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Versione completa: Goma
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Fëanor Spirito di fuoco






Goma




<<Accidenti, dopo quel sogno non riesco più a prendere sonno. La notte sta schiarendo, quasi quasi vado a godermi un po' di brezza del mattino.>>
E' sempre uno spettacolo la luce dell'alba che avvolge le punte dei tetti del Santuario, anche se la si è vista dozzine di volte.
<<Ehi, e quella torre in direzione della Casa di Taurus? C'è sempre stata?>>
I piacevoli brividi di freddo stavano dolcemente destando tutte le funzioni vitali di Gomeisa, quando furono anticipati da una scarica di adrenalina causata da una improvvisa voce sconosciuta:
<<La Torre dell'Inseguitore si erge da più di quattro secoli. E' proprio dove dovrebbe essere, a differenza tua, ragazzo!>>
Quella voce era anziana ma possente, ma ancora più potente fu l'effetto delle parole che conteneva. Gomeisa dovette superare sorpresa e smarrimento e porsi sulla difensiva: <<Chivalà! Questo luogo è sotto la protezione del Cavaliere di Cancer!>>
<<Io sono Alphard di Hydra, da sempre al servizio del Cancro Dorato. Anche io sono dove dovrei essere, l'unico fuori posto sei tu. Chi sei e cosa ci fai qui?>>
Il disco solare era ormai del tutto mostrato, le ombre allungate delineavano i tratti di persone e cose. Gomeisa ebbe conferma dalla vista, di ciò che il suo udito gli suggeriva: quel vecchio non era ostile.
<<Mi chiamo Gomeisa, apprendista Cavaliere. Il Grande Cancer è mio maestro e questo è il luogo ove mi è stato detto di stare. Perdonate la mia ignoranza, ma non sapevo che Hydra fosse al Grande Tempio. Anzi, per quanto avevo sentito, l'Armatura di Hydra non si trovava più ad Athene da anni.>>
Alphard sorrise velatamente, una espressione che il suo volto non era allenato a fare. Scrutò Gomeisa con attenzione quasi volesse leggere dentro di lui con i suoi occhi antichi quello che le parole del giovane non chiarivano.
Poi voltò la testa e chiamò: <<Carcino, sbrigati!>>
<<Carcino?>> pensò Gomeisa. Nomi, luogo e situazione lo spiazzavano ma al tempo stesso gli risultava tutto familiare, in un certo modo.
Si avvicinò a loro un giovane robusto e parecchio alto, dal corpo scolpito e dalla carnagione olivastra. Alphard poggiò la mano rugosa sull'avambraccio di Carcino e poi iniziò ad allontanarsi.
Grande Cancer è in missione in Italia. Vieni, il maestro mi ha detto tutto.>>
<<Come tutto? Ma se non ha aperto bocca! Dove stiamo andando?>>. Malgrado fosse un omone dall'aspetto non certo rassicurante e fosse allievo dell'austero Alphard, era un tipo molto socievole: <<Tutto, tutto! I poteri del Grande Alphard non si mettono in dubbio! La sua conoscenza del Cosmo dell'Hydra è frutto di anni di studio e concentrazione. Del resto, da quando lo conosco, è sempre stato parco di parole. Ma stai tranquillo: a modo suo mi ha detto della tua buona fede e di condurti dal suo, di maestro. Che fortuna, potremo vedere il Sommo Sage! Ma prima rifocilliamoci e conciamoci al meglio!>>
<<Il suo maestro?! Avrà almeno cent'anni!>> disse il giovane, sempre più confuso. Mentre mangiava qualcosa e si lavava, guardava l'interno della Casa di Cancer: parecchio differente da come lo aveva lasciato la notte prima.
<<Se è per questo ne ha almeno duecento! Ma basterebbe un suo cenno per spezzare in due gente ben più tosta di noi, fidati!>>
I due ragazzi camminando avevano superato la Casa di Leo, vuota.
<<Caspita! Eppure io non ne sapevo niente! Dove si trova adesso?>>
<<Probabilmente nelle Stanze del Gran Sacerdote!>>
<<E il Sacerdote lo sa?!>>
<<Mm... Sage è il Sacerdote!>>
<<Cosa?!? Mi state prendendo in giro? Cosa è successo al Sommo Shion??>>
<<Beh, ho sentito che il Signor Shion è in missione in Jamir. Ma almeno parli di qualcuno che conosco!>>
<<Ma come in missione? Sage ha più di duecento anni ed è il Sacerdote..? Aspetta! Stai parlando di Sage di Cancer, il Cavaliere d'Oro della Leggenda, colui che sconfisse la Morte?!>>
Gomeisa si era illuminato. Finalmente riusciva ad inquadrare qualche tassello ed il solo richiamo di quel nome leggendario aveva iniziato a trasformare quella che viveva come un sogno strambo in una favola.
<<Certo, il Grande Sacerdote Sage! Chi altri? Comunque non direi al suo cospetto che ha sconfitto la morte, solo per evitare di dire che è anziano ahah.>>
<<No, non intendevo..>> Gomeisa fu interrotto da un cenno di Carcino.
<<Ave a voi, Cavaliere di Virgo. Sono Carcino, allievo del Grande Alphard, al servizio del Cavaliere di Cancer. Vi chiedo il permesso di passare: mi è stato ordinato di condurre questo giovane dal Grande Sacerdote.>>
Erano giunti all'ingresso della Sesta Casa e, anche se Alphard ed i suoi protetti erano ben visti, è sempre meglio mostrarsi rispettosi ed educati verso chi indossa una armatura d'oro.
<<Salve a voi, apprendisti Cavalieri.>> Disse una voce proveniente dall'interno della casa, senza che il suo proprietario si rivelasse.
<<Concedo volentieri il permesso ai discepoli della Vecchia Hydra, ma il passaggio per la mia Casa è inutile.>>
Gomeisa era stupito non tanto perché Virgo conosceva Alphard il Solitario, bensì perché era aperto e disponibile. Per la sua esperienza, Shaka era il più ottuso dei Cavalieri d'Oro tanto che il suo maestro DeathMask non perdeva occasione per farsene beffe, promuovendolo come esempio di stupidità.
<<Il Sacerdote è all'Altura delle Stelle, la notte appena passata ha descritto in cielo presagi che andavano assolutamente interpretati.>>
Nella penombra cominciò a formarsi una sagoma luminosa, finché non apparve quello che sembrava un fantasma.
<<Ma voi.. non siete il Signor Shaka!>> gridò spaventato Gomeisa, sorprendendo anche Carcino.
<<No, non sono Shaka. Io sono Asmita.>> disse il fantasma camminando verso di loro.
<<Vi prego di scusarlo, non sta bene... è proprio per questo che devo condurlo dal Grande Sage>>, cercò di intervenire Carcino, preoccupato mentre il Cavaliere li raggiungeva.
<<Vieni!>> ordinò Asmita, imponendo la sua mano su Gomeisa.
Una luce abbagliante avvolse le tre figure. In un attimo Carcino si ritrovò solo.
Quando gli occhi di Gomeisa poterono rivedere si accorse di trovarsi da tutt'altra parte. Il calore soffocante e l'odore di zolfo lasciavano pochi dubbi: erano in un vulcano.
<<Ecco di chi ti parlavo, Deuteros. Che ne pensi?>> disse Asmita, in carne ed ossa stavolta.
<<Mmf, a me sembra il solito bamboccio del Santuario. Cosa ha di particolare?>>, disse Deuteros.
<<Il permesso di vedere il Grande Sage, sulla parola di Alphard.>>, rispose Virgo.
<<La parola della Vecchia Hydra? Notevole, ma perché allora lo hai portato qui?>>
<<Già, perché mi avete portato qui?>>, intervenne finalmente Gomeisa, ormai protagonista involontario di questa sua strana giornata.
<<Assieme potremmo capire il mistero di questo ragazzo. Egli viene da un'altra realtà.>>
<<Un'altra realtà?!>>, dissero in coro Deuteros e Gomeisa.
<<Mmf, non sono mio fratello! Non sono io quello abile nei giochetti mentali.>>
<<Non conosco Demoni modesti. Non farti pregare e seguimi!>>
<<Massì, non sia mai che un po' di pratica non mi torni utile!>>, rispose Deuteros stirandosi le braccia ed avvicinandosi.
<<Ehi, calmi! Che intenzioni avete? Demone o meno, io Gomeisa, apprendista Cavaliere di Canis Minor e allievo di Cancer, non vi lascerò certo fare!>> disse Gomeisa mettendosi in posizione d'attacco.
<<Sì, sì, adesso stai fermo altrimenti ti fai male>>, disse snobbandolo Deuteros.
Nel frattempo Carcino era corso alla Quarta Casa: <<Maestro, maestro! Asmita ha portato via Gomeisa, ha detto che il Grande Sage non poteva riceverci!>>
Alphard toccò l'avambraccio del suo discepolo il quale si rasserenò e disse: <<Va bene! Corro subito dal Signor Aldebaran per dirgli di accendere la Torre dell'Inseguitore!>>
Appena la Torre dell'Inseguitore fu accesa, Sage la notò dall'Altura delle Stelle e si diresse alle sue Stanze.
Ad attenderlo vi era già Alphard, chino in segno di saluto e rispetto.
<<Alphard, avanti alzati. Non devi riverirmi così ogni volta, non sei più un mio allievo.>>
<<Gratitudine ed ammirazione non hanno età e voi mi sarete sempre maestro, anche se ho gli acciacchi, a differenza vostra.>>, rispose il Cavaliere di Hydra sollevandosi. <<Perdonate se vi ho fatto chiamare, ma stamane alla Quarta Casa vi era un giovane che dovete assolutamente incontrare. Adesso è sotto la custodia di Asmita di Virgo>>.
<<Hai fatto bene. Il Firmamento mi aveva già anticipato questa strana visita e mi ero intrattenuto per consultare le Antiche Carte.>>, rispose Sage incuriosendo Alphard.
<<Dunque sapete qualcosa? I miei occhi non si erano sbagliati su quel giovane.>>
<<Sì, i presagi parlano di un viaggiatore che ci avrebbe sottoposti ad una ardua prova.>>
<<Che genere di prova?>>
<<La prova dalla Conoscenza.>>
<<E quale viaggiatore potrebbe mai portare conoscenze superiori a quelle accessibili al Grande Sacerdote?>>
<<Grande è il sapere che difendiamo, ma la Conoscenza non è statica.>>
<<State parlando del Fato? Quel ragazzo potrebbe rivelarci il nostro destino?>>, disse pieno di una meravigliosa angoscia Alphard. In quel mentre Asmita apparve portando in braccio Gomeisa svenuto.
<<Salve Grande Sacerdote, salve Saggio Alphard. Perdonate la mia irruzione, vengo qui a fare rapporto.>>
<<Asmita, serrati sono i tuoi occhi ma aperta è la tua mente! Parla!>>, disse Sage lieto di avere dalla sua un simile alleato.
Asmita posò il corpo e prese a parlare: <<Assieme al Demone di Canon ho guardato nella mente di questo giovane. Egli non mentiva: proviene dal Grande Tempio ed è un apprendista della Costellazione di Canis Minor.>>
<<Io curo la Casa di Cancer da più di cinquanta anni e nessun Cavaliere delle Costellazioni ad essa legate ha mai visto questo ragazzo!>>, rispose loquacemente Alphard, sbalordendo persino uno che lo conosceva bene come Sage.
<<Ed ancora una volta, non siete in errore, Anziana Hydra. Le origini di questo ragazzo non sono nel passato, ma nel futuro. Egli servirà il Santuario tra duecentocinquanta anni.>>, replicò Asmita con una pacatezza quasi inadatta all'informazione che stava trasmettendo.
La notizia infatti colpì i cuori dei due anziani ascoltatori, anche se in maniera differente.
<<Come ha fatto ad arrivare qui? Chi lo ha mandato?>>, chiese impaziente Alphard.
<<Sebbene sia stato grande il potere esercitato sulla sua mente, un sigillo ci ha impedito di vedere oltre quanto vi ho già raccontato. Abbiamo insistito finché il giovane non ha perso i sensi.>>
<<Mmm. Questo giovane ci pone innanzi a un bivio. Propizio è stato quel sigillo che vi ha impedito di compiere una azione al di là delle vostre intenzioni.>>
<<Cosa intendete dire, Sommo Sage?>>, chiese Asmita, sempre propenso alla verità.
<<E' una prova. Come il Canis Minor fa da preludio al sorgere di Canis Major, così questo ragazzo può anticiparci ciò che ci spetta. Rompere quel sigillo ci darà accesso a tale conoscenza. E questa è una scelta da non compiere avventatamente.>>
Sage aveva assunto tono solenne e i due pendavano dalle sue labbra.
<<Go...Gomeisa. Mi chiamo Gomeisa, al vostro servizio Grande Sage!>>, parlò faticosamente il ragazzo mentre si rialzava.
<<Ho ascoltato quanto avete detto e grazie a quanto fatto dal Demone ho capito la situazione. Non so dirvi come sono giunto qui, né chi mi ha portato, ma posso parlarvi della mia epoca, della mia gente, del mio Santuario! Non trovo alcun sigillo ai miei ricordi.>>
<<E' chiaro!>>, intervenne Sage <<un sigillo che nemmeno Asmita riesce a penetrare, ma che il giovane nemmeno avverte: chiunque abbia fatto questo, ha voluto lasciare a Gomeisa il libero arbitrio.>>
<<Avrei dovuto capirlo subito: Gomeisa significa il Giovane con la Vista Velata. Ma adesso possiamo decidere di far cadere questo velo e conoscere il futuro!>> disse entusiasta Alphard.
<<Io sono a disposizione del Santuario e mi rimetto a voi della Famiglia di Cancer.>> disse inginocchiandosi Gomeisa.
<<No! Non parlare per adesso.>> disse Sage. <<Non capite? Questo ragazzo viene dal futuro, dal nostro futuro! Se quel futuro esiste è perché siamo stati noi a crearlo, con le nostre sole forze. Venire a conoscenza di qualche dettaglio potrà sicuramente aiutarci, risparmierà delle vite magari ma lo cambierà radicalmente.>>
<<Io so già qualcosa, allora.>> disse cupo Alphard. <<Quando ho incontrato Gomeisa, ho appreso una informazione su quello che accadrà.>>
Gomeisa capì subito a cosa si riferiva: <<Già, è vero! Si riferisce alla..>>, ma fu paralizzato dal Cosmo di Asmita: <<Perdonate il mio gesto, ma la Vecchia Hydra è più che sufficiente a custodire una informazione così preziosa e l'orecchio del nemico è sempre all'erta, persino nelle stanze del Sacerdote.>>
<<Ben fatto, ancora una volta Asmita. Gomeisa è troppo prezioso. Se apprendere i suoi segreti per noi è pericoloso, per il nemico sarebbe una occasione irripetibile. Ecco quanto il Grande Sacerdote Sage ordina: che Gomeisa venga scortato alla Casa di Libra e che i quattro Cavalieri d'Oro presenti ad Athene si riuniscano in essa per custodirlo.>>
<<Anche Aldebaran?>>, chiese Alphard. <<Sì. Sarai tu incaricato dell'accensione della Torre dell'Inseguitore e difenderai la Casa di Tauros.>> replicò Sage, lanciando uno sguardo indagatore verso il suo vecchio discepolo, come se avesse intuito qualcosa.
<<E voi che farete?>>, domandò Asmita. <<Parlerò con la Dea Athena. In Sasha ormai è quasi del tutto desto il suo potere.>> Asmita sorrise dolcemente aggiungendo <<Indubbiamente!>>
Continuò Sage: <<Spero che lei possa dirci quale sia il potere celato dietro questa prova, poiché manipolare il tempo è di divino talento.>>
<<Ihihih! Bravo Vecchio!>> disse un uomo ben vestito che osservava dentro il suo cilindro tutto quanto accaduto finora.
Ripose il copricapo sulla testa e diede un colpo di tacco al destriero alato che cavalcava alto, sopra il cielo di Athene.
<<Sapevo che era il momento propizio per divertirsi. Che tipo, quel Sage! Però nemmeno Athena potrà aiutarlo più di tanto, la mente di Kairos è imperscrutabile!>>, disse mentre un'ombra gli apparve in volto assieme ad un marchio a fuoco, che sparì subito.
<<Voglio godermi questo spettacolo, quale stella malefica danzerà allora con Hydra? Vediamo un po' chi è il più vicino.>> Lo strano uomo si tolse il cilindro e vi guardò dentro: <<Sì! Andiamo, Ishiba!>>, gridò puntando il dito verso sud.
Grazie alla sua incredibile velocità, Ishiba era giunto in quelle che un tempo erano le terre di Canaan, in Palestina sorprendendo un uomo indossante una scura armatura. <<Mephistopheles, cosa cerchi?>>, chiese.
<<Negromante... amico mio: ho una missione per te>>, rispose l'uomo scendendo da cavallo e poggiando il suo indice sul capo di Byaku.
La giornata al Santuario trascorreva frenetica, Sage aveva disposto la rimanenza dell'esercito di Athena nel modo più congruo alla strategia che aveva in mente.: Cavalieri di Bronzo erano stati inviati a richiamare chi era fuori in missione, mentre quelli d'Argento erano stati inviati a proteggere i villaggi vicini.
Il primo baluardo difensivo era Alphard di Hydra, anche se non sarebbe rimasto solo a lungo. <<No, Signor Alphard! Anche noi vogliamo difendere la Casa di Taurus, in nome del Signor Rasgado!>> Gli allievi di Aldebaran erano coriacei e fermi come il loro maestro.
<<Maestro, anche io voglio restare con voi!>>, si unì al coro Carcino, ma Alphard non si scompose e toccò il braccio del suo allievo. <<Capisco maestro. Ci penso io!>>, rispose Carcino.
<<Perché?!>>, disse una voce nemica <<lascia che a pensarci sia io, Byaku di Necromancer>>. Il nemico era arrivato!
<<Carcino, sbrigati!>>, intimò Alphard; poi si frappose dando modo a Carcino, Teneo e gli altri di scappare verso la Terza Casa e si rivolse allo Spectre con la sua voce tonante: <<Faresti bene a pensare a te stesso, pazzo di uno Spectre. Da solo, alle Dodice Case. Quale follia ti ha spinto a un simile suicidio?>>
Fra sè e sè per un attimo Byaku vacillò cercando di ricordare gli avvenimenti e le azioni che lo avevano condotto lì; davvero gli parve un suicidio. Poi l'orgoglio prese il sopravvento: <<Le Dodice Case sono nude senza Cavalieri d'Oro. E non sarà certo un malandato Cavaliere di Bronzo, per giunta senza armatura, a darmi pensieri! Muori!>>
Nel frattempo, alla Settima Casa, Gomeisa fu liberato dalla morsa di Asmita e si ritrovò circondato da armature dorate. <<Come Sage aveva previsto, lo scontro alla Seconda Casa è cominciato.>> disse Dégel.
<<Chi sta lottando?>>, chiese il ragazzo. <<La Vecchia Hydra sta onorando la mia Casa>>, rispose maestoso Aldebaran.
<<Andiamo ad aiutarlo! Perché stare qui?>> domandò impaziente Dohko. <<Non per cieca obbidenza.>>, gli rispose Asmita. <<Bensì perché la lungimiranza del Sommo Sage vede ben oltre quanto noi potremo mai vedere.>>
<<Chi troppo lontano spinge lo sguardo, perde di vista ciò che ha sotto il naso, Virgo.>> disse Aldebaran difendendo Dohko ed opponendosi ad Asmita, come spesso succedeva.
<<Eppure è vero che nessuno è più saggio e dotto del nostro Sacerdote, i suoi ordini non sono solo legge ma anche il miglior consiglio.>>, intervenne Dégel.
<<Come fate a filosofare quando le nostre orecchie vengono assalite dagli echi della battaglia!>> gridò nuovamente Dohko. Gomeisa si identificava molto nella vitalità di Dohko ed era straordinariamente sorpreso da quanto gli anni avessero potuto mitigare il Cavaliere di Libra, fino a renderlo come lui lo conosceva.
La discussione fu interrotta dall'arrivo di Teneo: <<La Vecchia Hydra oggi servirà per l'ultima volta il Santuario.>> disse Teneo, realizzando solo in quel momento che aveva le lacrime agli occhi. <<Carcino mi ha riferito che Alphard vuole aggiustare le cose affinchè il mondo che verrà sia preservato.>>
<<Dove si trova Carcino?>> chiese Gomeisa e pronta fu la risposta: <<Ci ha portati in salvo alla Casa di Gemini e ci ha detto di proseguire da soli.>>
<<Non vorrà..? Vi prego, dovete fare qualcosa!>>, implorò Gomeisa. <<No, il nostro ruolo termina qui.>>, disse Sage giunto di soppiatto sorprendendo persino Dégel ed Asmita.
<<Goimeisa...>>, continuò, <<le parole di Athena mi hanno rinfrancato. Per quanto arcano resti il potere che ti ha condotto qui, il destino degli uomini non è scolpito nella roccia. Noi a carissimo prezzo scegliamo di non cedere a questa tentazione; lottare o meno per non cambiare il tuo mondo, spetta a te. Questa è la capacità più alta dell'Uomo ma che spesso dimentica: il Libero Arbitrio.>>
Gomeisa annuì e corse via verso la Seconda Casa. Lì lo scontro sembrava arrivato all'epilogo: Byaku aveva causato tremende ferite al rivale: <<Perché non muori vecchiaccio?>>
Alphard, subendo i colpi del nemico, lo aveva condotto in cima alla Torre dell'Inseguitore. <<Non sai che l'Idra è immortale? La sua costellazione è la più ampia in cielo e adesso ti farà cadere nell'oblio!>>
L'anziano, come ultimo sforzo, allargò le braccia e cominciò a bruciare il suo cosmo. Presto l'intera struttura cominciò a tremare dalle fondamenta. <<Sei pazzo! Il tuo piano era di ucciderci entrambi facendo crollare la torre?>> realizzò terrorizzato Byaku e aggiunse: <<Ma io non starò qui a guardare!>>
Fu allora che Carcino, avvantaggiandosi della sua stazza, afferrò saldamente alle spalle lo Spectre: <<Nessuno tocca il maestro!>>. Alphard era in trance cosmica ma un attimo prima che la torre cominciò a sgretolarsi riuscì a vedere il sacrificio del suo allievo.
Quando Gomeisa arrivò, il fracasso del crollo si erà già esteso per tutto il Santuario. <<Sono arrivato tardi!>>, disse piangendo. <<Gomeisa!>>, lo chiamò una voce. Alphard era ancora vivo. Aveva protetto Carcino avvolgendolo con quel che restava del suo cosmo. <<Salva Carcino, ti prego.>>
Posò per l'ultima volta la mano sull'avambraccio dell'allievo svenuto, sorrise e svanì mischiandosi al polverone alzatosi.
<<Vecchio, quasi me la faceva!>>, ulrò Byaku ammaccato spostando le rocce che lo seppellivano. <<Gli è andata male!>>
<<No.>> disse Gomeisa. <<Il Nobile Alphard è riuscito nel suo intento di disegnare la futura era! Io voglio che quel disegno sia completato, preparati!>>
Un rumore di passi e di un applauso attirò i due contendenti. <<Bravi, bravi! Mi avete davvero allietato! Però adesso liberiamo un po' la scena!>>. Si udì uno schiocco di dita e Byaku fu risucchiato via.
<<Chi sei??>>, urlò Gomeisa, ponendosi istintivamente a difesa del corpo di Carcino. Yoma si avvicinò palesandosi. <<Papà?! Cosa ci fai qui?>>. <<Sono qui per svegliarti! Svegliati Gomeisa, svegliati!>>
Quando Carcino aprì gli occhi, si ritrovò nel suo letto nella Casa di Cancer: erano passati tre giorni. Vide accanto a lui Sage che attendeva il suo risveglio. Carcino lo guardò e pianse: <<Il maestro, la Vecchia Hydra..>> <<Lo so.>> disse Sage. <<la Vecchia Hydra si è sacrificata per la Giovane Hydra. Non è forse questo il segreto della sua immortalità?>>
Un sorriso tagliò le lacrime di Carcino. <<Sapete, Gran Sacerdote, mi tornano in mente le parole di Gomeisa>>, disse, <<voi ed il maestro avete davvero sconfitto la morte!>>.
<<Svegliati Gomeisa, svegliati!>> Era una fresca mattina quando Gomeisa si destò di soprassalto nel suo letto alla Casa di Cancer.
<<Papà! Ho fatto uno strano sogno!>> <<Me lo racconterai un'altra volta, adesso preparati che il Cavaliere d'Oro di Cancer sta per tornare>>, rispose Goma, il fedele manutentore della Quarta Casa.
Mentre Gomeisa, ancora intontito, si era allontanato, aggiunse: <<Tanto per un bis c'è sempre tempo!>> e scoppiò in una intima risata. Un marchio a fuoco gli comparì in viso, per poi subito sparire.











wolferetic
Forma:
Trama:
Caratterizzazione & Ambientazione:
Originalità:
Emozione:
Recensione: Leggendo questa fiction credo, e dico "credo" di aver capito chi è l'autore, per cui cercherò di dedicargli una bella recensione completa e sincera; allora come trama in sè l'ho trovata interessante, spiritosa a tratti, Gomeisa mi piace come carattere e come è stato rappresentato! Mi è piaciuta molto anche l'idea di inserire l'armatura di Hydra che io personalmente non rammentavo, ottima prova per il grande Sage che ne esce come il valoroso e saggio condottiero che tutti rammentiamo, IC (In Character) perfetto per lui! La sintassi generale forse risente un pò dell'eccessiva velocità con cui si svolgono gli eventi, specialmente verso il finale dove il tutto mi pare un pò affrettato e in alcuni punti mi ha spiazzata, in particolare sul finale dove non ho compreso appieno un dettaglio (domanderò conferma all'autore a tempo debito). Concludendo, mi è piaciuta molto ma la trama si è un pò persa per strada e questo gli ha impedito, per quanto mi riguarda, di dargli un 5 pieno alle voci "Emozione" e "Trama"! Complimenti all'autore però, un ottima prova! wink.png
Fëanor Spirito di fuoco
Forma:
Trama:
Caratterizzazione & Ambientazione:
Originalità:
Emozione:
Recensione: Una fantastica avventura da leggere e vivere tutta d'un fiato! Vorrei citare molti passi, ma eviterò per non spoilerare chi ancora deve leggerla. Commento partendo subito dalla cosa che mi è piaciuta meno: la forma. Per me è stato abbastanza evidente che questo lavoro è stato scritto di fretta ed in breve tempo perché la sua forma è molto molto buona, forse la migliore dei lavori presentati, ma troppo eterogenea! Mescola quello che quasi sembra uno script da fumetto a sintassi da romanzo elaborato. Il risultato ha reso il lavoro molto piacevole alla lettura, mai stancante però ha prodotto anche un ibrido narrativo. Il problema non è certo la rottura degli schemi, bensì il fatto che sembra un effetto quasi sfuggito di mano. Sicuramente con più tempo e con qualche rilettura, si sarebbe raggiunta la "forma perfetta" per questo genere di lavori, secondo me. Per il resto sono stato del tutto sorpreso. La trama è complessa, cambi e colpi di scena, un numero notevole di personaggi.. insomma 5 è il massimo che si poteva dare, altrimenti avrei dato di più. Voto altissimo anche per la caratterizzazione ed ambientazione: malgrado i tanti personaggi ed i tanti luoghi, praticamente tutti e tutto hanno ricevuto la loro precisa connotazione; ovviamente qualcuno e qualcosa più degli altri. Ho apprezzato da morire l'originalità: questo è stato il solo lavoro che ha preso il Tema del Concorso, lo ha sviluppato ed esaurito, ma contemporaneamente lo ha avvolto con le idee originali che aveva l'autore. Francamente io non trovavo il tema entusiasmante, quindi questa scorpacciata di idee ha praticamente appagato la mia voglia di genialità! Anche il lato emotivo viene pienamente soddisfatto: il ventaglio di emozioni è ampio ed approfondito in maniera non ridondante. Non posso fermarmi al commento delle varie voci, devo sottolineare come la storia sia perfettamente incastrata nella continuity ufficiale e come risulti verosimile (un solo piccolo bug, ma che forse bug non è.. Curtiss). Degna di estrema lode la scelta dei nomi, penso che siano tutti collegati strettamente con quanto succede e sono stati presi dal mito e dall'astronomia. Persino una figura come "Ishiba", che penso sia un tentativo di tradurre "Cavallo di Pietra", ha una storia nel suo nome e questo indica quanta attenzione ai dettagli ha messo l'autore. Poteva concentrarsi un po' anche nella forma a questo punto! In generale, personalmente ho amato l'interazione tra i Cavalieri d'Oro e tra i Cavalieri in generale (che è la cosa che i fan più desiderano vedere sviluppata bene), il fatto che il Maestro e la sua controparte settecentesca NON si vedano (così si è potuto introdurre personaggi nuovi e contemporaneamente evitare situazioni noiose e ripetitive) e che non ha prevalso il buonismo, ma la straordinarietà di Goma. Infatti il titolo lascia un po' sorpresi e lo si capisce solo quando si arriva a comprendere il finale del racconto. La forte sensazione è che stiamo leggendo una storia all'interno di un Universo più grande e talmente tangibile da essere esistente.. per me, fan di Tolkien, è una cosa da ammirare. I "numeri" in totale dicono che ho valutato questo lavoro 23 stelline.
PS: Spero davvero che ci si possa confrontare con l'autore circa i nomi che ha scelto ed i loro significati, è affascinante.


Nota: Non posso mettere il "Thanks" perché il forum ovviamente vede me come autore del post, quindi lo specifico qui che do il Thanks a questo Lavoro smile.png
Guybrush Ulysses Threepwood
Forma:
Trama:
Caratterizzazione & Ambientazione:
Originalità:
Emozione:
Recensione: Mi sento un pò sfigato a commentare dopo la recensione antologica di Fëanor, penso che farò solo brutta figura. Però dico la mia anche se non credò aggiungerò molto. Tra i tre racconti questo è quello che si lascia leggere meglio, è l'unico che ha una trama articolata, è l'unico che ha creato più di un personaggio, è quello che ha offerto più luoghi e caratterizzazioni, è l'unico dei 3 a essere stato originale e infine è quello che dopo tante emozioni quando finisce ti lascia soddisfatto ma anche con la curiosità di averne ancora. Gli altri due lavori mi sono sembrati buoni e mi sono piaciuti, ma questo è stato di un'altra categoria. Più ci penso e più mi sarebbe piaciuto fossi stato io a scriverlo.
Cancer no Sage
Forma:
Trama:
Caratterizzazione & Ambientazione:
Originalità:
Emozione:
Recensione: la cosa che mi è piaciuta di più è senza dubbio la scelta dei personaggi usati e sopratutto l'utilizzo di due cloth che hanno avuto poco spazio nell'universo Saint Seiya ovvero Hydra e il Cane minore.. Mi ha colpito l'originalità di voler creare( o per lo meno come li ho immaginati io) questi due saint o aspiranti saint (nel caso di Gomesia) in modo diverso da come li abbiamo visto nel manga /anime. La trama non è stata mai noiosa anzi mi faceva andare avanti sempre più dandomi la voglia e la curiosità di sapere cosa sarebbe successo. A tratti mi sono immedesimato nel personaggio e ho vissuto le sue stesse emozioni. Le poche cose che non ho gradito sono state la forma, come ha detto pure Fëa poteva essere più curata, proprio per questo ho dato 3 stelle e il carattere di Gomesia, mi sembra che si faccia trasportare troppo dagli eventi e che sia un pò troppo passivo. Ovviamente si trova davanti gente come Asmite che hanno un cosmo mostruoso paragonato al suo di apprendista però avrei preferito un personaggio più attivo, proprio per questo ho dato 4 stelline dovute anche al fatto che hai ripreso il concetto di episodio G, ovvero di concepire la casa del gold come una casa dove dormire e viverci e sinceramente quel concetto di Okada a me non piaceva:). Nel complesso comunque la storia è Ottima anche se hai fatto un pò l'errore della Shiori, ovvero iniziare alla grande per poi perderti un pò alla fine dove la storia appare un pò più confusa e forse troppo veloce. Quando è possibile vorrei farti delle domande per caire un pò questo finale che nonostante ciò mi è piaciuto sopratutto perchè non mi è apparso per nulla banale e lascia con un punto interrogativo..ancora complimenti laugh.gif

PS: Ottimo pure i particolari riguardanti i nomi e le costellazioni
Elly
Forma:
Trama:
Caratterizzazione & Ambientazione:
Originalità:
Emozione:
Recensione: I miei complimenti all'autore soprattutto per la trama: coerenza, scorrevolezza e colpi di scena meritano il mio voto pieno. Parecchio impegno e grande lavoro concettuale alle spalle, persino nei nomi usati e nelle ricerche (o comunque conoscenze) dimostrate; inoltre graditissimo "concept", l'unico tra l'altro che spiega come un avvenimento del genere si sia potuto verificare: indiscusso voto pieno per l'originalità.
La forma è sostanzialmente molto buona, alcune affermazioni sono da incorniciare. Degna di nota la caratterizzazione dei personaggi: non avviene tanto attraverso descrizioni ma dalla naturalezza con cui agiscono, il che indica che l'autore si è completamente immedesimato in essi e nella situazione, lasciando al lettore il ruolo attivo di conquistare a poco a poco la scena.
Devo ammettere che personalmente non prediligo i racconti caratterizzati da questo stile narrativo, ma nonostante ciò, tutta la mia ammirazione per questo lavoro è oggettivamente irrinunciabile.
Ikki no Phoenix23
Forma:
Trama:
Caratterizzazione & Ambientazione:
Originalità:
Emozione:
Recensione: Anche questo un ottimo lavoro.. trama eccellete mi ha coinvolto molto nel leggerla per non parlare della Caratterizzazione & Ambientazione migliore di tutte le altre in gara..solo la forma non mi è apparsa poco consona al livello generale mi ha emoziano molto con finale piacevole!
MH-5
Forma:
Trama:
Caratterizzazione & Ambientazione:
Originalità:
Emozione:
Recensione:
La forma del testo mi è parsa un po' un gran minestrone...ho fatto fatica a seguire il discorso nell'alternanza quasi frenetica di discorsi diretti che secondo me rimangono privi in alcuni stralci del minimo sindacale descrittivo.
La trama di per sè è avvincente, ma lo svolgimento mi sembra un po' carente. Oltre alla confusione che si rischia trovando tanti personaggi in azione in un racconto breve (confusione che può essere comunque scongiurata a mio parere con una bella revisione della forma), ci sono molti passaggi affrettati o comunque un po' proposti ma senza un effettivo svolgimento o motivazione (ad esempio la partecipazione di Byaku, che viene tirato in ballo senza nemmeno rendersene conto ed è privo di un effettivo motivo per fare ciò che sta facendo e comunque, per il ruolo che ricopre, potrebbe essere ben sostituito da uno spettro che sia più adatto a una comparsata, a differenza del Negromante che come personaggio richiederebbe molta più attenzione e un tratteggio più raffinato).
Anche l'interesse mostrato da tutti subito senza riserve per il protagonista pare un espediente po' affrettato, mentre l'intervento di Deuteros, seppure una delle parti secondo me migliori per com'è narrata, è del tutto superfluo (dato che Asmita può entrare e uscire a piacimento dalle menti delle persone anche da solo).
Ottima invece la caratterizzazione di (quasi) tutti: dai discepoli di Aldebaran a Deuteros ad Aldebaran stesso a Dégel a Death Mask che si burla di Shaka (geniale) a Carcino (significa granchio in greco vero? E' anche il nome del mostro mitologico dall'aspetto di granchio gigante affrontato da Ercole assieme all'Idra, ottimo riferimento mitologico). Forse Sage è un po' meno definito di come meriterebbe ma ciò che toglie la quinta stella a questa categoria è Byaku, totalmente privato della sua personalità e del suo carisma.
L'emozione si ritrova soprattutto nel coinvolgimento, davvero ben riuscito, del lettore nello smarrimento del protagonista (che porta anche a delle uscite quasi comiche molto carine), ma è un po' carente per quanto riguarda il sacrificio di Hydra, che secondo me andrebbe gestito in modo più patetico (nel senso greco del termine) per essere davvero efficace (ma ottima la frase di Sage in cui commenta l'immortalità dell'Idra).
L'originalità c'è proprio tutta in questa storia, non c'è che dire, considerato anche il finale e, soprattutto, la scelta di far indossare ad un anziano un'armatura dall'aspetto molto "sui generis" come quella dell'Idra.

Manichan
Forma:
Trama:
Caratterizzazione & Ambientazione:
Originalità:
Emozione:
Recensione: -.


Partiamo subito dal punto focale di tutto. TUTTO

E se voi, un allievo/a di un Cavaliere d'Oro del 1990, vi trovaste nel 1741 al Grande Tempio, due anni prima della Guerra di Lost Canvas, cosa fareste?

Se VOI - Cosa FARESTE

Il problema del voto alla trama sta tutto qui, ho scelto una via di mezzo. La trama in sé è nettamente la più articolata di tutte e qui va la mia personale stima all'autore che è riuscito a metterla in piedi in mezzo pomeriggio, per quanto ci fossero 15 giorni a disposizione. Penso che da come è posto il tema del contest, salvo scappatoie dell'ultimo secondo, fosse vincolante che il protagonista del racconto fosse l'allievo. In questa storia invece ha fatto poco più che da comparsa, come un oggetto prezioso che però non ha margini di azione. La storia è stata portata avanti da chiunque tranne che da lui, con la regia determinante dei soliti noti. Ho trovato deludente trovare solo un accenno al maestro del 900 e nemmeno la presenza del corrispettivo del 700. Doveva essere il cuore della trama! Il 3 viene da questo: misto fra il 5 della trama in sé e l'1 per quello che IO ho percepito come un fuori tema. Per il resto, la narrazione è a tratti confusionaria e alcuni punti potevano essere resi più chiaramente, specie nella parte finale con il riferimento al marchio

La forma è decisamente buona, forse risente della frettolosità e puo' migliorare. Non ho intenzione di far ricadere sull'autore colpe non sue. Io non amo i dialoghi diretti ma sono stati molto utili e ben fatti, snellendo la narrazione e risultando appropriati, anche se a tratti ho trovato espressioni un po' troppo colloquiali anche per il contesto

Sulla caratterizzazione dei personaggi, ho apprezzato particolarmente i nuovi ingressi e un po' meno le figure storiche, che spesso hanno "fatto numero" senza troppo approfondimento. I nuovi personaggi introdotti, allievo a parte, fanno una bella figura e risultano piacevoli da seguire nelle loro azioni. Sull'originalità, non prende il massimo solo per una cosa: Yoma. Sa di dejavu il suo ruolo di manovratore per noia, comprategli un mazzo di carte! Probabilmente il fatto che abbia accentrato su di sé la storia essendone la chiave non è stato di mio gradimento

SUlle emozioni, credo di aver detto tutto. La perla del racconto è senza dubbio l'immortalità dell'hydra, un momento molto alto e toccante. Per il resto, i motivi per cui la storia non mi ha preso tantissimo li ho espressi. Come storia in sé è ottima, come partecipante al contest secondo me si è focalizzata sui punti sbagliati.
titania76
Forma:
Trama:
Caratterizzazione & Ambientazione:
Originalità:
Emozione:
Recensione: Non mi sono mai trovata a mio agio nel mettere voti quantificativi, non me ne ritengo all’altezza, ho sempre preferito poter dare un giudizio a parole ma ahimè qui ho dovuto farlo e ora spero di riuscire a spiegare obiettivamente le mie valutazioni.

Sarò quindi breve e succinta e spero che chi leggerà questa recensione arrivi fino in fondo!

Dunque, iniziamo dalla forma: beh, c’è poco da dire, l’ho trovata piuttosto buona e si adatta bene al mio gusto personale, la lettura ne è risultata ai miei occhi, nel suo complesso fluida e scorrevole. Forse troppi dialoghi ma non si può avere tutto dalla vita.
La trama: Mi è balzata subito all'occhio una palese incongruenza nelle prime righe della storia. Probabilmente è una sciocchezza però mi ha lasciata perplessa. Nel corso dei secoli il santuario non è mai cambiato di una virgola, soprattutto per quello che riguarda la parte più importante e sacra ovvero la zona delle 12 case e relativa torre che l'autore chiama "dell'inseguitore", io personalmente non so se questo sia il vero nome o attributo di questa torre, oppure sia stato dato dall'autore della storia, lo trovo comunque abbastanza appropriato.
Dicevo dell'incongruenza, come può il protagonista, o presunto tale, allievo di un cavaliere d’oro, che vive la sua vita all’interno del santuario, in una delle case dello zodiaco… (vabbé che tanto il fandom è abituato a usare le 12 case come fossero alberghi ad ore facendovi soggiornare cani e porci…) rimanere sorpreso nel vedere questa torre nella direzione della casa del Toro se è sempre stata lì? La mia reazione istintiva è quindi stata di pensare che questo personaggio fosse un millantatore. Che strani scherzi che può fare la mente, vero?
Questo però può valere se l’autore ha identificato questa “torre dell’inseguitore” con la meridiane dei 12 fuochi. Io l’ho interpretata così, sto dunque sbagliando?

È comunque una buona storia ben articolata dall’inizio alla fine ma pecca in alcune parti di una certa confusione, forse dovuta alla presenza di troppi personaggi sulla scena che mi hanno costretta a rileggere alcuni punti per riprendere il filo della storia. Nota di merito comunque per lo svolgimento e l’ampiezza della storia ma che a tratti sposta troppo l’attenzione dalla vera traccia che doveva rappresentare la storia stessa. A volte è uscita fuori dai binari.

La parte finale, il risveglio del protagonista o il ritorno nel suo tempo se vogliamo dirla così, è stata una delle parti meno comprensibili della storia per me e ho dovuto confrontare le mie impressioni con una seconda persona per arrivare alla soluzione, infatti da sola avevo sbagliato ad identificare sia l’ospite futuro di Kairos sia il contesto nel quale si svolgeva la storia, a fine lettura ero convinta che si fosse trattato tutto un sogno, il che avrebbe mandato fuori tema tutta la storia, e solo ora ho capito davvero il significato del titolo.

Per quel che riguarda la caratterizzazione e ambientazione: devo fare i complimenti all’autore per aver reso i personaggi abbastanza aderenti alla caratterizzazione che ne fa la Shiori, anche se non tutti sono stati trattati con la stessa cura. Alcuni personaggi sono stati tratteggiati con estrema noncuranza e superficialità un esempio lampante è Deuteros, che l’ho trovato quasi una macchietta. Dov’è finita l’insita e imprescindibile arroganza dei cavalieri d’oro? Avrei sinceramente gradito un maggiore impegno per estrapolare la loro vera natura, un’introspezione più marcata.

Un piccolo appunto, la caratteristica principale di Dohko da giovane non è la vitalità ma l’impulsività. In tutto il manga si evince questo.

L’unico personaggio di spicco nell’intera storia è stato il vecchio Hydra, guarda caso un altro personaggio originale, anche se mi è parso un po’ calato nel ruolo dell’odiatissimo Gary Stu in certi momenti, va bene riconoscergli rispetto per la sua veneranda età e considerazione per l’esperienza e la saggezza accumulata ma non dimentichiamo i ruoli, è un cavaliere di bronzo. Il protagonista Gomeisa invece, o presunto tale, è stato letteralmente annichilito dalla presenza degli altri personaggi e in alcuni punti anche dall’autore stesso che ha privilegiato altri attori – trattati poco ma ugualmente sufficientemente resi nella loro natura canvasiana ma rimasti statici nei confini che ne traccia la Shiori – e cosa ancora più fondamentale non è nemmeno il protagonista della storia, il titolo andrebbe conferito a pari merito fra il vecchio Hydra e Yoma!

Un problema di non poco conto di questa storia per il contest: il protagonista doveva essere l’allievo, ma questi è tutto fuorché il protagonista. Il vero protagonista e manovratore dietro le quinte è Yoma ovvero il Goma del futuro. Questo è il pericolo di utilizzare un personaggio come Yoma (o Kairos se vogliamo essere più precisi), è un accentratore naturale. Certo la sua presenza può dare una spiegazione plausibile al salto temporale dello pseudo protagonista ma non è affatto indispensabile spiegare questo passaggio e comunque non era uno degli aspetti fondanti per la trama. Anzi dare una così palese spiegazione fa difettare la storia in originalità anche se ne può guadagnare la trama.

Nonostante i voti siano tutti nella sufficienza, arrivo alle valutazioni che meno mi hanno colpita. Originalità: un plauso all’autore naturalmente per la storia, ma non vi ho trovato tutta questa originalità. Mi è sembrato di leggere un capitolo del Lost Canvas, ne più ne meno. Se da un lato può essere un pregio, dall’altro, a mio giudizio lo rende anche un difetto, soprattutto se si deve considerare appunto l’originalità. Se volevo leggere un capitolo di Lost Canvas mi leggevo il manga. Mi aspettavo qualcosa di più personale dalla storia, un punto di vista diverso, uno sviluppo magari parallelo, anche solo l’approfondimento di un piccolo particolare che potesse farmi capire a che tipologia di scrittore appartenga l’autore e poterne apprezzare le sue qualità più veritiere.

Ecco, questo è uno dei difetti di questa storia, è troppo inquadrata nell’universo canvasiano, è innegabile che la storia sia godibile anche perché ben in linea con l’ambientazione del Lost Canvas, ma rientrarne così esageratamente rende questa storia quasi una copia del manga. Se ci fosse stato un parametro specifico per questo aspetto, avrebbe preso il massimo dei voti.

Un punto a favore dell’autore, devo ammetterlo, ha creato uno splendido Yoma/Kairos Gaiden. Chi vuole proporlo alla Teshirogi perché lo realizzi? Oppure chi vuole cimentarsi nel disegnarlo? Sarebbe interessante vederlo trasposto in manga.

Ed infine arrivo al punto a me più caro, l’emozione: io sono un tipo di persona molto emotiva. Spesso piango per un nonnulla, sia che venga ferita deliberatamente e presa a pesci in faccia sia che stia guardando un film comico. Non fatemi mai vedere i film di “Fantozzi” o “Amici Miei” se non mi volete sulla coscienza A volte piango perfino nel vedere quell’irritante ragazzina della pubblicità delle sottilette. Forse lo si evince anche dai miei scritti, per me far suscitare l’emozione, o cercare di farlo, è una cosa fondamentale, anche a discapito di tutti gli altri parametri di cui una storia necessita, ci metto tutta me stessa e impegno, perché è l’emozione che mi fa arrivare fino in fondo ad una storia, sia che la scriva o che semplicemente la legga. Qui sinceramente non ho trovato nulla di particolare, anche se è stata sufficiente a farmi arrivare fino in fondo. O forse era solo curiosità. Da come si stava sviluppando la storia mi sarei aspettata della viva suspance, invece mi ha lasciata con l’amaro in bocca e una sorta di insoddisfazione. Forse se si fosse trattato della trasposizione in manga, avrebbe raggiunto il suo scopo, spesso i disegni aiutano.

Ora un’ultima considerazione su questa storia, che è a tutti gli effetti una bella storia. Per i segni grafici presenti nel testo non sono riuscita leggerla con comodità direttamente sul forum, anche se la prima lettura, quella più superficiale che solitamente mi viene dalla curiosità di leggere la storia in sé, è avvenuta direttamente sul forum, l’ho quindi riportata su word per poterla leggere meglio e più approfonditamente per poterla valutare con impegno e serietà ed esprimere così il mio massimo rispetto per la storia e l’autore.

Solitamente quando uso il word ho dei comportamenti condizionati (sviluppati nel corso degli anni) che mi portano a fare alcune operazioni in automatico quali: formattare il testo con il giustifica; cambiare il carattere in Bookman Old Style e adeguarne di conseguenza la grandezza se necessario; inserire il numero di pagina. Sono piccoli vezzi che mi concedo, sempre, anche per i file più insignificanti. E da quando ho iniziato ad usare il conta parole, (il mio nuovo giocattolino che uso fin troppo spesso ora, e che è anche un’insidiosa fonte di distrazione) questo mi ha portato a fare una scoperta scioccante ma del tutto involontaria.

Chi sta leggendo da qui in avanti, starà già malignamente pensando che io per invidia o ritorsione mi voglia attaccare al capello, ma non è affatto vero. Non sono così meschina da cercare una scusa o un‘occasione qualsiasi per sputtanare la gente gratuitamente. Ho il massimo rispetto per quest’autore e la sua opera e come potete vedere da queste poche righe che ho scritto, ho messo tutto il mio impegno per recensire adeguatamente.

E comunque qui si tratta di un intero parrucchino!

La storia, che ribadisco fino alla nausea merita molti apprezzamenti e tanto di cappello all’autore, è di 3401 parole titolo compreso. Devo dunque fare una tirata d’orecchie all’autore della storia per la sua sbadataggine nel non aver controllato il suo scritto e soprattutto a chi era preposto al rispetto dei parametri specificati nel bando del contest per le storie in concorso mancando così il suo dovere.

Se qualcuno non avesse insistito tanto per avere un limite massimo di parole così ristretto…
yato89
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Emozione:
Recensione: Di per sè non è male come storia, ma è minata da uno stile troppo diretto e semplice. Descrizioni ridotte all'osso, dialoghi quasi da sceneggiatura ne minano il quadro complessivo. un peccato perchè di per sè è una storia abbastanza originale e ben congeniata, ma purtroppo così limitata. Anche qui: nomi normali no? laugh.gif
Comunque IMO la base c'è, ma non è stata utilizzata a dovere, peccato...
Ice Queen
Forma:
Trama:
Caratterizzazione & Ambientazione:
Originalità:
Emozione:
Recensione: Nn ci sono molte cose da dire ... sembra il lavoro di uno scrittore professionista. Faccio prima a dire la cosa brutta ... anzi meno bella che è lo stile dinamico e profondo che mi ha permesso di leggere la storia tutta d'un fiato senza annoiarmi mai che purtroppo cambiava troppo bruscamente ... in una storia breve se ne risente. Personaggi bellissimi, su tutti mi sono piaciuti Sasha e Deuteros resi molto bene, oltre alla 'famiglia Cancer'. Alcuni colpi di scena erano da film ... davvero ... tutto perfetto, nn posso aggiungere altro ai complimenti già fatti dagli altri.
°Valy-san°
Forma:
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Emozione:
Recensione: Questa storia è davvero meravigliosa e fra le tre è quella che mi ha fatto emozionare di più. L' unica pecca è stata il fatto di non aver sfruttato appieno la traccia proposta dal contest , dando più spazio agli altri personaggi rispetto al protagonista , al suo maestro e al corrispondente nel passato di quest' ultimo.
Per quanto riguarda la forma , la fic era scritta correttamente con stile chiaro , dialoghi ben strutturati ,buona alternanza tra parti narrative e parti descrittive, che contribuisce a rendere bene il repentino susseguirsi delle varie "scene " nella storia. L' unica cosa che segnalo è un po' la frettolosità che ho notato un po' in tutta la fic , ma mi complimento con chi l' ha scritta per il fatto di aver saputo contenere tutte queste idee in una one-shot . Secondo me si sarebbe potuta scrivere anche una long fic di quattro o cinque capitoli (fuori dal concorso , ovviamente).
La trama , nonostante non rispetti appieno la traccia data, l' ho trovata davvero fantastica. Una bella trama avventurosa , ricca di avvenimenti e di colpi di scena . Interessante, coinvolgente e , in alcune parti, anche imprevedibile e divertente .
Sono stata davvero contenta di leggere una storia così , grazie anche ai o anche, soprattutto, Yoma, che quelli che , come Dégel, appaiono giusto per due secondi mi sono sembrati davvero IC e caratterizzati davvero bene , mi sarebbe piaciuta anche un po' di introspezione psicologica in più ma sono consapevole che non si può avere una one-shot che sia sia ricca di avvenimenti e di azione sia focalizzata molto sui personaggi .
Anche gli OC introdotti sono davvero ben caratterizzati , anche meglio dei personaggi della serie disegnata dalla Shiori . Mi è piaciuto come è stato caratterizzato il vecchio Saint dell' Hydra che , secondo me, insieme a Yoma , sembrava essere il vero protagonista della storia . Mi ha colpito molto il suo sacrificio alla fine.
Goma , invece, si sarebbe potuto caratterizzare meglio . Anche lui è un bel personaggio, certo, ma ancora non mi è ancora del tutto chiaro il suo carattere e i suoi pensieri . Insomma, mi è sembrato un po' piatto.
Anche l' ambientazione, nonostante fosse quella di Lost Canvas, era buona . Anche se si sarebbe potuto fare qualcosa in più. Comunque , come ho già detto, mi sembra, il voto per l' originalità è compensato dal fatto di aver avuto mille idee per una sola one-shot.
In conclusione, davvero un ottima storia. Certo, almeno secondo me, sarebbe stato meglio se fosse stata scritta come long fic , approfondendo di più tutta la vicenda e i caratteri dei personaggi , ma anche così devo dire che il risultato non è niente male.
Complimenti smile.png .
UltimateShiryu
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Caratterizzazione & Ambientazione:
Originalità:
Emozione:
Recensione: un racconto degno di questo nome, e' stato un piacere leggerlo anche perche' e' riuscito a fare proprio il concorso che di suo aveva un tema che era un po una palla. pero' nn mi e' piaciuto l'atteggiamento che mi e' parso strafottente nel voler fare tutto in una volta. nn e' che siccome e' innegabilmente bravo deve snobbare gli altri. ho tolto una stella a tutte le voci tranne originalita' apposta per questo. sei bravissimo ma sii piu' umile
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