Solo poche settimane fa il governo smentiva l'aumento, che adesso è stato invece riconfermato. "In merito al provvedimento - afferma il ministro della Cultura Sandro Bondi - ho il dovere di precisare che la previsione di un aumento di 1 euro allo scopo di finanziare per tre anni consecutivi gli incentivi fiscali a favore del cinema stesso non era inizialmente nei miei progetti e nelle mie intenzioni".
Dal 1° luglio prossimo, dunque, dovremo pagare un euro in più per vedere un film sul grande schermo, anche in 3D. L'emendamento al Milleproroghe è stato infatti approvato dalle Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali del Senato. Questo aumento, produrrà un'entrata di oltre 100 milioni di euro che servirà per finanziare gli sgravi fiscali nel settore cinematografico. Se l'emendamento esenta le sale parrocchiali, che non saranno obbligate ad applicare il sovrapprezzo, in tutti gli altri cinema ovviamente le lamentele degi spettatori si sprecheranno. Se pensiamo alle famiglie, ad esempio, una serata al cinema diventa davvero un bel sacrificio. Padre, madre e due figli al cinema. Totale: minimo 50 euro. Una volta era un divertimento a basso costo. Oggi, tra biglietto, popcorn e bibita, una famiglia media per andare a vedere un film nel weekend spende una fortuna, soprattutto nelle grandi città. Inoltre, a causa degli aumenti, le sale più piccole rischiano di chiudere i battenti.
L' Associazione nazionale Autori Cinematografici considera "gravissima l'introduzione nel Milleproproghe della tassa di un euro sul biglietto delle sale cinematografiche da fa pagar agli spettatori. Invece di introdurre la tassa di scopo - scrive in una nota - per tutti quei soggetti che si arricchiscono con il cinema, si fa ricadere solo sui cittadini il costo di un ridicolo reintegro del Fus (il Fondo unico per lo spettacolo, ndr)".
"In questo modo si allontanano dalla cultura le famiglie già oggi in difficoltà economica - conclude la nota degli Autori - e si dà un ulteriore colpo mortale alle sale di città, al cinema di qualità e all'associazionismo culturale, in esclusivo favore dei multiplex e delle sale parrocchiali, uniche esentate dalla tassa".
Intanto le associazioni dei consumatori aderenti a Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazione Consumatori), minacciano ricorsi al Tar e iniziative di protesta tra cui lo sciopero degli spettatori. "Ogni giorno assistiamo ad aumenti di tasse e tariffe che ricadranno sul già infimo potere d’acquisto delle famiglie italiane - dichiara Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori - in coerenza con questo atteggiamento e visto che i cittadini del nostro Paes , come atto consolatorio della situazione di crisi in cui vivono, hanno aumentato le presenze nei nostri cinema, si è ben pensato di punirli aumentando loro il biglietto di ingresso di 1 euro con aumenti percentuali del 15 - 25 %. Così facendo si colpisce anche un intero settore importante per l’economia e per la cultura del Paese, coerentemente con i pesanti tagli allo spettacolo in generale. Ci auguriamo che in un sussulto di responsabilità ciò venga abolito e comunque Federconsumatori metterà in campo ogni iniziativa anche di carattere legale per la sua abolizione".
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Che ne pensate?!
Ma sono scemi?! In questo modo favoriranno di molto la pirateria rendendola sempre meno moralmente sbagliata.. altro che aumentare gli introiti -.-"