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helois

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helois
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17 Dec 2011

mi son ritrovato a pensare in queste ultime ore al manga classico:ormai l'averlo in camera non me ne importa più nulla!

l'importante è il ricordo di me da piccolo che lo compravo lo sfogliavo e fine.. il primo manga,il 9,non mi ricordo nemmeno più dove l'ho comprato!

ma è normale? è capitato anche a voi?



( alla fine su ebay la collezione completa della granata vale 120-140€.. sono parecchi soldi che guadagnerei.. )






p.s. so che non è molto attinente all'argomento dei topic..se ci fosse qualche altro topic analogo spostate pure
9 Dec 2011
(ho cercato in lungo e in largo,ma non ho trovato niente su questo argomento..)

preso dal ricordo dell'anime mi metto a guardare delle puntate di Nettuno(Asgard lo so a mente,le 12 Case rischio di guardarmele tutte..)dall'inizio e mi imbatto nella prima puntata.. c'è un particolare che mi ha colpito..

ma andiamo con ordine, abbiamo presente tutti la concezione riduttiva del Kuru,ovvero questa?


non ci ha mai degnato di una panoramica dall'alto decente.. riducendo il tutto a meri corridoi negli scogli..
come in questo caso:

in cui poco dietro la colonna c'è il nulla.. dry.gif

c'è stata solo la Shiori che ci ha dato una panoramica dall'alto di Atlantide,che tutti conosciamo:


no.

c'è un altro punto in cui si vede una panoramica dall'alto.



ho avuto un attimo di commozione..

se è farina del sacco di Araki,adoro ancora di più quell'uomo..


e stimo ancora di più la Shiori se si è ispirata questo FRAME per fare Atlantide..
14 Aug 2011
Prefazione

800 a.C. , dopo una dura Guerra Sacra vennero a mancare allievi a cui trasmettere il sapere.
Prima la consuetudine era avere uno,al massimo due, allievo, che alla morte del cavaliere ne prendeva il posto.
L'ultima guerra è stata così dura da colpire soprattutto i giovani allievi,perdendo così alcuni validi futuri cavalieri. Costringendo altri ad assumersi la responsabilità di portare avanti i giovani cavalieri.
Venne a mancare il Grande Sacerdote per via dell'anzianità e il cavaliere più indicato fu un muriano,il primo muriano a rivestire tale carica.
Con più apertura mentale rispetto ai precedenti,ascoltò le costellazioni e scoprì che c'erano altri popoli nel mondo che venivano scelti per diventare protettori della dea Atena,seppur non di greche origini.
Vennero affidate delle missive a tutti i cavalieri di più alto grado e imposto,in un certo senso,loro di rintracciare discepoli al di fuori delle mura di Atene.
Questo inevitabilmente spaccò in due fazioni la popolazione e i cavalieri ateniesi. Soprattutto perché non era prevista ne una Guerra Sacra imminente,ne scontri contro altre divinità.
Così in un periodo di stallo,verranno accolti non greci tra le mura di Atene.

Capitolo1

Arrivò finalmente ad Atene,la città con i suoi edifici che si stagliano oltre le mura risplendono alla luce primaverile, le guardie incrociano le lance per evitargli il passaggio.
“motivo della visita ad Atene,straniero?”
la figura,togliendosi il cappuccio, risponde con un greco poco corretto: “sono qui per addestramento,ho ricevuto invito-frugandosi nella borsa-dal cavaliere Acquario...Ganimede...ecco..”
porge la lettera alla guardia,la quale la apre,la legge..e poi la strappa.
“questa è una lettera falsa.. vattene finché sei in tempo.. non voglio perdere tempo ad arrestare un individuo del genere..”
Lo straniero se ne stava andando quando alle spalle della guardia appare un cavaliere dall'età indefinita,capelli viola e indossa un'armatura verde smeraldo.
“guardia,che succede qua? Che vuole quello straniero?”
l'altra guardia trasalisce:“oh,mi perdoni!non l'avevo vista-si inginocchiano entrambe le guardie-Maleid del Drago..”
riprende l'altra guardia:“il ragazzo proviene dall'Asia del nord,dice di esser uno scita e porta con se una lettera,che credo sia finta,firmata da Ganimede dell'Acquario in cui viene autorizzato a proseguire gli allenamenti qua ad Atene..”
“ovviamente non sai che Ganimede è andato proprio a nord dell'Asia proprio un anno fa..vero?”
la guardia fa di no con la testa, l'altra: “l'avevo sentito dire..ma..sarebbe il primo straniero a mettere piede al Grande Tempio...”
“vuoi contraddire l'ordine di un cavaliere d'oro,soldato?-oltrepassa le guardie- EHI TU! Vieni qua!”
il ragazzo si gira,nota l'armatura verde e torna sui suoi passi.
“mmm,cosa vuole?”a stento nascondeva lo stupore per aver davanti un altro cavaliere.
“vieni entra pure.. avviserò Ganimede del tuo arrivo..ce ne hai messo di tempo ad arrivare,eh?”
il volto dello straniero si rischiara,passa accanto alle due guardie,nell'entrare nella città nota con stupore che sono vestiti tutti uguali,con una specie di telo bianco avvolto intorno al corpo.
E ovviamente centinaia di occhi lo stanno fissando.
Molti con stupore,altri scuotendo la testa, borbottando e i bambini che gli si avvicinano vengono sgridati da mamme apprensive.
“non ti saresti aspettato un'accoglienza del genere,vero? Purtroppo i tempi sono bui e dopo l'ultima guerra abbiamo perso parecchi amici e fratelli.. per ordine del Grande Sacerdote e di Atena bisogna rimpolpare le forze..ma perdonami..sono Maleid,del Drago,piacere-allunga una mano-te sei?”
“Ivhan,devo fare allenamento per armatura di Cigno..”stringe la mano.
“che mani fredde!paura,eh?non ti preoccupare,anche io sono uno straniero..vengo da un'isola,ma la nostra 'razza' è da sempre alleata alla dea Atena e i dissapori tra noi e i Greci sono venuti meno quando combattevamo,morivamo, l'uno a fianco dell'altro.. dai,vieni ti faccio vedere gli alloggi e mando a chiamare Ganimede..” “grazie” e i due si incamminano per la città.
Arrivano ad un complesso di baracche,qua le persone avevano piccole protezioni e vestiti logori.
“Questi sono i tuoi dormitori,in quanto prossimo cavaliere di bronzo alloggerai con altri pretendenti alle armature di bronzo,se è disponibile ti posso cedere il mio vecchio posto..”
“grazie” “oh,e falla finita con questi grazie! Sei qua per diventare un forte cavaliere,padrone delle energie fredde! È una grossa responsabilità!” con uno sguardo molto amichevole.
Ivahn abbozza un sorriso,aprendo la porta dei dormitori c'era solo un paio di figure in alcune brande,che ronfavano alla grande.
Bisbigliando: “sarà una scena abituale,i primi allenamenti sono sempre i più duri.. oh..ecco.. la mia stanza è ancora vuota,accomodati pure,mando a chiamare Ganimede..riposati pure un po'.. la strada deve esser stata lunga...” Ivahn sta per rispondere “..e non dire grazie!”
Ivahn appoggia la pesante borsa che teneva a tracolla,si toglie il mantello e rimane per qualche attimo in piedi davanti alla guardiola dalla quale si poteva scorgere in lontananza una costruzione in pietra.
Non era stanco, quindi fa una passeggiata nei dintorni,ma mentre si stava avvicinando alla costruzione in pietra vista prima viene circondato da alcuni guerrieri con le protezioni e vestiti sporchi.
Quello più alto e grosso del gruppo sbraita: “che abbiamo? Ora ci darai tutto e non ti uccidiamo..”
Ivhan non capendo molto quel greco rozzo,ma intuisce cattivi propositi: “sono qui per allenamento..”inizia a dire ma non continua perché gli arriva un calcio nelle costole da dietro.
Sputando sangue cerca di rimettersi in piedi,ma un altro calcio nel solito punto lo gira a faccia in su ed è sul punti di svenire.
“ai piani alti si sono bevuti il cervello se pretendono che stranieri non addestrati possano competere con noi,che siamo nati nelle guerre!”
Mentre lo straniero è ancora supino,uno del gruppo si avvicina per tirargli un calcio sulla faccia,ma la gamba gli si congela fino al ginocchio.
“AHIA!! non sento più la mia gamba..” la terra battuta era una lastra di ghiaccio e un paio di guerrieri scivolano a terra.
Ivhan si alza da terra e guarda con rabbia gli occhi il capo del gruppetto.
“AHAHHAHAHA! Allora sei TU l'altro pretendente! Benissimo!” detto questo al capo si congelano le mani e crescono degli artigli fatti di ghiaccio.. e carica Ivahn.
I primi artigli sfiorano il volto dello scita,senza far danno,gli altri vanno a vuoto.
Ivahn risponde afferrando entrambe le braccia e congelando l'avversario in alto fino al collo e in basso fino ai ginocchi.
“DANNATO BASTARDO!Non finisce qui..” e tenta di spezzare la morsa del gelo.. “MALEDIZIONE! Questo non riesco a romperlo..” Ivahn da un colpetto al petto dell'avversario e il ghiaccio si scioglie.
“idiota..” Ivahn si piega in due dopo un forte cazzotto allo stomaco.
“basta così” tuona una voce imponente.
Un'armatura d'oro risplende sotto un ampio mantello bianco,una figura alta e slanciata,lunghi capelli neri e occhi verdi.
“maestro Ganimede..” e si defilano tutti tranne Ivahn che rimane piegato in due, gli cola del sangue dalla bocca.
“benvenuto ad Atene,Ivahn;anche se tutta questa xenofobia non me la sarei aspettata; hai già un alloggio? Hai mangiato?”
“Signor Ganimede grazie,ora non ho fame..alloggio mostrato da Maleid Drago,suo posto..”
“sei migliorato molto col greco,sento..dai,mangia qualcosa,domani si inizia l'allenamento,riposa..sei solo all'inizio di un lungo cammino..”
Nel vedere un cavaliere d'oro, tutti i guerrieri negli alloggi,i due di prima vengono svegliati bruscamente, si inginocchiano con riverenza.
Appena il cavaliere dorato se ne va,inizia un brusio da cui escono commenti di cui Ivahn intuisce il senso,ma non il significato.
Dopo aver saltato la cena,una nuova avventura lo aspetta: la notte.

Capitolo 2

“secondo me ci siamo persi,siamo andati troppo ad est e poco a sud..”
“stando alle mie conoscenze,la città di Atene deve esser...-guarda alcune pergamene- laggiù!”
indicando delle montagne.
“cretino,mah,secondo me siamo già in Asia..non c'è nemmeno anima viva a cui chieder..”
sentono entrambi rumori di lotta come spade che cozzano l'un con l'altra.
Accorrono per vedere se c'è bisogno del loro aiuto e,ai margini di una foresta, notano una figura alta,avrebbero detto un orso dalla faccia, con folta pelliccia che stava impugnando un'arma ed è circondato da alcuni uomini armati di daghe con addosso dagli stracci scuri.
“un orso che impugna una spada?” si rivolge all'altro
“Chaleb..-tirandogli un cazzotto sulla spalla- una idiota..non vedi che è un uomo con le vesti addosso?” “si,ahia...Iulius,sei sempre quello più saggio..aiutiamo l'orso o i pezzenti?”
Iulius studia attentamente l' “orso”, percependo qualcosa di conosciuto..
“MENVRA! Aiutiamo quello da solo..” “sei sicuro? No,perchè l'ultimo che ti pareva fosse un fedele di Menvra ci ha quasi ucciso-sollevandosi la veste e mostrando la ferita alla gamba-quel maledetto sapientone,di dove era?, peggio di te,però questa volta vai avanti prima te..questa volt.. maledetto fratellastro!”Iulius era già partito all'attacco e Chaleb lo segue imitando la voce dell'altro<io so tutto,io ho studiato,te stavi a sbavare dietro alle donne,io faccio questo e faccio quest'altro..io ho scoperto per primo di esser predestinato a grandi cose.. te non sai nulla..bla bla bla..> raggiunge il fratello arrancando sul terreno scivoloso.
Iulius a mani nude riesce ad avere la meglio di tre,che non fanno a tempo a rispondere all'attacco, arrivando vicino alla foresta scorge i rami degli alberi che si muovono come mossi da un vento invisibile.
Chaleb raggiunge il fratello e si appresta a colpire gli straccioni, scivola su del fango ma, continuando la corsa,coi piedi per aria e agitando del braccia,riesce a portarsi dietro cinque persone.
“cinque a tre! Toh! Così impari!”
In effetti era veramente una persona con addosso una pelliccia di animale e la testa di un orso,si stagliava per parecchio sopra i due fratelli. Togliendosi la maschera di orso rivela una folta capigliatura bionda,profondi occhi azzurri come il cielo e una muscolatura non indifferente.
“vi ringrazio”risponde in un perfetto greco dopo qualche tentativo in altre lingue.
“eheh! Mio fratello Iulius non si era sbagliato..emani parecchio... come aveva detto quel tizio d'argento? Piosmo? Cosmo! Si Cosmo.. anche te diretto ad Atene? Io sono Chaleb,futuro e prode cavaliere dell'Unicorno! Mio fratello qua..è..”
“prego,mio fratello è troppo espansivo,io sono Iulius e aspiro all'armatura di Orione,ho percepito in te il Cosmo di Menvra..o Atena..”
“che compagni di viaggio simpatici! Siete italici..dall'Etruria?vero? Io sono Aeron, un celtico,vengo da un'isola a nord,molto a nord rispetto a qua,sono un druido,non credo che l'abbiate mai sentito dire,vero?mi sa che sono quello più ambizioso dei tre.. aspiro all'armatura d'oro di Ariete e quello che avete sentito non è tanto il Cosmo,quanto la mia comunione con gli spiriti della natura..”
“wow,c'avessi capito qualcosa..però si!noi siamo Etruschi(detto con orgoglio)!quindi sai dove è Atene?”
“addirittura un cavaliere d'oro,sono onorato..mio fratello mi ha fatto notare che forse non siamo nella direzione giusta per la città..”
“seguitemi pure.. ho fatto il viaggio da solo,incontrando solo persone che tentavano di derubarmi,anche se saremo in futuro in tre ordini differenti,per ora discutiamo da pari grado..”
La direzione era proprio quella,ma ci volle più del previsto a causa di alcuni rallentamenti,così impiegano tre giorni per raggiungere la città,arrivano a notte fonda alle mura,ci sono alcune fiaccole sulle mura,ma la porta è chiusa.
“EHI VOI! APR..”Iulius tappa la bocca al fratello. Aeron sorride.
Otto soldati con le lance in resta aprono metà porta.
“cosa volete!?non permettiamo a nessuno di entrare nella notte!”
Aeron prende la parola, la voce del druido fa deglutire i soldati : “siamo giunti da terre lontane per completare i rispettivi addestramenti per diventare cavalieri di Atena,ho ricevuto una lettera dal Grande Sacerdote,loro dal cavaliere d'oro di Leone è permesso?”porge le lettere.
“è previsto il vostro arrivo per domani,alloggerete fuori dalle mura,tornate domattina..”e chiudono la porta sentendendo “..che l'Ade vi accolga!”
Passando un'altra notte sotto le stelle i tre discuterono a lungo,gettando le basi di una solida amicizia.

Capitolo 3

\Un altro scossone,un'altra onda..perché è così agitato il mare?\
I solitari pensieri di Kgosi dentro la stiva riccamente arredata si alternavano a stati d'ansia.
E tornò in mente l'incontro con quella donna.
Kgosi era nella reggia,circondato da belle donne e ricchezze,proprio quando apparve una donna con una strana armatura,il volto celato e delle catene.
In un primo momento pensò ad un regalo originale di qualche altro nobile,poi dopo aver steso le sue guardie e aver notato atteggiamenti ben poco femminili,capì che c'era qualcosa sotto.
Ella dissertò di mitologia della Grecia,di un certo Cefeo,di doveri e obblighi,del fatto che la sua magia stellare derivava dalla dea Atena e che l'avrebbe dovuta seguire ad Atene.
Venne trascinato a forza su quella barca,di sua proprietà,col patto che lui avrebbe fatto l'addestramento,ma se avesse fallito sarebbe tornato ai propri agi.
Così era solo,o meglio con una donna di cui non conosceva il volto e l'aveva strappato dal suo paese,per andare in qualche topaia a faticare giorno dopo giorno,circondato da uomini, per ottenere un'armatura d'argento,quando poteva avere oro a volontà, palazzi sontuosi e donne.
Passò un'eternità a rimuginarci sopra in quella barca,quando però arrivò al porto venne colto da stupore e ammirazione.
Un gigantesco popolo mai visto, in frenetiche faccende,marinai,commercianti..ma la città da fuori le mura,scortato a vista dalla sacerdotessa,era meravigliosa,una volta dentro un po' meno.. davanti alle baracche gli venne lo sgomento,però si rinfranca sapendo di esser un grado sopra quella massa sudaticcia. Scorge però due ragazzi fuori posto,uno è più alto e mingherlino della medial'altro più basso e tozzo,i tratti del viso del primo sono lisci,dell'altro sono molto duri. Gli si avvicina,in un grezzo greco imparato in viaggio,con fare poco amichevole: “ehi voi! Che ci fanno degli schiavi così inetti come voi in questo posto?” il ragazzo alto risponde in un greco stentato: “piacere Ivahn,allenamento per cavaliere di Cigno e vostra signoria-con un finto inchino-chi è?” l'altro scoppia a ridere seguito dagli altri “grandissimo Ivahn..beh,signor di nobili origini,io sono Chaleb diventerò cavaliere di unicorno e calcerò quel suo grosso culo flacc..”si ferma quando scorge la sacerdotessa “..e chi è questo schianto di donna?...sacerdotessa Andromeda?vero? Mi è stato detto che il suo viso è magnifico..ma anche il resto,non è..” arriva un forte cazzotto sul naso “..niente male..”Chaleb, ignorando di sanguinare dal naso,riparte alla carica “siamo parecchi agitate,eh..vieni qua bel bocconcino che ti calmo..”una catena gli passa a poca distanza da un orecchio “..va bene,ci rinuncio..”se ne va afflitto, un altro apprendista gli fa notare il sangue dal naso e si dimena.
Ivahn riprende la parola verso il nuovo arrivato: “non ha detto suo nome,da dove proviene per avere pelle scura?”
Kgosi,che rideva ancora della scena di Chaleb,risponde “Kgosi,vengo da molto sud..conosce Egitto?” Ivahn porge la mano alla sacerdotessa “piacere di vedere un altro forte.. cavaliera..”
La sacerdotessa risponde al saluto e con tono severo: “il precedente cavaliere del Cigno era il più forte di tutti gli altri cavalieri di bronzo..cerca di esserne all'altezza”
Il braccio della Sacerdotessa è congelato fino alla spalla,Ivahn sorride e risponde: “all'altezza giusta?”
Kgosi apprende con stupore che i cavalieri d'argento sono in numero minore rispetto a quanto enunciato. Ci sono tre cavalieri d'argento con alcune ferite,segno di uno scontro.
“ai cavalieri d'argento e d'oro,molte volte, capitano ordini dal Grande Sacerdote di agire da soli..di qua ci sono gli alloggi per gli apprendisti,riposati un po' che incominciamo subito...”spiega la sacerdotessa,liberandosi dalla morsa del gelo con facilità.
“sono pronto già da ora!”Kgosi si dirige verso i tre cavalieri d'argento in armatura “ehi,voi! Avanti vi sfido..”il primo dall'armatura slanciata: “sei davvero sicuro?non faresti meglio ad imparare i fondamentali...” gli fa eco quello grosso con un'armatura tozza“da un cavaliere di bronzo...”completa ridendo quello magro con l'arpa “...femmina!”
Il primo scompare alla vista di Kgosi “come puoi” un calcio “pretendere” un cazzotto “di paragonarti” pugni “a noi?!” svariati calci.
Quello grosso “anche se ho un braccio ferito..quest'altro funziona a meraviglia..” l'enorme braccio lo colpisce in pieno petto facendogli perdere il fiato.
Kgosi è ora di nuovo solo,nel fango,dolorante... fallirà di sicuro..



manca ancora un protagonista.. continuerò dopo il viaggio.. spero vi piaccia! laughing.png
25 Apr 2011
Prefazione

La Guerra dei Cieli fu tremenda.
Ma le conseguenze furono peggiori.
La morte degli dei.
O meglio è quello che credettero tutti dopo 500 anni di più assoluti silenzi da parte delle divinità.
I cieli erano oscurati da una spessa coltre di nubi nere,quindi le costellazioni erano invisibili.
C'erano sempre meno campioni dotati di quella caratteristica, che divenne leggenda,chiamata cosmo.
Tutti gli schieramenti ne erano coinvolti,così da porre una pace fino a che il proprio dio non avesse fatto la propria comparsa.
Le armature erano, generalmente,distrutte e pochissime rispecchiavano i fasti dei gloriosi giorni.
Quelle che erano rimaste in maggior numero erano di Atena e di Hades,gli dei con più seguaci,ma anche questo era un raggruppamento molto labile.

Ma in assenza delle proprie divinità anche gli scontri perdevano significato,se non territoriale.
Quindi arrivò una pace stipulata dai cinque maggiori raggruppamenti.
Si spartirono di comune accordo tutte le terre emerse,lasciando nei rispettivi luoghi i seguaci degli altri dei,per quanto potessero contare.

Trascorsero 1200 anni dalla fine della Guerra dei Cieli.
Il barlume di cosmo che di tanto in tanto si manifestava era insufficiente a poter scagliare i micidiali colpi del passato, i muriani si erano estinti quindi
le armature erano,col tempo,morte e poi dimenticate.

E quando meno se lo aspettarono gli abitanti della Terra,le nubi scomparvero e il Sole tornò.
E col Sole, anche la Luna e le stelle nel cielo.

Ma degli dei neanche l'ombra.

Allo scoccare del 1201esimo anno dalla Guerra dei Cieli apparve una cometa nel cielo che cadde sulla terra.
La cometa,diventata meteora, atterrò sulla terra.
Tutte le televisioni del mondo accorsero e diffusero le immagini.
La cometa in realtà era un mezzo aereo mai visto prima,subito dopo nello stesso punto dal suolo emerse una specie di scavatrice e dal mare un sottomarino.
I tre mezzi erano di una tecnologia mai vista prima.
Dal mezzo aereo uscirono truppe con armature metalliche slanciate; dal mezzo terrestre truppe con armature massicce e dal mezzo marino armature sinuose.
Attaccarono in massa tutte le popolazioni.
Una nuova minaccia era arrivata,cogliendo tutti impreparati.
12 Mar 2011
fatte le foto alla mia edizione granata...(aperta sezione apposita,era un'insulto metterle a fianco a quelle del LC)

ed ecco...

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una zoomata sulla parte incriminata
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questa immagine chiarifica tutto:
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si intravede una catena che regge lo scudo.. quindi niente terzo braccio per Dohko

in una visione d'insieme
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si capisce che lo "sgorbio di coprispalla" altri non è che il BRACCIO di Dohko che con una torsione del polso innaturale regge poi il braccio di Shion,lo scudo è attaccato con la catena a qualche parte della schiena di Dohko..

allora entrambi i coprispalla non si vedono..

quindi tutto può essere...

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