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Versione completa: Memento. Fanfic dedicata ad Aiolos e Aiolia
Saint Seiya Sorkino™ > Off Topic > FanWorks, FanFiction & FanArt
barakei
Non ho mai postato una mia storia su forum, quindi se sbaglio sezione o titoli o cose così ditemolo che provvedo a correggere, oppure correggete voi che io sono pigra! lol.gif

La fanfic in questione è roba vecchia, ma io ci sono affezzionata wub.gif
non è un capolavoro ma l'ho scritta con tutto il mio cuoricino aiolosista e micista prugna.gif (<< ma è adorabille la prugna!)

la metto sotto spoiler, perchè è lunga!

e prima ci metto l'immagine ispiratrice sotto spoiler, così vi gustate anche una bella fanart! blush.png

immy
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storiella

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Memento.

La pioggia continuava a cadere fitta e incessante. Erano quelle lacrime piante dal cielo, che fredde cadevano sulla terra sacra ad Atena. La fanciulla aveva da poco finito di officiare una cerimonia, solenne e sobria, breve ma sentita da tutti i presenti. Ad uno ad uno i partecipanti lasciavano il piccolo cimitero, posto appena fuori le mura del Santuario; mesti e silenziosi, per non guastare la sacralità del momento che sembrava permeare tutto. La stessa pioggia che cadeva così pesantemente dalla volta imbrunita da nuvoloni grigi, scivolava sul suolo senza quasi fare rumore. Uno ad uno, i sacri guerrieri dal cosmo aureo si accingevano a tornare nelle loro antiche dimore, uno ad uno passavano accanto al giovane Leone, che invece se ne stava ancora fermo ed immobile, come ipnotizzato dalla penosa vista. Uno ad uno passavano accanto ad Aiolia, non riuscendo a dire al giovane niente che potesse confortarlo nel suo silenzioso commiato. Solo Milo tentò, egli che aveva appena sepolto, in quella terra, l’amato compagno e che poteva ben comprendere il dolore senza fondo in cui l’altro era immerso. Solo Milo tentò di trovare parole, semplici e sincere, per esprimere lo sconforto suo e dell’amico ritrovato. Ma lo sguardo di Aiolia, cercato, non si posò su quello, reso mite, dello scorpione che non trovò nessuna parola, sincera o semplice, da rivolgergli. Solo gli posò una mano sulla spalla, stringendola con forza quasi a trasmettergli i suoi pensieri. Tristi come quelli di Aiolia.
Ultima a muoversi fu la divina fanciulla, scortata da altre due giovani ancelle che la riparavano dall’acqua come meglio potevano. Ma prima di andare Saori si avvicinò al giovane che se ne stava immobile accanto ad una delle lapidi, da pochi istanti lì posta. Aiolia, gli occhi sbarrati e fissi sulla fredda pietra innanzi a sé, era come pietrificato, un tutt’uno con quella liscia lastra di pietra su cui era inciso il nome ed il grado di suo fratello. Non aveva distolto lo sguardo da lì neanche per un istante. Eppure in quella cerimonia breve e disadorna, la tomba di suo fratello non aveva accolto nessun corpo, ed era rimasta dolorosamente vuota.
Non come le altre, destinate ad ricevere e proteggere le spoglie mortali dei giovani sacri guerrieri, morti nella guerra del Santuario. La tomba di Aiolos non era stata neanche scavata, nulla vi poteva essere sepolto, eppure la dea aveva fortemente voluto che vi fosse anche per lui una cerimonia che ne ricordasse la scomparsa, che ne celebrasse le gesta. Ed Aiolia era rimasto lì, di fronte alla lapide del fratello, i pugni stretti, gli occhi senza vita ferocemente posati sulla pietra liscia, le gocce di pioggia sul suo volto, confuse con le lacrime.
Neanche una volta il suo sguardo si era volto alla tomba posta a fianco, la tomba di Saga che avrebbe riposato per sempre accanto al ricordo di Aiolos.
Saori gli si fece accanto, con un semplice gesto fece allontanare le giovani che la riparavano dalla pioggia, e rimase vicino al suo guerriero più fedele e disperato. L’acqua era fredda, ma la fanciulla poco se ne curava, e dopo un po' il giovane uomo che come statua immobile e distante se ne stava solo, immerso in un dolore muto e senza rimedi, si decise infine a voltarsi verso di lei. Incontrando gli occhi tristi della sua dea, quelli di Aiolia non poterono non ricambiare lo sguardo pietoso, e tentò il giovane di abbozzare un sorriso, che gli morì, malgrado le buone intenzioni, subito sulle labbra.
È finita, pensava, ora Aiolos è davvero morto, ora forse potrà riposare in pace, avrebbe voluto pensare, avrebbe voluto convincersene.
È così, gli avrebbe risposto la sua dea, ora Aiolos riposa in pace, ora che sono tornata, grazie a lui, al suo sacrificio, ora il nostro Aiolos può riposare in pace, perché tu ora ti poni in mia difesa, nobile Aiolia.
Ed era vero, era tutto vero.
Tuttavia l’unico che non avrebbe mai avuto pace, che non avrebbe mai trovato davvero pace era proprio Aiolia, nobile santo umanamente devoto alla dea Atena, giovane dal cuore tormentato, dall’animo spezzato. Stringeva i pugni Aiolia, forte, fortissimo, fino a farsi male perché spesso un dolore più piccolo, ma presente, dona l’illusione di offuscare un dolore ben più grande, ma passato; proprio come una piccola bugia nasconde a volte una più grande menzogna. Stringeva forte i pugni, Aiolia, a contenere un cosmo rabbioso e pieno di rimorsi, come sempre gli era capitato di fare quando il ricordo di Aiolos chiedeva di essere ridestato e rivissuto, in solitudine, e non cacciato via con rabbia in un angolo buio e inaccessibile della sua memoria. Stringeva forte i pugni, Aiolia, e in un sussurro appena udibile nel fragore della pioggia si rivolse alla sua dea, che pietosa e paziente era lì a confortarlo, in silenzio.
“Tra pochi giorni, sarà il suo compleanno…”


***


“Aiolia! Aiolia!”
Dall’alto della collinetta che sovrastava l’arena, Aiolos cercava con sguardo attento il fratello. Il suo richiamo giunse per primo a Saga, che con sguardo altrettanto attento e severo osservava lo svolgersi dell’allenamento mattutino cui i fanciulli destinati alle corazze d’oro erano sottoposti. Appena levati gli occhi in direzione dell’amico, il giovane santo di Gemini lo vide precipitarsi giù per un sentiero accidentato, e gli bastò l’avvicinarsi dell’agile e svelto Sagittario per avvertire un’insolita incrinatura nel cosmo, a lui tanto familiare, del compagno.
“Aiolos, tutto bene?”
Domandò subito, non appena l’altro gli fu accanto. Ed Aiolos, acquietato il fiatone per la corsa, prima ancora di rispondere alla domanda posta con tono accorato da Saga, si guardò ancora una volta attorno, e nell’arena, dove poteva scorgere le minute sagome ben note di Milo e degli altri bambini.
Ma non di Aiolia.
“Non è neanche qua..”
Sussurrò, col respiro ancora leggermente affannato, e senza neanche rispondere allo sguardo interrogativo di Saga, prese quest’ultimo per un braccio, delicatamente ma con decisione ed impazienza, allontanandosi più che poteva dalle orecchie dei piccoli curiosi.
“Hai visto mio fratello?”.
“No, qui non è ancora venuto.”
“È da questa mattina che lo cerco, ma non riesco a trovarlo da nessuna parte!”
“Sarà qui nei paraggi.”
“Non è da lui sparire senza dirmi niente!”
“Aiolia è un bambino coscienzioso e responsabile, lo sai bene. Forse vuole concentrarsi sugli allenamenti da solo.”
“No, me l’avrebbe detto! Deve essergli successo qualcosa!”
Il tono brusco e la voce alterata sorpresero non poco Saga, abituato com’era alla calma e tranquillità che sempre Aiolos sapeva dimostrare. Vedere l’amico in preda ad un piccolo attacco di panico lo turbò ma allo stesso tempo, questo inedito aspetto di Aiolos lo intenerì: il giovane e valoroso guerriero, che impavido e impassibile si parava innanzi al più pericoloso dei nemici, scopriva ora un lato di umana fragilità nel temere la sorte del suo piccolo Aiolia.
“Non ti sembra di esagerare, amico mio?”
Saga provò a razionalizzare il timore dell’altro, posando appena una mano sulla spalla tesa del compagno, che accortosi di aver involontariamente esagerato teneva il capo chino, sconsolato.
“Se così fosse, ne saremmo stati avvertiti dal cosmo del Leone, non credi?”
“Si forse hai ragione, però…”
“Se cerchi Aiolia io so dov’è!”
La vocina squillante apparteneva a Milo, che li stava osservando da un po’ curioso, poco distante dai due compagni più anziani; i grandi occhioni vispi e furbi accesi di blu. Il bambino, destata l’attenzione dei due ragazzi, si avvicinò ancora.
“Se cerchi Aiolia io so dov’è!”
Ripeté di nuovo, convito.
“Davvero?”
Aiolos, sollevato e allo stesso tempo ansioso di conoscere uno spiraglio di verità in quel piccolo mistero, si piegò sulle ginocchia, portandosi faccia a faccia col bambino; la polvere degli allenamenti sparsa su tutto il visetto paffuto non ne nascondeva però il solare, contagioso sorriso.
“Sì, ma non posso dirtelo”
“E perché?”
“Perché gli ho promesso che non l’avrei fatto!!”
Rispose innocentemente il piccolo.
“Non devi preoccuparti, tornerà presto”
“Tornerà? E da dove?”
“Te l’ho detto, ho promesso! Non posso dirtelo!”
“Sai bene che a voi è proibito lasciare il Santuario da soli, se il Grande Sacerdote viene a saperlo sarete puniti entrambi.”
“Ma io non mi sono mosso da qua!”
Protestò logicamente il piccolo Scorpio.
“Se non ci dici dov’è andato Aiolia è come se fossi suo complice.”
Anche Saga provò a convincere il piccolo greco, inginocchiandosi a sua volta per portarsi all’altezza del suo giovane compagno.
“Ma se ve lo dico lui poi si arrabbia con me!”
“Milo.” Aiolos allungò entrambe le mani appoggiandole saldamente sulle spalle del bambino, ricoperte da due grossi copri spalla di bronzo pieni di ammaccature e crepe, a prova dei duri allenamenti a cui era sottoposto assieme ai suoi compagni.
“Hai la mia parola che Aiolia non saprà niente, ma ora ti prego dimmi dov’è andato. Possono esserci molti pericoli fuori dal Santuario, anche per voi che siete futuri sacri guerrieri.”






***

Le stradine strette e contorte del piccolo villaggio quella mattina erano piene della vitalità tipica dei giorni di mercato. Il vociare alto e strillante, a volte confuso in mille altri rumori, dei venditori; il parlottare fra le donne impegnate nella spesa quotidiana; i bambini che si rincorrevano sfidando i percorsi intricati formati dalle gambe degli adulti, incuranti dei loro giochi innocenti.
I profumi e i colori delle merci esposte sulle bancarelle quasi riscaldavano quell’aria resa gelidamente pungente da un autunno piuttosto freddo, anche da quelle parti dove il mare si poteva scorgere semplicemente volgendo gli occhi davanti a sé. Verso l’orizzonte dalla linea bianca.
Fra quell’insieme d’esistenze che s’incrociavano per quelle vie antiche, un bambino dai riccioluti capelli biondi si aggirava con un fare sicuro, stringendo stretto fra le mani poggiate contro al petto un piccolo sacchetto di carta scura. Camminava a passo lesto, sul visetto paffuto il rossore delle gote esposte al vento ed un sorriso di soddisfazione per la riuscita di una piccola impresa, che tanto gli stava a cuore di compiere, nonostante la sicura punizione che l’attendeva per aver trasgredito ad una delle regole più severe del Santuario.
Ma non era certo quello il momento di pensare al prezzo che avrebbe pagato per la sua piccola marachella, tutti i suoi pensieri erano concentrati nell’immaginare la reazione del fratello. Aiolia si figurava già lo stupore con cui Aiolos avrebbe appreso il motivo della sua insolita disobbedienza, di sicuro avrebbe accolto quel piccolo dono con gioia.
Anche se avrei voluto donarti qualcosa di più prezioso.
L’avrebbe di sicuro rimproverato per aver trasgredito alle regole, per averlo fatto stare in ansia. Ed Aiolia avrebbe semplicemente accettato la punizione decisa dal maestro, conscio che dopotutto se la meritava ma felice per avere finalmente trovato un modo di dimostrare al fratello più grande il suo affetto.
Il rimprovero, la punizione, niente importava ora: per la prima volta sarebbe stato lui ad onorare il compleanno del fratello.
Ne sarebbe valsa la pena.

Mentre si faceva strada oltrepassando la folla concitata urtò senza volerlo contro la schiena di uno sconosciuto, provocandogli una perdita d’equilibrio che quasi lo fece precipitare su un gruppetto di ragazzini visibilmente più piccoli di lui. Il bambino scusandosi prontamente fece per riprendere il suo cammino, ma l’altro lo trattenne tirandolo dalla corta mantellina di lana che indossava per ripararsi dal freddo di quella mattina. Senza poterlo evitare, si ritrovò circondato in mezzo al cerchio che quei ragazzini, dall’aria poco rassicurante, gli avevano creato attorno per chiudergli ogni via d’uscita.
“Potrei passare per favore? Devo andare”
Chiese gentilmente.
“Andare?”
Il ragazzo più grande, presumibilmente a capo del gruppetto, gli si avvicinò, con aria alquanto torva “No, tu devi restare un po’ con noi!”
“Mi dispiace ma devo tornare a casa. Mio fratello mi sta spettando”
Il bambino cercò di conquistare terreno, ma non gli furono concessi che solo pochi passi incerti, in avanti.
“Sai cosa hai fatto? Mi hai quasi fatto cadere!”
“Non ti avevo visto perché ero assorto nei miei pensieri. Ti domando ancora scusa”
“Ma come cavolo parli! Sembri uscito da uno di quei libri che ci danno a scuola!”
Lo schernì il massiccio ragazzone, intanto che gli altri avevano iniziato a sghignazzare malignamente, sempre intorno al piccolo che strattonavano con forza, tirandolo ora da una parte ora dall’altra.
“Io… devo andare!”
Cercò ancora una volta di farsi largo fra di loro, divincolandosi come meglio poteva. Sapeva di essersi cacciato nei guai, che quelli non l’avrebbero lasciato andare tanto facilmente, ma sapeva anche quanto facilmente avrebbe potuto liberarsi di quegli sbruffoni, che ignoravano di avere a che fare con un futuro sacro guerriero d’oro.
“Che cos’hai lì?”
Domandò all’improvviso uno dei bulletti che lo tenevano accerchiato.
“Niente!”
“Facci vedere!”
Tutti cominciarono a farsi più vicini, e minacciosi, allungando le mani verso il sacchetto che il piccolo greco teneva con forza stretto al petto.
“Dai qua!”
Approfittando della ressa di mani, il ragazzone più grande riuscì con un gesto deciso ad afferrare sacchetto, strappandone la carta dal lato superiore.
“Ridammelo!”
Il bambino allungò prontamente una mano per riacciuffare la sua preziosa busta, ma gli altri dagli spintoni e dalle minacce fino a quel momento solo paventate erano passati ad azioni decisamente più concrete, iniziando ad allungargli diversi pugni e ceffoni che il piccolo incassava senza reagire.
“Ma che cavolo è sta roba?”
Strappando completamente il misero involucro di carta, il ragazzo ne tirò fuori una lunga striscia di stoffa rossa. Alla vista del nastro estratto dal sacchetto, finito a terra in mille pezzettini colorati svolazzati dal vento, il piccolo greco reagì ed afferrò con forza una delle mani che lo tenevano fermo, riuscendo a liberarsi dalla presa.
Doveva essere mio fratello il primo ad aprirlo!
“Rendimela!”
Intimò il bambino, la cui improvvisa e convinta reazione suscitò non poca meraviglia.
“E se non volessi?”
“Se mi costringerete a farlo, non esiterò a battermi per riavere ciò che è mio!”
“Credi forse di poterci spaventare moccioso?”
Senza altro dire, il piccolo greco si liberò della morsa di quelli che lo circondavano, mostrandosi incredibilmente agile e forte, ad uno ad uno i ragazzi che lo avevano prima percosso con facilità, caddero a terra colpiti con pugni precisi assestati in parti delicate. Il ragazzo più grande ammutolito, non poté fare altro che assistere alla disfatta dei suoi compari, vinti da un bambino di appena quattro anni.
“Ma chi diavolo sei?”
“Non intendo usare la mia forza contro di te, quindi restituiscimi quello che mi hai rubato!”
“E va bene…”
Il bulletto, nascondendo bene la scossa di paura che lo sguardo ferino dell’altro gli aveva trasmesso, si avvicinò al bambino tendendo verso di lui la mano dalla quale fuoriusciva un pezzo di stoffa. Ma non appena il bambino stava quasi per riprendersi il suo prezioso dono, l’altro con un gesto fulmineo cambiò braccio e con l’arto libero lo afferrò per il polso, piantandogli il ginocchio in pieno stomaco.
“Ah ah!! Credevi fosse così facile, moccioso?!”
Il bambino si piegò in due dal dolore cadendo inerme ai piedi dell’altro, che era già pronto al colpo di grazia, una mano sospesa a mezz’aria chiusa a pugno per colpirlo. Il piccolo serrò gli occhi, incapace di rialzarsi per il dolore e dunque di difendersi.
“Ehi!! Di che cavolo t’impicci tu!!”
Alzando lo sguardo verso l’alto, Aiolia vide la mano del fratello stretta intorno al polso dello spaccone.
“Maltrattare un bambino è da vigliacchi” disse il giovane, fissando dritto negli occhi il bullo ammutolito “ma maltrattare mio fratello Aiolia è da stupidi!”
Aiolos aumentò la forza della sua stretta, così tanto che l’altro non poté fare a meno di iniziare a gridare dal dolore, imprecando contro il nuovo arrivato. Aiolia, ancora a terra, sollevato dall’arrivo del maestro, si ritrovò quasi contento dal fatto che il teppistello non potesse avvertire l’aura minacciosa sprigionata dal cosmo di Aiolos. Se ne stupì lui stesso, che fino ad allora non aveva mai avvertito tale rabbia nella sempre luminosa e pacifica energia del fratello. Tuttavia, seppure l’altro non possedeva la capacità di avvertire un cosmo, gli bastò lo sguardo minaccioso del giovane santo, e quella specie di scarica elettrica che da lui sprigionava, a fargli comprendere che il nuovo arrivato non era pane per i suoi denti.
“Ora vattene” disse lasciando la presa “e badate a che io non venga a sapervi ancora a minacciare bambini indifesi!”
Si rivolse anche agli altri suoi compagni di sventura, e bastò il tono con cui pronunciò queste parole a far trasalire il gruppetto di furbacchioni, che senza farselo ripetere una seconda volta se ne corsero via lesti, evitando anche di voltarsi.

Dopo aver seguito con lo sguardo il gruppetto allontanarsi, Aiolos si accertò delle condizioni del fratello.
“Tutto bene?”
Chiese, aiutandolo a rimettersi in piedi. Il tono della voce era tornato quello solito, dolce e affettuoso. Aiolia se ne stava zitto, con lo sguardo piantato a terra, aspettandosi una bella sgridata dall’altro per la sua imprudenza.
“Mi…mi disp…” balbettò.
“Sono fiero di te, fratellino” disse invece Aiolos, mentre lo ripuliva dalla polvere. Il bambino lo fissava con gli occhioni sgranati dallo stupore.
“Ho osservato tutta la scena da lontano. Hai affrontato dei ragazzi più grandi di te senza ricorrere alla tua vera forza. E hai tenuto testa anche a quello sbruffone senza temerlo. Bravo!”
E scompigliò con un’energica carezza i folti riccioli biondi.
“Anche se ti ho sempre detto che non devi mai abbassare la guardia, né tanto meno fidarti così ingenuamente del tuo avversario.”
Aiolia lo ascoltava sempre più incredulo, stordito; invece della ramanzina il fratello si complimentava con lui!
“Ora però devi dirmi che ci fai fuori dal Santuario senza il mio permesso, fratellino.”
“Io dovevo… dovevo comprare una cosa!”
“Comprare?”
“Si, ho chiesto al Grande Sacerdote in persona il permesso di poter venire al villaggio, perché dovevo comprare una cosa importante!”
Spiegò convinto e deciso, il piccolo.
“Aiolia, non capisco. Hai disturbato il Sommo per quale sciocchezza? Potevi dire a me di cosa avevi bisogno.”
“No!” ribatté, scuotendo vigorosamente il capo.
“Dovevo comprarlo io! È importante!”
“E che cosa sarebbe questa cosa tanto importante da spingerti a mentirmi?”
Solo allora Aiolia si accorse che non aveva più recuperato né quello che restava del sacchetto né tanto meno il suo contenuto. Si guardò intorno, scorgendo in terra, poco distante, un pezzettino di stoffa rossa emergere dai resti sparsi dell’involucro di carta.
“Eccola lì!”
Disse, precipitandosi subito a riprendere il suo piccolo dono.
“Posso vedere di cosa si tratta?” Chiese Aiolos, avvicinandosi.
Aiolia, recuperato quello per cui si era tanto battuto pochi istanti prima, rimase poco distante dal fratello; si voltò verso di lui, ma tenne ben nascoste le manine dietro la schiena.
“Prima chiudi gli occhi!”
“Perché?”
“Dai chiudi gli occhi! È una sorpresa!”
Aiolos, paziente, ubbidì; chiuse gli occhi e attese che il fratello rendesse più chiaro tutto quel suo fare misterioso. Nel frattempo Aiolia, diede un’ultima occhiata alla stoffa dalla quale tolse via pochi granelli di polvere e frammenti di carta colorata. Poi avvicinandosi al fratello, allungò le mani verso di lui.
“Puoi aprirli ora!”
“Uh?”
Nel palmo delle mani di Aiolia c’era una fascia di semplice stoffa cremisi.
“Questa…”
“È per te fratello!”
“Per me?”
“È il mio regalo per il tuo compleanno!!”
“Aiolia…”
“Io volevo regalarti qualcosa di più bello e prezioso, ma non avevo tanti soldi. Ho potuto prendere solo questa fascia..”
Aiolos avvicinò una mano verso quelle aperte e tese verso di lui del fratellino, prese il suo regalo e lo osservò un poco “È bellissima!”
“Dici davvero?”
Aiolia lo vide portarsi la fascia alla fronte, dopo aver tolto con una mano la frangia e appoggiato la stoffa, su cui pochi istanti dopo ricaddero i biondi riccioli del sagittario. La legò dietro la testa.
“Allora, come mi sta?”
Chiese al piccolo Leo, che se ne stava ancora in silenzio.
“Ti piace davvero?”
“È un regalo stupendo, fratellino. Grazie!”
Appena udite le parole di Aiolos, Aiolia gli si gettò fra le braccia, riversando sul giovane tutta la sua gioia; l’altro lo accolse, stringendolo forte a sé.
“Questa fascia sarà il mio portafortuna, non la toglierò mai!”
Il volto del bambino s’illuminò dello stesso sorriso che splendeva sul viso del fratello più grande.
“Ti voglio bene, Aiolos” sussurrò il piccolo, felice e soddisfatto.
Prendendolo in braccio Aiolos s’incamminò col fratello verso il Santuario.

Questa fascia sarà il mio portafortuna, non la toglierò mai…


***


Aiolia sciolse il pugno, serrava stretta nel palmo della sua mano la fascia che era stata del fratello.
“Mi ha mentito..” la voce tremava, e la pioggia che andava scemando non poteva più nascondere le lacrime pungenti che solcavano il suo viso “…mi aveva promesso che non l’avrebbe mai tolta.”
E tutto il peso degli anni passati, riversato sulle spalle del bambino prima e del giovane poi, rese forti dal dolore e dall’unica cosa che gli aveva permesso di non arrendersi, la fede nella sua dea; tutto quel peso sostenuto con fierezza e senza mai compiangersi, ora si faceva sentire come mai prima. Ed Aiolia crollò, in ginocchio innanzi alla fanciulla, alla dea a cui era sempre stato fedele.
La dea per cui l’amato fratello aveva sacrificata la vita.
“Mi ha mentito...aveva promesso…”continuava a ripetere a se stesso, ai suoi ricordi, stringendo forte, ancora più forte di prima, la fascia nella sua mano.
“Aiolia” la fanciulla, che uguale sentiva il dolore per quella perdita, piegata sulle ginocchia per ritrovare nell’altro lo sguardo nobile che ben conosceva, gli prese la mano, nella quale Aiolia stringeva il ricordo del fratello, fra le sue. Mani delicate, ma che sapevano trasmettere tutta la forza di un cosmo superbo ed immenso, mani di fanciulla e di dea.
“Aiolos sapeva bene che mai più avrebbe potuto far ritorno al Santuario. E sapeva bene che tu non avresti mai trovato conforto alcuno, nel poter piangere sulla sua tomba”
Il giovane sollevò appena il capo, ed i suoi occhi azzurri, umidi di lacrime e pioggia, incontrarono in fine quelli della dea e della fanciulla.
“È per questo che Aiolos ha voluto che tu avessi questa fascia, perché la considerava una parte importante di sé.”
Una semplice verità, che il dolore gli nascondeva come dietro ad un velo spesso e amaro, e che la sua dea ora svelava con straordinaria chiarezza, stringendo forte, fortissimo fra le sue, la mano del giovane santo.
“Ora, Aiolos è tornato a casa.”
E nel cosmo divino della dea, Aiolia sentì quello mai spento di Aiolos.
Era davvero tornato a casa, era di nuovo accanto a lui.

Le grosse nubi grigie, svuotate ormai del loro carico di pioggia, andavano diradandosi, ed un timido sole reclamava il suo giusto spazio in un cielo ancora troppo scuro.
wolferetic
L'ho letta barakei e ti dico subito che è S T U P E N D A!!!! blush.png blush.png

Scritta bene, prima di tutto, testo scorrevole e articolato, l'ho apprezzato tantissimo, e poi la storia in sè che mi ha veramente toccato il cuore!! ♥ Sebbene hai usato un clichè "banale" come il fratellino che fa di nascosto un regalo al suo fratellone hai trattato con così tanta delicatezza il tema che ho percepito benissimo tutto l'affetto che traspare dai due protagonisti!!! blush.png
Struggente (ma non mielosa, altra cosa che mi è piaciuta molto) la parte con Aiolia dinanzi la tomba affiancato da una grande Saori che ho trovato personalmente superiore alla sua versione originale!!! U__U

Comprendo perchè sei affezionata a questa fic, è così bella che è impossibile non commuoversi!! ç o ç Concludo facendoti i miei più sentiti complimenti, ho letto davvero volentieri questa storia che seppur nella sua brevità trasmette moltissimo!! smile.png

barakei
sono così contenta che ti sia piaciuta wub.gif
i tuoi complimenti mi fanno arrossire, se sono riuscita a farti commuovere davvero allora sì che sono soddisfatta (non che io ti voglia intristire eh! tongue.png )
All'epoca in cui l'ho scritta ero nel mio "vogliobeneaSaori" mood! lol.gif
per cui volevo renderla più umana, e farle dire due paroline buone su Aiolos, cosa che l'originale non fa mai sleep.gif
L'idea invece del regalino m'è venuta leggendo una fic in inglese, dove l'autrice immaginava che il corpo di Aiolos veniva ritrovato e ad Aiolia era consegnata la fascia, tramite questa poi Shaka riconciliava (facendo rivevere ad Aiolia quella notte con gli occhi di Aiolos) i due fratelli. Anche quella storia, per me, era una mazzata al cuore.
La mia infondo non è così "potente" ^^
Ahh! Sono contenta che ti sia piaciuta wub.gif
Ikki no Phoenix23
Ho saltato questo topic.. blink.gif
Complimenti barakei.. l'ho letta tutto di un fiato.. sai scrivere veramente bene.. sono un tuo sostenitore xd.png
anche il disegno lo hai fatto tu? sei bravissima..
Abbiamo in questo forum che sanno scrivere benissimo siamo fortunati!
continuate pure xd.png
barakei
CITAZIONE(Ikki no Phoenix23 @ Mar 21 2011, 04:45 PM) *
Ho saltato questo topic.. blink.gif
Complimenti barakei.. l'ho letta tutto di un fiato.. sai scrivere veramente bene.. sono un tuo sostenitore xd.png
anche il disegno lo hai fatto tu? sei bravissima..
Abbiamo in questo forum che sanno scrivere benissimo siamo fortunati!
continuate pure xd.png


wub.gif
ti è piaciuta? che bello!! blush.png

ehh! magari il disegno fosse mio! No, è una fanart di un sito giappo silly.png

grazie per i complimenti wub.gif
wolferetic
CITAZIONE(barakei @ Mar 20 2011, 05:44 PM) *
sono così contenta che ti sia piaciuta wub.gif
i tuoi complimenti mi fanno arrossire, se sono riuscita a farti commuovere davvero allora sì che sono soddisfatta (non che io ti voglia intristire eh! tongue.png )
All'epoca in cui l'ho scritta ero nel mio "vogliobeneaSaori" mood! lol.gif
per cui volevo renderla più umana, e farle dire due paroline buone su Aiolos, cosa che l'originale non fa mai sleep.gif
L'idea invece del regalino m'è venuta leggendo una fic in inglese, dove l'autrice immaginava che il corpo di Aiolos veniva ritrovato e ad Aiolia era consegnata la fascia, tramite questa poi Shaka riconciliava (facendo rivevere ad Aiolia quella notte con gli occhi di Aiolos) i due fratelli. Anche quella storia, per me, era una mazzata al cuore.
La mia infondo non è così "potente" ^^
Ahh! Sono contenta che ti sia piaciuta wub.gif

I complimenti te li meriti tutti visto che la fiction è davvero ben scritta ed è coinvolgente!! ♥ Quella fiction inglese a cui fai riferimento deve essere angst puro! xd.png Se fosse in italiano la leggerei volentieri, ma in un altra lingua faccio troppa fatica! > . <'

Ne hai scritte altre per caso? * *
barakei
CITAZIONE(wolferetic @ Mar 23 2011, 12:41 AM) *
CITAZIONE(barakei @ Mar 20 2011, 05:44 PM) *
sono così contenta che ti sia piaciuta wub.gif
i tuoi complimenti mi fanno arrossire, se sono riuscita a farti commuovere davvero allora sì che sono soddisfatta (non che io ti voglia intristire eh! tongue.png )
All'epoca in cui l'ho scritta ero nel mio "vogliobeneaSaori" mood! lol.gif
per cui volevo renderla più umana, e farle dire due paroline buone su Aiolos, cosa che l'originale non fa mai sleep.gif
L'idea invece del regalino m'è venuta leggendo una fic in inglese, dove l'autrice immaginava che il corpo di Aiolos veniva ritrovato e ad Aiolia era consegnata la fascia, tramite questa poi Shaka riconciliava (facendo rivevere ad Aiolia quella notte con gli occhi di Aiolos) i due fratelli. Anche quella storia, per me, era una mazzata al cuore.
La mia infondo non è così "potente" ^^
Ahh! Sono contenta che ti sia piaciuta wub.gif

I complimenti te li meriti tutti visto che la fiction è davvero ben scritta ed è coinvolgente!! ♥ Quella fiction inglese a cui fai riferimento deve essere angst puro! xd.png Se fosse in italiano la leggerei volentieri, ma in un altra lingua faccio troppa fatica! > . <'

Ne hai scritte altre per caso? * *



eh lo so! Anche io leggo più volentieri in italiano, deve essere proprio una storia imperdibile perchè mi metta lì a leggere in un'altra lingua!
Ne ho scritte un po', in effetti. Alcune sono ancora in progress! Titachan le conosce un po' tutte, se ti va di leggerle le posto volentieri! blush.png
titania76
ecco alla fine l'ho letta anch'io... con sommo e ingiustificabile ritardo... temendo che questa meraviglia potesse influenzarmi e tu sai di cosa parlo xd.png

il micetto è stato davvero teneruccio e la patacca sbrillucciosa... ma qui aveva solo 11 anni? ahahah se li porta male davvero xd.png scherzi a parte, mi è piaciuto davvero motlo immaginarmi aiolos tutto trafelato e preoccupato per il fratellino... ci mancava solo un bel capitombolo ai piedi di saga laughing.png

ah... mannaggia al kuru e alle età strambe che ha dato ai personaggi sad.gif

@wolferetic
certo che barachan ne ha scritte altri e anche di molto belle ma è troppo timida per ammetterlo xd.png

barakei
CITAZIONE(titania76 @ Mar 23 2011, 11:11 PM) *
ecco alla fine l'ho letta anch'io... con sommo e ingiustificabile ritardo... temendo che questa meraviglia potesse influenzarmi e tu sai di cosa parlo xd.png

il micetto è stato davvero teneruccio e la patacca sbrillucciosa... ma qui aveva solo 11 anni? ahahah se li porta male davvero xd.png scherzi a parte, mi è piaciuto davvero motlo immaginarmi aiolos tutto trafelato e preoccupato per il fratellino... ci mancava solo un bel capitombolo ai piedi di saga laughing.png

ah... mannaggia al kuru e alle età strambe che ha dato ai personaggi sad.gif

@wolferetic
certo che barachan ne ha scritte altri e anche di molto belle ma è troppo timida per ammetterlo xd.png



titachan!!!!!!!!! mishima-sama mi sta uccidendo lol.gif

oh grazie per aver letto Memento, nonostante i gemellini non ci azzecchino nulla! che tesoro che sei wub.gif

@wolferetic, non darle retta! Ne ho scritte si, ma mica sono così belle come dice lei! rotfl.gif
titania76
barachan vieni su msn che ti consolo un pò smile.png

wolfe non dar retta a barachan... ho in mano le copie di alcune sue opere "datate", certo non hanno il rating verde ma sono molto belle soprattutto perchè c'è saga xd.png
barakei
Ecco, appunto. C'è Saga! Questa è l'unica ragione per cui le definisci belle!!! lol.gif

Ma che rating avrebbero? blink.gif
titania76
rating saga... dove c'è lui c'è la beatitudine eterna xd.png

e non c'è solo saga ma anche la patacca dorata rotfl.gif
barakei
CITAZIONE(titania76 @ Mar 23 2011, 11:27 PM) *
rating saga... dove c'è lui c'è la beatitudine eterna xd.png

e non c'è solo saga ma anche la patacca dorata rotfl.gif



Quando c'è di mezzo Saga tu non capisci più niente lol.gif

non so se qui si possono postare anche storie con un rating non proprio verde blink.gif

ma se interessa le posto! Cioè, prima Behind poi le altre quando le rivedròwassat.png... se mai le rivedrò!
wolferetic
CITAZIONE(titania76 @ Mar 23 2011, 09:27 PM) *
rating saga... dove c'è lui c'è la beatitudine eterna xd.png

e non c'è solo saga ma anche la patacca dorata rotfl.gif

rotfl.gif A me basta avere Saga che fa i suoi leggendari bagnetti e sono la ragazza più felice della terra! xd.png xd.png xd.png Certo che però anche Deftero e Aspros hanno il loro porco fascino, mi piacerebbe vederli in un crossover dove i 4 gemellini si incontrano, chissà che scintille e che perdite di sangue dal naso avrei ad una simile lettura! lol.gif
titania76
oh wolfe quanto mi fà piacere leggere queste cose xd.png

però aspros non ce lo vedo proprio in una fanfic... sarà che la shiori lo ha fatto così troppo solitario e serio e strafigo...

certo che anche saga è serio e strafigo ma è anche tanto angst che lui ci sguazza letteralmente nelle fanfic. tongue.png

ecco deuteros e kanon protagonisti in una fanfiction sarebbero un portento xd.png xd.png
wolferetic
CITAZIONE(titania76 @ Mar 25 2011, 12:03 AM) *
ecco deuteros e kanon protagonisti in una fanfiction sarebbero un portento xd.png xd.png

Non è che poi fanno a gara a chi ha avuto più sfighe nella vita?! rotfl.gif *Inizia un dibattito epico fra i due gemellini con tanto di Saga e Aspros che fanno da spettatori armati di poc-corn* lol.gif
titania76
sfighe? io li vedo a fare a gara a chi combina più guai xd.png
barakei
tu quoque wolferetic huh.gif


CITAZIONE
CITAZIONE(titania76 @ Mar 25 2011, 12:03 AM) *
ecco deuteros e kanon protagonisti in una fanfiction sarebbero un portento xd.png.png xd.png.png

Non è che poi fanno a gara a chi ha avuto più sfighe nella vita?! rotfl.gif *Inizia un dibattito epico fra i due gemellini con tanto di Saga e Aspros che fanno da spettatori armati di poc-corn* lol.gif


oh no! ho a che fare con due gemellofile convinte huh.gif


niente canvas nel mio topic lol.gif

wolferetic
CITAZIONE(barakei @ Mar 26 2011, 10:57 AM) *
oh no! ho a che fare con due gemellofile convinte huh.gif

Paura eh?! lol.gif Ma non temere, io sono più Tenma-dipendente che altro, LOL! xd.png
barakei
CITAZIONE(wolferetic @ Mar 26 2011, 11:59 PM) *
CITAZIONE(barakei @ Mar 26 2011, 10:57 AM) *
oh no! ho a che fare con due gemellofile convinte huh.gif

Paura eh?! lol.gif Ma non temere, io sono più Tenma-dipendente che altro, LOL! xd.png



paura si! Già titachan è sagakanonofila come poche ne ho viste, poi aggiungiamo i gemelli del 700.... povera me lol.gif

Ah! Sono contenta che tu sia Tenma dipendente ^^
Non che io lo conosca, ma povero!, anche lui come Seiya se ne becca di critiche lol.gif
titania76
barachan, cara barachan... è la mia dolce condanna essere gemmellocentrica e vergognosamente gemelli-dipendente xd.png

però anche a me piace tenma ma non me lo paragonare al somaro volante che mi arrabbio angry.png
barakei
CITAZIONE(titania76 @ Mar 27 2011, 01:41 PM) *
barachan, cara barachan... è la mia dolce condanna essere gemmellocentrica e vergognosamente gemelli-dipendente xd.png

però anche a me piace tenma ma non me lo paragonare al somaro volante che mi arrabbio angry.png



e tu smettila di chiamare Seiya somaro dry.gif

















lol.gif
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