindi sai dove è Atene?”
“addirittura un cavaliere d'oro,sono onorato..mio fratello mi ha fatto notare che forse non siamo nella direzione giusta per la città..”
“seguitemi pure.. ho fatto il viaggio da solo,incontrando solo persone che tentavano di derubarmi,anche se saremo in futuro in tre ordini differenti,per ora discutiamo da pari grado..”
La direzione era proprio quella,ma ci volle più del previsto a causa di alcuni rallentamenti,così impiegano tre giorni per raggiungere la città,arrivano a notte fonda alle mura,ci sono alcune fiaccole sulle mura,ma la porta è chiusa.
“EHI VOI! APR..”Iulius tappa la bocca al fratello. Aeron sorride.
Otto soldati con le lance in resta aprono metà porta.
“cosa volete!?non permettiamo a nessuno di entrare nella notte!”
Aeron prende la parola, la voce del druido fa deglutire i soldati : “siamo giunti da terre lontane per completare i rispettivi addestramenti per diventare cavalieri di Atena,ho ricevuto una lettera dal Grande Sacerdote,loro dal cavaliere d'oro di Leone è permesso?”porge le lettere.
“è previsto il vostro arrivo per domani,alloggerete fuori dalle mura,tornate domattina..”e chiudono la porta sentendendo “..che l'Ade vi accolga!”
Passando un'altra notte sotto le stelle i tre discuterono a lungo,gettando le basi di una solida amicizia.

Capitolo 3

\Un altro scossone,un'altra onda..perché è così agitato il mare?\
I solitari pensieri di Kgosi dentro la stiva riccamente arredata si alternavano a stati d'ansia.
E tornò in mente l'incontro con quella donna.
Kgosi era nella reggia,circondato da belle donne e ricchezze,proprio quando apparve una donna con una strana armatura,il volto celato e delle catene.
In un primo momento pensò ad un regalo originale di qualche altro nobile,poi dopo aver steso le sue guardie e aver notato atteggiamenti ben poco femminili,capì che c'era qualcosa sotto.
Ella dissertò di mitologia della Grecia,di un certo Cefeo,di doveri e obblighi,del fatto che la sua magia stellare derivava dalla dea Atena e che l'avrebbe dovuta seguire ad Atene.
Venne trascinato a forza su quella barca,di sua proprietà,col patto che lui avrebbe fatto l'addestramento,ma se avesse fallito sarebbe tornato ai propri agi.
Così era solo,o meglio con una donna di cui non conosceva il volto e l'aveva strappato dal suo paese,per andare in qualche topaia a faticare giorno dopo giorno,circondato da uomini, per ottenere un'armatura d'argento,quando poteva avere oro a volontà, palazzi sontuosi e donne.
Passò un'eternità a rimuginarci sopra in quella barca,quando però arrivò al porto venne colto da stupore e ammirazione.
Un gigantesco popolo mai visto, in frenetiche faccende,marinai,commercianti..ma la città da fuori le mura,scortato a vista dalla sacerdotessa,era meravigliosa,una volta dentro un po' meno.. davanti alle baracche gli venne lo sgomento,però si rinfranca sapendo di esser un grado sopra quella massa sudaticcia. Scorge però due ragazzi fuori posto,uno è più alto e mingherlino della medial'altro più basso e tozzo,i tratti del viso del primo sono lisci,dell'altro sono molto duri. Gli si avvicina,in un grezzo greco imparato in viaggio,con fare poco amichevole: “ehi voi! Che ci fanno degli schiavi così inetti come voi in questo posto?” il ragazzo alto risponde in un greco stentato: “piacere Ivahn,allenamento per cavaliere di Cigno e vostra signoria-con un finto inchino-chi è?” l'altro scoppia a ridere seguito dagli altri “grandissimo Ivahn..beh,signor di nobili origini,io sono Chaleb diventerò cavaliere di unicorno e calcerò quel suo grosso culo flacc..”si ferma quando scorge la sacerdotessa “..e chi è questo schianto di donna?...sacerdotessa Andromeda?vero? Mi è stato detto che il suo viso è magnifico..ma anche il resto,non è..” arriva un forte cazzotto sul naso “..niente male..”Chaleb, ignorando di sanguinare dal naso,riparte alla carica “siamo parecchi agitate,eh..vieni qua bel bocconcino che ti calmo..”una catena gli passa a poca distanza da un orecchio “..va bene,ci rinuncio..”se ne va afflitto, un altro apprendista gli fa notare il sangue dal naso e si dimena.
Ivahn riprende la parola verso il nuovo arrivato: “non ha detto suo nome,da dove proviene per avere pelle scura?”
Kgosi,che rideva ancora della scena di Chaleb,risponde “Kgosi,vengo da molto sud..conosce Egitto?” Ivahn porge la mano alla sacerdotessa “piacere di vedere un altro forte.. cavaliera..”
La sacerdotessa risponde al saluto e con tono severo: “il precedente cavaliere del Cigno era il più forte di tutti gli altri cavalieri di bronzo..cerca di esserne all'altezza”
Il braccio della Sacerdotessa è congelato fino alla spalla,Ivahn sorride e risponde: “all'altezza giusta?”
Kgosi apprende con stupore che i cavalieri d'argento sono in numero minore rispetto a quanto enunciato. Ci sono tre cavalieri d'argento con alcune ferite,segno di uno scontro.
“ai cavalieri d'argento e d'oro,molte volte, capitano ordini dal Grande Sacerdote di agire da soli..di qua ci sono gli alloggi per gli apprendisti,riposati un po' che incominciamo subito...”spiega la sacerdotessa,liberandosi dalla morsa del gelo con facilità.
“sono pronto già da ora!”Kgosi si dirige verso i tre cavalieri d'argento in armatura “ehi,voi! Avanti vi sfido..”il primo dall'armatura slanciata: “sei davvero sicuro?non faresti meglio ad imparare i fondamentali...” gli fa eco quello grosso con un'armatura tozza“da un cavaliere di bronzo...”completa ridendo quello magro con l'arpa “...femmina!”
Il primo scompare alla vista di Kgosi “come puoi” un calcio “pretendere” un cazzotto “di paragonarti” pugni “a noi?!” svariati calci.
Quello grosso “anche se ho un braccio ferito..quest'altro funziona a meraviglia..” l'enorme braccio lo colpisce in pieno petto facendogli perdere il fiato.
Kgosi è ora di nuovo solo,nel fango,dolorante... fallirà di sicuro..



manca ancora un protagonista.. continuerò dopo il viaggio.. spero vi piaccia! laughing.png
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titania76
messaggio Aug 14 2011, 07:54 PM
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accidenti, 3 capitoli tutti insieme, ci metterò una vita a leggerli sad.gif

però sta venendo bene. è molto interessante. bravo.

dimenticavo... il titolo mi sembra perfetto.

Messaggio modificato da titania76 il Aug 14 2011, 07:59 PM


Pinguo è bello


Perdutamente e irrimediabilmente
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I Love Sorkino™


Le mie storie su EFP

Troppo lunga per una one-shot?
Ma se non sono neanche 7 pagine di Word!!!!
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MaikoxMilo
messaggio Aug 14 2011, 09:01 PM
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La storia mi stuzzica molto! Mi piace Ganimede (bè ovvio è il Cavaliere dell'Acquario...) Non vedo l'ora di leggere il seguito!


Pinguo è bello


[color="#0000FF"][/color]
"Ci sono un sacco di persone in questo mondo che sacrificano ogni ricchezza e potere per ottenere le luci nella loro vita, Camus... - disse Dégel - Tu hai avuto quelle luci... Non lasciare mai loro (riferito a Milo, Hyoga e agli altri Cavalieri d'Oro), non chiedere a nessun altro di tenerle, perché sono le candele che nessun altro lampadario può conservare, solo te..."
Lampadario...
Camus si ripeté più volte la parola nella sua mente. Lampadario, Dégel si era riferito a lui come a un lampadario... Non come a un ghiacciaio, non come a ghiaccio, non come a delle stalattiti... Ma a come un lampadario, una casa per le luci, il luogo in cui potevano stare e sopravvivere...
"Mi dispiace..." sussurrò Camus. Le sue lacrime caddero di nuovo quando Dégel lo abbracciò. Si rese conto che voleva che Dégel rimanesse in vita, non solo per se stesso, ma anche per Dégel... Non era giusto! Un uomo così intelligente, un uomo così onorevole... Morto a causa della sua stessa tecnica...
Non era semplicemente giusto...
"Va tutto bene..." disse Dégel, mentre lentamente lo lasciava "Ti prego, perdonami anche tu..." (in quanto Dégel prima aveva dato un pugno a Camus).

(liberamente tradotto da "Bonne nuit" di Yukitarina, adoro questa storia!)
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helois
messaggio Sep 9 2011, 03:08 PM
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Capitolo 4

La vita di Ravid è stata molto travagliata,nato dallo stupro di un babilonese su una donna ebrea,che era sorella di un grande Maestro Soferim.
Affascinato da entrambe le religioni fin da piccolo,sfruttò i lineamenti delle due razze per camuffarsi e apprendere più conoscenze dell'una e dell'altra religione,aiutato dallo zio,che non ne conosceva l'identità.
Una volta ucciso lo zio,si spinse nei meandri della conoscenza della Cabala.
Poiché non era appagato e non poteva rimanere a Gerusalemme dopo l'assassinio dello zio,iniziò il suo lungo viaggio,che lo portò a girare il mondo,conoscendo popolazioni sumere,fenice,etrusche e gli albori dei Cartaginesi.
Infatti proprio alla città di Cartagine,dopo essersi spinto a nord fino alle terre ghiacciate abitate da forti guerrieri,stava facendo ritorno.
Infatti nel suo peregrinare nel mondo,si era accorto di poter dialogare con gli spiriti dei morti,piangere con e per loro,ridere, apprendere.. era più il tempo che passava a dialogare con i morti che con i vivi.
Da Cartagine avrebbe preso un'imbarcazione che l'avrebbe portato da quell'uomo gentile che aveva conosciuto qualche anno prima passando per Atene.
La città seguiva una divinità chiamata Atena,che corrispondeva grossomodo alla Tanit cartaginese o alla Nanshe sumera,sempre la stessa personificazione della giustizia.
Commosso dalla concezione di una dea che incarni la giustizia,assente in molte uccisioni incontrate,Ravid sentì nascere dentro di se un qualcosa che era diverso dalla brama di saggezza solita, il Cosmo, lo chiamava quel gentile signore.
Abituato a viaggiare, l'idea di rimanere per parecchio tempo nello stesso posto gli provoca per la prima volta mal di mare.
Giunge infine alla città di Atene,ancora più bella di qualche anno fa.
La robusta muscolatura e le numerose cicatrici di Ravid,viaggiare è pericoloso,mettono in allarme le guardie che chiamano a raccolta altri soldati a cui si aggiunge un guerriero con un'armatura dal colore verde.
“non fare un passo..”esordisce il guerriero in armatura verde.
È inutile,alcune guardie attaccano subito brandendo le lance.
Con un gesto rapido le lance incontrano solo il mantello di Ravid,che lo usa per disarmare le guardie.
Altre guardie erano scappate per il momento, Ravid è davanti al guerriero in armatura verde.
I due si studiano attentamente, il guerriero inizia a fare alcuni movimenti rimanendo sempre sulla difensiva con un grosso scudo attaccato al braccio, Ravid intuendo che sarà attaccato si prepara la mossa successiva.
“Rozan ShoryuHa” il guerriero in armatura si getta contro Ravid,il quale scompare un attimo per riapparire in mezzo alle braccia del guerriero con la schiena rivolta verso il braccio che ha attaccato, il colpo col pugno sinistro provoca una crepa sull'armatura all'altezza del cuore dell'avversario e con l'altro braccio afferra il polso del braccio con lo scudo e tira, usando l'avambraccio sinistro come perno,finendo per slogare la spalla al guerriero in armatura verde.
“ahahahaha! Maleid del Drago,piacere” porgendo il braccio sano “si vede che sei già oltre il mio livello anche senza Cosmo.. era una prova che hai.. ahi!-rimettendosi la spalla a posto-AHI! superato ampiamente..”
Ravid, un po' scosso dalla mancanza di logica, ricambia il saluto “piacere Ravid,aspirante cavaliere d'oro di Cancro,che posso parlare con il.. Grande Sacerdote?”
“oh! Addirittura! Ecco perché sei così forte! Ah,guarda purtroppo mi sa che è deceduto il Grande Sacerdote che hai conosciuto..”
“lo so...” “argh!però c'è quello nuovo.. lo trovi nell'arena a guardare gli allenamenti.. accidenti.. ora mi tocca ripararmi questo buco..”
Ravid si dirige nella direzione indicata dove in un'arena si è appena conclusa la cerimonia di investitura; il Grande Sacerdote parla con una figura slanciata,che porta un grosso scrigno sulle spalle, entrambi si avvicinano e lo salutano.
“benvenuto straniero!sono Iperione appena nominato cavaliere di Uccello del Paradiso! Spero di instaurare un solido rapporto di amicizia!” dopo si allontana, si inchina con riverenza verso il Grande Sacerdote.
“sei Ravid,giusto?” dopo un inchino “si,signore..” l'elmo elaborato nasconde i tratti del Grande Sacerdote,ma Ravid non riesce a definirne un'età esatta.
Il Grande Sacerdote invita Ravid a seguirlo “vieni,discutiamo mentre saliamo verso le mie stanze...”

Messaggio modificato da helois il Sep 9 2011, 03:16 PM
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helois
messaggio Sep 9 2011, 03:21 PM
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ed ecco presentati i protagonisti..(per Ravid ho un po' sintetizzato..lasciando poi l'approfondimento in un momento successivo..)

ne ho scelti due per casta,con qualche aggiunta di personaggi secondari, che non son finiti: ci saranno almeno altri due cavalieri d'oro..


non ho idea di quando potrò tornare a scrivere(questo era già quasi pronto prima di partire..),guardo un po' le date degli esami e mi destreggio..

ho tante idee da mettere in questa fan fiction..

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helois
messaggio Sep 15 2011, 05:40 PM
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Capitolo 5

Il tempo trascorre, le angherie diminuiscono e gli stranieri vengono accettati nei rispettivi ranghi.
Kgosi rimane altezzoso per le sue nobili origini, Chaleb e Iulius si addestrano duramente, Ivahn è molto risoluto, invece Aeron e Ravid trovano parecchie difficoltà nei loro addestramenti in quanto primi cavalieri d'oro,con tutto quel che ne seguirà(specie per Aeron,nella prima Casa,quella più esposta),di origini non greche e gli altri cavalieri d'oro sono diffidenti nei loro confronti,fatta eccezione di Ganimede.
Ganimede,infatti insiema al cavaliere di Scorpione e quello di Gemelli si trovano dal Grande Sacerdote.
“miei amici,come procedono gli allenamenti degli stranieri? Polideuce,come procede il celta?”
“lentamente,Grande Sacerdote,purtroppo il legame con la natura non gli permette di creare Cristal Wall efficaci o lo Stardust Revolution non ha abbastanza forza,invece Arietis Horn gli è più facile.. d'altronde in lui il cosmo non si è risvegliato del tutto e,con permesso,non credo che Atena dimori nel suo cuore.. la giustizia certamente,ma Atena non risiede in quell'uomo..”
“Grande Sacerdote se mi è permesso prendere la parola,caro Polideuce,attualmente conosci e sai usare a tuo piacimento molte tecniche che apparterrebbero ad altri 3 cavalieri d'oro,è come se in te ci fossero 4 cavalieri d'oro.. è plausibile che un aspirante cavaliere d'oro,rispetto a 4 paricasta sia in difficoltà!”
“non dovete chiedere il permesso,sarò anche più anziano di voi,ma fino a due anni fa ero un cavaliere d'oro vostro pari, il discorso di Tucidide è in un certo senso giusto,ma abbiamo bisogno che ci siano altri,con tutto il rispetto che provo per Polideuce,che si adeguino al proprio compito, ho scrutato il cielo,la costellazione di Ariete mi ha indicato il Nord,fino al villaggio di Aeron. Quando lo incontrai era un druido capace di dominare le creature della foresta,quello gli viene dal Cosmo.. caro Ganimede,sei rimasto taciturno,come procede il giovane Ivahn? Ho percepito in lui parecchio Cosmo..”
“è così, in capo ad un anno o due potrebbe già indossare le vestigia del Cigno..”
“che amara fine il precedente cavaliere di bronzo, deve esser stato un tormento vederlo morire davanti ai propri occhi.. i Generali degli Abissi sono stati troppo crudeli,d'altronde anche Ganimede non ha scherzato.. già che siamo a dialogare,Grande Sacerdote,credo che,rispetto all'imaturo Aeron, il giovane Teseo sia in grado di sostenere l'ultima prova per indossare l'armatura di Toro..”
“di questo discuteremo in separata sede, Tucidide anche Ravid promette bene,vero?”
“in lui vi è qualcosa di straordinario, agile nel corpo a corpo e già padrone dell'Acubens, ma quando usa i colpi,riesce anche a richiamare anime dalle regioni più remote dell'Ade.. Hades potrebbe adirarsi..ma ancora è presto..mi ha permesso di dialogare con i vecchi cavalieri d'oro,d'argento e di bronzo che hanno combattuto nei secoli scorsi, la sua voglia di sapere non ha limiti.. potrebbe imparare le tecniche di tutti e 88 i cavalieri,se ne avesse il tempo..”
“infatti meditavo,una volta ottenute le vestigia,di concedergli la lettura di alcuni testi sull'Altura delle Stelle..”
Polideuce ribalta il tavolo di legno e irato urla: “permettere ad un non Grande Sacerdote di salire sull'Altura delle Stelle?!!! questo è un affronto! A ME che ho appreso le tecniche dei tre superstiti della Guerra Sacra non è concesso salire lassù!! e voi lo permettete all'ultimo arrivato??!!”si materializzano delle rose nere nelle mani del cavaliere.
Con poca convinzione le scaglia verso il Grande Sacerdote.
Tucidide si alza“calmati Polideuce!” e dal dito partono dei raggi rossi che distruggono le rose.
“sapete cosa vi dico? Aeron diventerà fortissimo! A costo di allenarlo nella Dimensione Oscura! Anzi farò proprio così! E gli insegnerò anche le tecniche di Pesci,Toro e le mie! Così vedremo quale allievo sarà il più forte!!” si volta di spalle e se ne va,malmenando una guardia che era accorsa.
“tipico di Polideuce,come minimo ora si è già calmato e si fermerà alla casa di Pesci per parlare con l'armatura del maestro...”
“già..i nostri maestri.. il Grande Sacerdote è stato l'ultimo ad andarsene.. gli altri due sono...”
“mancano anche a me,però Atena era stata chiara: a guardia della Torre e a Bluegrado all'ingresso del Regno Sottomarino; ora se Ganimede me lo concedi dovrei scambiare delle parole con Tucidide..”
“ceramente,Grande Sacerdote.. arriverderci..”un abbraccio a Tucidide e poi esce dalla sala del Grande Sacerdote.
Ganimede mette piede nella Casa di Pesci e sente Polideuce che parla con l'armatura.
I due si mettono a discorrere con l'armatura vuota.
“scusa per prima,mi faccio prendere dall'ira.. saranno le tecniche del Toro che fanno ribollire il mio sangue...”
“figurati, il maestro manca anche a me,ti va di fare un giorno di pausa e andare a trovarlo ai Cinque Picchi?”
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messaggio Sep 20 2011, 11:43 PM
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Capitolo 6

I Cinque Picchi era un posto noto,indicato dalla Dea Atena come luogo di osservazione,ma per i due cavalieri d'oro è una novità.
Quel posto così immerso nella natura,con quella cascata stupenda,con l'aura di tranquillità che pervade il posto.
Il maestro,il precedente cavaliere dei Pesci,uno dei tre superstiti dell'ultima Guerra Sacra è proprio lì,su uno sperone di roccia,mentre indottrina alcuni giovani ragazzi.
Il suo volto è segnato dalle cicatrici delle battaglie passate e dalle rughe,i capelli sono diventati quasi tutti bianchi e lunghi,ma il fisico rimane asciutto e muscoloso.
“oh! Mai mi sarei aspettato una così piacevole visita..ragazzi miei,vi devo congedare..”
I giovani si voltano e rimangono stupiti per le due armature d'oro, si inchinano con molta riverenza e se ne vanno parlottando tra loro.
Polideuce,la rabbia di prima ha fatto posto alla commozione, risponde: “mio caro maestro!” e a stento trattiene le lacrime.
“purtroppo mi farebbe piacere poter camminare e discorrere al vostro fianco,ma devo rimanere qua a sorvegliare quella torre..che triste torre.. mi ricorda sempre il passato,non è passato neanche un istante da quella volta..ma andiamo! A cosa debbo questa visita?”
Ganimede,aspettando che Polideuce si allontanasse dal maestro,porge il suo saluto e risponde con franchezza: “la mancanza di allenamenti al proprio livello, la solitudine di questi anni al Grande Tempio e nuovi allievi da addestrare..”
“capisco,ho ricevuto la notizia che mio fratello è morto, mi avrebbe fatto piacere parlarci..ma non siete giunti da soli,sento..”
Proprio in quel momento delle foglie si agitano e ne esce una figura muscolosa piena di cicatrici,capelli lunghi e barba incolta.
Polideuce era già pronto all'attacco,ma Ganimede lo ferma e parla al nuovo arrivato:
“Allora quello che ci ha seguito eri te,Ravid! Credevo fosse un altro cavaliere,non un apprendista..”
“chiedo perdono-inginocchiandosi-ma ero arso dalla curiosità di dove andassero due cavalieri d'oro,mi perdoni saggio maestro Socrate,mi chiamo Ravid e sono un allievo di Tucidide per l'armatura d'oro di Cancro”
“oh conosci il mio nome! Capiti proprio al momento propizio! Se ne sei in grado,potresti evocare l'anima di mio fratello che voglio discorrere un po' con lui?”
“certamente! L'ho fatto più di una volta e mi ha raccontato di lei,delle vostre battaglie, il cavaliere di Ariete era molto forte,ma gli elogi erano verso le vostre azioni e quelle del cavaliere di Toro,ora confinato a Nord.. mi piacerebbe conoscere anche lui..”
Appena detto questo, al fianco di Ravid appare una figura traslucida con addosso l'armatura di Ariete.
“vi lasciamo soli..”dice Ganimede strattonando Polideuce e Ravid.
Polideuce si volta verso Ravid con sguardo accusatorio:“ora mi spiegherai perché ci hai seguiti! Mi ero accorto di un cosmo amico,ma non credevo fossi te.. agli apprendisti come te sarebbe vietato lasciare le mura di Atene..”
“infatti e chi le ha lasciate?” Ganimede e Polideuce trasaliscono al vedere anche il corpo di Ravid è traslucido.
“hai separato la tua anima dal corpo!!! ma che diavolo..” Polideuce è(di nuovo) furioso, Ganimede lo guarda con ammirazione.
“l'ho imparato dal.. non mi ricordo quale.. Cavaliere di Cancro che in fin di vita ha scambiato il proprio corpo con quello di una divinità.. Ares? Mi pare.. ottenendo un cosmo smisurato..”
“pauroso.. aveva ragione Tucidide,potrebbe lanciare tecniche di tutti i cavalieri..” Ganimede si volta un attimo,ma non vede niente. “strano avrei giurato che non ci fosse nessuno...”
L'anima del Grande Sacerdote torna da Ravid “ti ringrazio infinitamente..” e poi si dissolve.
Tornano da Socrate, con cui si intrattengono fino al tramonto.
Al calare del Sole un suono di flauto si diffonde per le colline e una figura appare su uno sperone di roccia.
Polideuce,Ganimede e Socrate cadono come addormentati.




p.s. ovviamente questo Socrate non è QUEL Socrate.. lol.gif
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Capitolo 7

La figura indossa un'armatura nera,con un ampio mantello viola,l'elmo ha delle corna,spalliere grosse e un flauto dai riflessi rossastri.
“strano,il mio flauto era solito addormentare anche le divinità..tu cosa sei?”
Ravid,che è palesemente turbato dall'apparizione,risponde borbottando: “sono un apprendista per l'armatura d'oro di Cancro...ma..ma..sei uguale a quel cavaliere...”
“oh,sembra che tu sappia troppe cose.. se il flauto non funziona prendi questo.. EXCALIBUR!”
disponendo l'altra mano a palmo aperto la abbassa violentemente,facendo dei solchi nel suolo.
Ravid riconosce la tecnica del Capricorno,ma è diversa,in quanto spirito riesce ad evitarla con facilità.
Dei fuochi fatui appaiono accanto a Ravid “è il mio turno,vediamo se mi riesce lanciarla anche così... Sekishiki Meikai Ha!”
Le scie di luci attraversano l'armatura danneggiandola in alcuni parti,però il cavaliere riesce ad evitarne parecchie,lasciando cadere il flauto.
“doppia Excalibur!” con entrambe le braccia cerca di afferrare Ravid,ma è come passare dentro una nuvola.
Con ancora più fuochi fatui attorno all'avversario,Ravid sogghigna e i colpi sono ancora più veloci.
“è stato facile..” il flauto si era spezzato in due,l'avversario rimane silente e gli altri cavalieri d'oro stanno riprendendo conoscenza.
Appena si accorge di esser in svantaggio l'avversario scompare come si era manifestato.
“chi è!?” Polideuce subito pronto con un piccolo globo di energia nel palmo.
“il flauto.. deve esser stato..” Ganimede aiutava Socrate ad alzarsi.
“maestro sapete che armature erano quelle? Non sembrano surplici,anche se il colore pare quello..”
“Polideuce,credo di saperlo.. sono le false copie delle nostre armature!”
“esatto Ganimede,vi era stato taciuto dell'esistenza di un'isola in cui Atena spedisce i cavalieri che falliscono l'allenamento e coloro che usano le armature per scopi personali..doveva esser il cavaliere di Capricorno che ha copiato il flauto del Generale degli Abissi e lo voleva usare insieme all'armatura d'oro.. sono dei reietti e criminali..giungendo fino qua ha dimostrato grande forza..”
Ravid in forma eterea mormora “non ho percepito nulla dalla sua anima,come se ne fosse privo..”
Socrate prende la parola: “non menzionatelo per il momento agli altri cavalieri,ma solo al Grande Sacerdote..purtroppo il mio compito mi impone di rimanere in questo luogo per molto tempo,mandate Maleid e Eucelione in missione,loro ne dovrebbero esser a conoscenza dell'isola.”

Appena ritornati dai Cinque Picchi,i due cavalieri d'oro vanno a riferire al Grande Sacerdote dell'accaduto,Ravid si occupa di dare la notizia a Maleid del Drago e Eucelione della Freccia.

C'era una ragione se Atena aveva scelto quell'isola desertica e vulcanica per punire chi falliva o gli egoisti, infatti era inospitale e con i vulcani in attività era pericoloso sostare per troppo tempo nella stesso posto.
Vengono subito circondati da un gruppo di soldati in armature nere,per lo più imitazioni di cavalieri di bronzo.
I due cavalieri ne escono indenni, ma il numero aumenta, tanto da costringere i cavalieri ad usare
spiccando un salto Eucelione “Multiple Shot!” raffiche di frecce argentate perforano i corpi e
Maleid ricorre al “Rozan Hyakuryu..... HA!!! per colpire anche i nuovi avversari.
Le due tecniche sono micidiali, due cavalieri hanno annientato più di 60 avversari in poco tempo.
Al che appare una figura femminile con una maschera nera,armatura elaborata e un mantello rosso usato come toga.
“bene bene.. cosa abbiamo qua..” e attacca all'improvviso Eucelione.
Alcuni frammenti d'argento cadono a terra, il diadema scivola a terra e gocce di sangue irrigano il volto di Eucalione.
Maleid cerca di colpire il cavaliere nero che ora gli da le spalle,ma un altro guerriero in armatura,danneggiata,punta un palmo aperto verso di lui.
“Excalibur!”
Il colpo si infrange sullo scudo del Drago,il cavaliere sfrutta l'impeto per una piroetta e colpire entrambi con un altro “ROZAN HYAKUR..” una terza figura grossa sbuca dalla lava e lo prende in pieno petto,gettandolo nella voragine del vulcano.
Eucalione si riprende, il pettorale e il coprispalla destro presentano crepe, si accorge dell'assenza di Maleid.
“dannazione! Le vostre armature le ho già viste,in versione dorata.. Capricorno,Toro.. Vergine..Nemes!!oh,dannazione! Lo sapevo che non eri morta...ma perchè mi hai attaccato? Non mi riconosci?”
“NO! Ten...ma Kou-fu-ru-ku!” piccole sfere di luce si dirigono verso il cavaliere della Freccia,ma mancano il bersaglio..
“hai sempre sbagliato a pronunciarlo! Phantom Arrow!” diretto ai tre cavalieri neri.
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messaggio Oct 7 2011, 11:30 PM
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Capitolo 8

Caldo,tanto caldo..un calore insopportabile senza il cosmo e l'armatura che lo proteggono.
Maleid si risveglia ed è immerso nella lava,per fortuna un cosmo lo sta proteggendo,un cosmo a lui noto e che rinfresca la mente al cavaliere di bronzo sulle condizioni della propria armatura.
Continuando a bruciare il proprio cosmo,l'armatura verde assume una colorazione dorata proprio quel cosmo, del defunto cavaliere di Ariete, lo sprona a continuare la lotta.

La Phantom Arrow distrae gli avversari,ma le frecce a disposizione sono poche.
Riesce a ferire gravemente il cavaliere con l'armatura già danneggiata e ferisce il volto al cavaliere spuntato dalla lava.
“maledizione, Nemes! Perchè hai fatto una cosa del genere? Torna in te!”
Ma la donna risponde con rapidi pugni e calci che aggravano la condizione fisica di Eucelione.

Dalla lava si innalzano alcune colonne di fuoco da cui scaturisce un'abbagliante luce dorata, un cosmo molto forte proviene da Maleid e il cavaliere sanguinante al volto si para davanti.
“questa luce d'orro..che arrmatura è mai quella? Sapevo di 12 arrmature d'oro.. sarrà il mio potente colpo a saggiarrne l'autenticità! Grreat Horrn!” (da leggersi come con l'r moscia, Ndh)
Maleid scansa agilmente la massa dell'avversario e con un “ Rozan ShoryuHa” sbriciola l'armatura nera e perfora la cassa toracica dell'avversario.
“ svegliati dal torpore Eucelione! Quella non è più tua sorella!”
A queste parole la figura con l'armatura nera di Vergine ha un sussulto e si getta a terra piangendo.
“dove mi trovo? Chi sei? Fratello mio!”
Eucelione le corre incontro e piange a sua volta.
L'altro cavaliere ferito sussulta pure lui, mormora : “ma che mi è successo? Dove mi trovo?”
All'improvviso alcuni fiotti di sangue escono dai corpi dei due cavalieri neri e quattro figure appaiono nel campo di battaglia,una di esse fluttua in aria.
Mentre una delle quattro si china e addenta i caduti, quella con la mela d'oro si avvicina ai due cavalieri di Atena.
“oh,che gioia vedervi soffrire! -si china- e maggiore il vedervi morire! Ora che ci siamo liberate e non ci sono guerre in corso,ne scateneremo una noi.. correte dalla mia sorella e cercate un modo di fermarci!”
A Eucelione rimanevano proprio quattro frecce, senza pensarci nemmeno scaglia il suo “Phantom Arrow”! Incurante delle parole di Maleid.
Le quattro figure non sono spaesate dal vedere così tante frecce,anzi guardano a terra se colpiscono quelli morenti per vederli soffrire.
Il Cavaliere delle Freccia sfrutta questo momento per colpirle,ma le quattro frecce tornano al mittente.
Maleid si lancia verso il compagno allungando il braccio con lo scudo,ma una figura si para davanti al cavaliere: Nemes.
Eucelione ha un groppo in gola,Maleid si commuove per il gesto della sorella,mentre Eris è colta da una risata incontrollabile.
“...lo farò più spesso di riportare in vita i cavalieri dei miei avversari!”

Eucelione e Maleid col calare della notte rientrano tra le mura del Grande Tempio.
Kgosi che era lì ad allenarsi anche di notte gli corre incontro.
“che è successo? Avete bisogno di aiuto?”
Con una bugia Eucelione e Maleid riescono a scrollarsi l'apprendista,ma l'ex-nobile era abile a capire gli inganni e quindi segue i due a debita distanza.

Kgosi gli vede parlottare con un paio di soldati,questi ultimi corrono in una direzione e poi Maleid si apre una ferita sull'armatura dannegiata di Eucelione.
Dopo poco appare un cavaliere d'oro, che Kgosi non riconosce, e i due iniziano a bisbigliare qualcosa.
Capisce solo “Eris..Ate..Limos...Algea”.
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messaggio Oct 16 2011, 06:14 PM
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Capitolo 9

Cammina avanti e indietro,triste e irrequieto.
Il Grande Sacerdote all'Altura delle Stelle ha ricevuto una pessima notizia,parlottando cerca una soluzione.
“Le forze di Atena vantano cavalieri d'oro del calibro di Polideuce dei Gemelli, Tucidide dello Scorpione, Ganimede dell'Acquario, cavalieri d'argento come Eucelione della Freccia, Dardanos della Lira, Lycus di Eracle, Theron della Coppa e Demetrius dell'Auriga, tra i cavalieri di bronzo Maleid del Drago, Febe di Andromeda, Xante di Lince e Keid di Eridano.
Con probabili cavalieri di Toro,Ariete e Cancro tra le schiere d'oro, Cefeo,Orione e Cerbero porterebbero grossi vantaggi in attacco e Cigno,Unicorno e Lupo completerebbero un ottimo quadro di difesa.
Rinunciando a Socrate,non c'è stato ancora nessuno in grado di sostenere il rituale,si perde un valente guerriero..
Dovrò indossare un'altra volta l'armatura... l'avrei lasciata alle future generazioni,ma se non riusciamo a superare questo ostacolo,non ci saranno future generazioni..”
Mentre inizia la discesa anche altri pensieri assillano la mente del Grande Sacerdote,primo tra tutti come fare a comunicare quella notizia agli altri cavalieri.
All'alba del giorno vengono convocati i cavalieri di tutti i gradi nelle stanze del Grande Sacerdote.
Lo stupore è generale,poiché il Grande Sacerdote gli accoglie in armatura del Leone.
Ganimede e Tucidide si scambiano un'occhiata, Polideuce prende la parola al cenno del Grande Sacerdote.
“Cavalieri e amici, un'ombra sta oscurando il sole.. le nostre regioni, i nostri popoli sono minacciati da nuove divinità, il loro scopo? Creare guerre e portare sofferenza. Poiché abbiamo svolto e hanno svolto i nostri maestri e predecessori un ottimo lavoro,la pace regna da decenni. Grazie agli sforzi di ognuno di noi abbiamo fatto tanto per questa terra, ora dovremo fare in modo che niente vada sprecato..”
Il Grande Sacerdote appoggia una mano sulla spalla di Polideuce e ferma il cavaliere di Gemelli.
“abbiamo a che fare con Eris,dea della Discordia,Algea,dea del conflitto,Limos,dea della fame, e Ate, la più insidiosa delle altre, dea dell'errore.
Essendo divinità raccomando a tutti di fare attenzione,so che siete forti e valorosi soldati,ma queste quattro divinità non si sono mai alleate insieme, scontrare una divinità e sopravvivere è ammirevole, scontrarne due è fortuna, scontrarne tre è morte certa.
Non gettate al vento le vostre vite!”
Il Grande Sacerdote ha un attimo di esitazione.
“non temete,perché Atena sarà dalla nostra parte, non permetterà lo sterminio dei propri soldati.. per mantenere una forma appropriata avranno bisogno di quattro corpi.. cercate di salvare a tutti i costi anche quelle quattro donne..”
I vari cavalieri si mettono a discutere dei piani di azione, rinforzare le difese e mandare le pattuglie in anticipo.
Theron, insieme al Grande Sacerdote e Polideuce, ripone l'armatura e scruta l'acqua in cerca di oracoli.
Niente,nessun oracolo se non frammenti di fiamme, frammenti di sangue sparso.
Ma potrebbero esser imminenti come futuri.
Rimangono alla fine nelle stanze del Grande Sacerdote Tucidide, il Grande Sacerdote, Febe e Xante.
I due cavalieri d'oro si avvicinano alle due sacerdotesse con fare cauto.
“ha un comportamento strano, sento che qualcosa non va in lei..”Febe espone i dubbi agli altri due.
Ad un tratto cade a terra,si contorce e iniziano a scaturire fiamme dalle sue mani.
“è troppo forte! Non riesco a contenerla!”
Le fiamme divampano dentro la sala, i due cavalieri d'oro arretrano in tempo, Febe lancia la catena per difendersi ma non in tempo.
La pelle,scoperta dall'armatura, della sacerdotessa inizia ad ustionarsi,ma il Grande Sacerdote si getta tra le fiamme a salvare Febe.
Tucidide decide di affrontarla faccia a faccia,nell'istante in cui il coprispalla destro del Grande Sacerdote rende libera la linea di tiro il cavaliere di Scorpione si getta contro la sacerdotessa.
“Scarlet Needle!”
Xante alzando il palmo della mano deflette i colpi e ne rispedisce qualcuno al mittente.
Una cuspide raggiunge il coprispalla sinistro.
Tucidide continua imperterrito anche da più lati,ma viene sempre respinto.
Il Grande Sacerdote dopo aver deposto la sacerdotessa di Andromeda, attacca Xsante frontalmente.
“Lighting Plasma”
L'impeto del colpo manda a terra Xante,l'armatura della Lince è danneggiata e ci sono scie di sangue a terra.
“che è successo..” Xante si gira verso i due cavalieri,dalla fronte cola sangue.
“ha ripreso conoscenza..” Tucidide si era rialzato ed era pronto ad un nuovo attacco.
“è bastato così poco?” il Grande Sacerdote si avvicina a Xante “vieni che ti medico le ferite..”
Xante però si allontana dai cavalieri d'oro, inizia a bruciare il proprio cosmo come non aveva mai fatto.
La sacerdotessa si libera dell'armatura, che si dispone a simbolo.
“se brucio la mia anima..Artigli di Fiamme!”
Con le mani avvolte dalle fiamme Xante si perfora il petto e inizia a prendere fuoco.
Febe riprende conoscenza proprio per vedere la propria amica estinguersi.
Della sacerdotessa della Lince non rimane altro che l'armatura danneggiata in forma della costellazione.


Poco dopo Ravid si sveglia di soprassalto.
Una figura femminile traslucida è china sul proprio letto.

Una guardia riferirà di averlo visto sul tetto di una casa a parlare da solo,mentre una stella cometa attraversa il cielo.





NEXT:
Sono veramente in tre le divinità avversarie?
e quale delle quattro era nel corpo di Xante?
come reagiranno i cavalieri ad un attacco proprio tra le mura di Atene?

un nuovo attacco?
contro chi sta combattendo Tucidide?

Contenuto Spoiler

per esser ridotto così?

(ricalcato un Cardia lineart,poi modificato.. visto che non so disegnare di mio,ho copiato il lavoro altrui... laugh.gif )
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