DanyFdP Pres.Ing. Sorkino™
May 4 2008, 01:01 AM
CITAZIONE(Fëanor Spirito di Fuoco @ May 3 2008, 11:30 PM)
La mia ignoranza entra in gioco.. biologicamente, da quando è considerabile "vita" l'embrione?
Credo che questa sia la questione più discussa e purtroppo non ci i riesce ad accordare. C'è chi dice che la vita inizi nel momento in cui l'ovulo è fecondato, chi invece considera l'inizio il momento in cui comincia a svilupparsi il sistema nervoso. I più romantici considerano l'inizio quando comincia a battere il cuore del feto.
Personalmente non reputo "vita" una palla di cellule. Neanche vedere il feto a forma di girino. Comincio a pensarla diversamente quando però si comincia a intravedere una forma umana. E' il momento in cui penso all'aborto come ad un assassinio.
Ritornando al caso degli esempi:
1) Sono d'accordo con l'aborto. Probabilmente, lo ammetto, per puro egoismo. Un figlio malato credo sia quanto peggiore possa capitare a qualcuno ed è qualcosa che ti porti dietro per sempre. Ora: se il figlio è sano in ogni momento della gestazione, ma succede qualche incidente durante il parto, con il tempo accetterei la sua diversità. Se invece conoscoessi la sua situazione patologica con congruo anticipo, propenderei sicuramente per l'aborto.
2) Aborto senza ombra di dubbio. Non è più un ragionamento puramente egoistico. Rappresenterebbe un enorme fardello per gli altri figli che dovrebbero occuparsene alla dipartita dei genitori.
3) Credo che sarebbe troppo penoso per un genitore vedere il proprio bambino spegnersi senza poter far nulla. Conoscendomi, sarebbe un dolore atroce da sopportare. Aborto anche in questo caso.
Sarò pure bastardo, ma un figlio malato lo vedo più come una "croce" piuttosto che una benedizione. Soffrirebbe lui, soffrirei io e soffrirebbe la famiglia. Per questo sono favorevole all'aborto in questi casi. Ovvio che non mi sbatte niente di ciò che dice la Chiesa.